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    Omicidio Cetraro, un video e tracce di sangue inchiodano il cognato

     

    La conferenza stampa con il Procuratore Giordano

     

    Omicidio Cetraro, un video e tracce di sangue inchiodano il cognato

    29 gen 16 Le macchie di sangue trovate nel lavandino del bagno e sull'auto di Paolo Di Profio, le immagini di una telecamera di videosorveglianza di un'abitazione privata ed il piede di porco usato per compiere l'omicidio di Anna Giordanelli (nella foto). Sono questi gli elementi raccolti dai carabinieri nel corso delle indagini sull'omicidio compiuto a Cetraro. I particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa dei carabinieri e del Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano. Per il delitto la Procura ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti del cognato della vittima, Paolo Profio, di 47 anni. Nelle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza si vede l'automobile Fiat Panda verde di proprietà dell'indagato che si allontana dal luogo dell'omicidio. Il piede di porco usato per l'omicidio, inoltre, è stato riconosciuto dall'ex moglie di Di Profio come utensile in uso all'uomo. Ci sarebbe anche la testimonianza di un uomo che ha riferito agli investigatori di avere visto Di Profio a bordo della Panda verde che seguiva la vittima. "Di fronte a qualunque Corte d'Assise - ha detto il procuratore Giordano - penso che questo sia un quadro pienamente straordinariamente sostenibile dal punto di vista indiziario al quale fa da suggello la dichiarazione spontanea resa dall'indagato. Un uomo capace di forme aggressive alternate a momenti di depressione. Vorrei precisare che il delitto è avvenuto in pieno giorno e diversi testimoni avrebbero visto la Panda verde alle 15.30 allontanarsi velocemente, ma solo una persona ha testimoniato" Intanto nel corso della notte è stato fermato e condotto in carcere Paolo Di Profio. Nei confronti di Di Profio i carabinieri hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Paola, diretta da Bruno Giordano. Il provvedimento scaturisce dagli elementi emersi dall'indagine condotta dai carabinieri e dall'esito dell'interrogatorio cui Di Profio é stato sottoposto per ore nella caserma della Compagnia di Paola dell'Arma. L'accusa nei confronti di Di Profio é di omicidio volontario aggravato. L'uomo era in stato di fermo identificativo da ieri.

    Autore prima ha parlato poi chiuso in mutismo. "L'indagato inizialmente ha negato tutto, poi ha reso dichiarazioni spontanee ricostruendo nei minimi particolari le modalità dell'attività delittuosa, la conversazione avuta con la vittima, e infine dinanzi al proprio avvocato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma gli elementi raccolti blindano il quadro indiziario". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, nel corso della conferenza stampa sul fermo di Paolo Di Profio, fermato per l'omicidio della cognata Anna Giordanelli, compiuto a Cetraro.

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