Oliverio chiama l'ingegnere calabrese aggredito in Argentina: Pieno sostegno con iniziative

03 gen 16 Questa mattina il presidente Mario Oliverio ha contattato telefonicamente Carlo Iannuzzi, il giovane calabrese vittima di un brutale pestaggio in Argentina. "Dopo avere di prima mattina contattato il papà a Roccella Ionica per chiedere informazioni sullo stato di salute di Carlo ed avere il numero di telefono in Argentina, il presidente Oliverio ha telefonato alla madre ed al fratello di Carlo che si trovano a Buenos Aires per stare vicino al loro familiare. Subito dopo aver parlato con il fratello e la mamma che si trovavano in quel momento in ospedale vicino al giovane, il presidente ha sentito Carlo che ha voluto parlare, sia pur brevemente, con il governatore. Nel corso della conversazione il Presidente Oliverio ha voluto trasmettere forza e determinazione a Carlo e gli ha garantito vicinanza ed ogni sostegno possibile da parte della Regione. Si è quindi intrattenuto a lungo a parlare con la madre e il fratello di Carlo". Oliverio ha affermato che "sono contento di aver sentito direttamente la voce di Carlo. Sono sicuro che, forte dell'amore della mamma e della sua famiglia, Carlo vincerà questa prova difficile. A Carlo deve essere garantito il pieno sostegno delle istituzioni italiane e della nostra regione. Per quanto ci riguarda faremo di tutto per stargli vicino, assumendo le iniziative necessarie"

"Grazie Presidente Mario Oliverio per l'impegno che sta dimostrando". Così il ringraziamento del Comitato El Puente per Carlo che fa sempre che la battaglia per aiutare Carlo Iannuzzi continua. "In seguito ai contatti presi con i famigliari - spiegano i componenti il Comitato- avrà avuto modo di capire che Carlo versa in condizioni delicate e che non è un soggetto autonomo: parla a fatica, ha problemi mnemonici e difficoltà serie di movimento. A breve lo aspetta un complicato intervento chirurgico e poi il lungo iter riabilitativo. Carlo, come lei stesso dice, ha bisogno del sostegno delle Istituzioni regionali e nazionali. In questa ottica restiamo in attesa di sapere quando sia possibile incontrarla, augurandoci che ciò possa avvenire nella settimana entrante. Il nostro auspicio è riportare Carlo sano a casa e, come annunciato fin dall'inizio, fare in modo che questa vicenda serva da caso pilota per integrare le norme a tutela della salute di chi resta vittima di eventi gravi ed eccezionali come i fatti di Buenos Aires denunciano".