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    Firmato a Reggio protocollo contro infiltrazioni mafiose nei bandi del Comune

     

     

    Firmato a Reggio protocollo contro infiltrazioni mafiose nei bandi del Comune

    08 nov 16 Un protocollo nazionale per garantire la sicurezza dei bandi di gara del Comune di Reggio Calabria dalle infiltrazioni della 'ndrangheta. Lo hanno firmato stamani, nella Prefettura di Reggio Calabria, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Marco Minniti, il presidente dell'Anac Raffaele Cantone, il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, il prefetto Michele di Bari ed il sindaco Giuseppe Falcomatà. "Oggi - ha detto Minniti - sul tema della lotta alla corruzione e del contrasto alle mafia, Reggio Calabria parla all'Italia, per non voltarsi dall'altra parte e per evitare il più grande regalo che si possa fare alla ndrangheta: l'inevitabilità, sinonimo di invincibilità. La partita si può vincere se riusciremo a suonare in armonia quattro 'tasti': momento investigativo, prevenzione, repressione dei reati e partecipazione democratica". "Questo Protocollo operativo - ha detto Cantone - è assolutamente collaborativo con le esigenze del Comune di Reggio Calabria e tiene conto con le peculiarità di questo territorio. Posso già annunciare, com'è stato fatto per l'Expo, che il Comune sarà affiancato da personale della Guardia di finanza che vigilerà sulla correttezza dei bandi con un lavoro unitario con gli uffici della Prefettura. Siamo impegnati per dare un forte segnale di cambiamento e di speranza all'opinione pubblica ribadendo che con il rispetto delle regole si possono fare le opere presto e bene". Per Cafiero de Raho "il primo valore cui fare riferimento negli appalti è l'etica, intesa come regola di condotta, di comportamenti virtuosi, per prevenire eventuali devianze". "Il nostro impegno - ha detto Falcomatà - è che i soldi per Reggio siano spesi tutti e bene. E tutto deve avvenire nella massima trasparenza, evitando quegli intoppi che bloccano lo sviluppo della città. Non abbiamo bisogno di eroi o di miti ma di normalità". Nel suo intervento di saluto, il prefetto Michele di Bari, ha rilevato che "il Protocollo che sottoscriveremo con il Governo, il Comune di Reggio Calabria, l'Anac e la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, è una proposta di buone prassi amministrative, utile anche per gli altri comuni che ne faranno richiesta".

    Procuratore De Raho "Il problema di questo territorio è l'inquinamento della 'ndrangheta ormai a livelli insostenibili". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho alla firma dell'intesa contro la corruzione negli appalti pubblici del comune di Reggio Calabria. "Rappresentare, invece, gli interessi della collettività - ha proseguito - non è soltanto un dovere, ma soprattutto una scelta quando ci si impegna nella vita istituzionale. Purtroppo spesso nelle nostre indagini in questa provincia, attenzionando le cosche mafiose, si arriva agli amministratori comunali. Quasi un dato fisiologico. Forse per accordi impliciti o pregressi, la 'ndrangheta trova spesso soddisfazione alle proprie mire. Trovo persino irrilevante per i territori di questa provincia la nuova Disciplina sugli Appalti: nessun sistema vincerà, o si avrà pacificazione sociale, sino a che continuerà ad essere alto il livello di permeabilità della 'ndrangheta e l'osmosi con la società civile. In questa provincia si è schiavi persino quando bisogna aprire un negozio o un'attività perché bisogna comunicarlo al capobastone. Ciò emerge chiaro dalle nostre attività di indagine sugli 'invisibili', che poi tanto invisibili non sono, sui comitati d'affare, che dimostrano come un Senatore della Repubblica scende a patti e stringe accordi con la 'ndrangheta", ha concluso riferendosi all'inchiesta Mammasantissima sul vertice occulto e segreto nell'ambito della quale è stato arrestato il senatore Antonio Caridi.

    Cantone: Appalti per consenso sociale. "Gli appalti sono luoghi di coltura tipici delle organizzazioni criminali. E la 'ndrangheta, oggi, dimostra di essere organizzazione criminale di particolare eccellenza nel settore dei lavori pubblici". A dirlo il presidente dell'Anac Raffaele Cantone. "Utilizza gli appalti per creare consenso sociale - ha aggiunto - creare teste di ponte nella Pubblica amministrazione, puntando a strutturare e rendere indispensabile questo rapporto con gli enti pubblici. La corruzione è diventato strumento fondamentale della criminalità organizzata. Si evitano così i clamori, e la 'ndrangheta, in questo senso, è maestra e la più performante tra le organizzazioni di tipo mafioso. Qui a Reggio Calabria, ma anche in altre aree del Mezzogiorno, arriveranno risorse e finanziamenti per cambiare in meglio la vita dei cittadini. Da qui, la necessità, la scommessa, di estromettere con ogni mezzo la 'ndrangheta dagli appalti. Sappiamo che non sempre le leggi bastano per contrastare il fenomeno, sappiamo delle capacità della 'ndrangheta di eludere-erodere le norme, ma il nostro impegno a Reggio sarà di altrettanta determinazione.

    Minniti: mafia impoverisce mercato. "Da qui, oggi, deve venire forte e chiaro un nuovo intendimento: la 'ndrangheta è il principale delta negativo di questa terra, impoverisce il libero mercato e deprime la democrazia. E' forte perché condiziona la politica e la pubblica amministrazione con la corruzione e noi sappiamo che un funzionario corrotto non reggerà mai le pressioni mafiose". A dirlo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Marco Minniti. "Siamo alla vigilia - ha aggiunto - dell'avvio di importanti investimenti che interesseranno Reggio Calabria per circa 206 milioni di euro: faremo ogni cosa per impedire ai corrotti di ingrassare e ai mafiosi di corrompere. Siamo dinanzi ad un'autentica sfida di sovranità che lo Stato non può perdere, parlo dello Stato come complesso delle istituzioni, per questo bisogna scegliere. O si sta con le istituzioni o con la ndrangheta. Con questo Protocollo di intesa comuni, apparati dello Stato (Anac, prefettura, magistratura) devono inaugurare un sistema capace di vincere la sfida con il crimine organizzato e mafioso, fino a farlo diventare un punto riferimento per tutto il Paese".

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