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    Consorzio agricolo di Sibari evade 11 mln al fisco, Gdf sequestra impianto

     

    Consorzio agricolo di Sibari evade 11 mln al fisco, Gdf sequestra impianto

    18 gen 16 I finanzieri del Gruppo di Sibari hanno sequestrato un impianto per la lavorazione di prodotti agricoli, del valore di 7 milioni, ed un consorzio che avrebbe evaso 11 milioni di euro al fisco e chiesto indebiti contributi per oltre tre milioni. Scoperti anche 319 falsi braccianti e 25 mila giornate lavorative fittizie. Il legale rappresentante del consorzio è stato denunciato. I finanzieri, inizialmente, hanno accertato l'indebita percezione da parte del consorzio di circa 2,2 milioni di contributi pubblici. Per dare vita alla truffa, secondo l'accusa, erano state costituite appositamente due società e utilizzate fatture false per circa 4 milioni di euro. E' stato poi accertato che nel periodo 2011-2013, il consorzio ha denunciato all'Inps 319 falsi braccianti agricoli per circa 25 mila giornate lavorative fittizie che hanno consentito di ottenere indebite indennità per oltre un milione.

    In particolare č risultato che il Consorzio agricolo, nel periodo 2011-2013, ha denunciato all’INPS complessivamente nr. 319 falsi braccianti agricoli. La falsa attestazione di assunzione di braccianti agricoli e la fittizia dichiarazione di circa 25.000 giornate lavorative, ha consentito di ottenere indebite indennitā previdenziali ed assistenziali per oltre un milione di euro. Il controllo della posizione fiscale del consorzio ha evidenziato ulteriori gravi irregolaritā risultando costituita una contabilitā parallela dell’impresa, atta a dissimulare la reale situazione economica della societā. Complessivamente č stata accertata l’omessa dichiarazione di circa 10 milioni di euro ed una evasione di Iva per oltre 1 milione di euro. All’esito delle indagini il Tribunale di Castrovillari disponeva il sequestro dell’intero opificio e di un impianto industriale per la lavorazione di prodotti agricoli , per un valore complessivo di circa € 7.000.000. La Sezione Giurisdizionale per la Calabria della Corte dei Conti di Catanzaro veniva inoltre notiziata di un danno erariale per circa 2,2 milioni di euro, pari all’importo pubblico erogato fino all’intervento dei finanzieri. Alla Procura della Repubblica di Castrovillari , che ha coordinato l ‘attivitā , č stata inviata apposita denuncia per “Truffa ai danni dello Stato” e “dichiarazione fraudolenta”. Continua l ‘azione delle Fiamme Gialle cosentine per contrastare la sleale concorrenza e tutelare gli imprenditori che operano nella legalitā e che subiscono forti danni da tali comportamenti illeciti e truffaldini .

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