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    Ricordata memoria giudice Scopelliti, reazioni e commenti

     

     

    Ricordata memoria giudice Scopelliti, reazioni e commenti

    09 ago 16 Il magistrato della Procura generale della Corte di cassazione Antonino Scopelliti é stato commemorato nel venticinquesimo anniversario del suo omicidio a Campo Calabro, davanti alla stele eretta nel punto in cui avvenne l'omicidio. Scopelliti, quando fu ucciso, si accingeva a rappresentare la pubblica accusa nel maxiprocesso a Cosa nostra davanti alla Suprema corte. Alla commemorazione hanno partecipato, tra gli altri, la figlia del magistrato, Rosanna, oggi deputata di Alleanza popolare; il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa; il comandante generale dell'Arma dei carabinieri Tullio Del Sette; i sottosegretari di Stato Davide Faraone e Dorina Bianchi; il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ed il presidente della Commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio regionale della Calabria, Arturo Bova. Sulla stelle che ricorda il sacrificio di Scopelliti sono state deposte due corone d'alloro, una dell'Amministrazione comunale di Campo Calabro e l'altra della Fondazione "Antonino Scopelliti". Sono stati letti i messaggi inviati dai presidenti del Senato e della Camera, Piero Grasso e Laura Boldrini, e della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi. Di "memoria dal doppio valore" ha parlato il sottosegretario Faraone, secondo il quale "da un lato c'é l'esigenza di onorare e continuare il lavoro svolto da un magistrato che fu corretto, libero ed onesto. Dall'altro Scopelliti va indicato come esempio per le nuove generazioni. E questo deve avvenire, soprattutto, attraverso la scuola, che ha il dovere di proseguire il percorso di costruzione delle coscienze". Secondo il sottosegretario Bianchi, "il giudice Scopelliti era un uomo coraggioso, libero e onesto che è diventato eroe perché ha affrontato a testa alta la 'ndrangheta, ha detto no alla corruzione e ha continuato con abnegazione il suo lavoro per affermare la legalità. Lo Stato adesso sta facendo la sua parte. Contro la 'ndrangheta il ministro Alfano ha potenziato in Calabria le unità investigative e ha aumentato il numero di agenti, con quasi undicimila uomini delle forze dell'ordine schierati. In generale lo Stato sta ottenendo grandi e importanti risultati nella lotta contro la malavita organizzata: dall'inizio dell'anno sono stati 25 i boss assicurati alla giustizia, é aumentato il numero dei collaboratori di giustizia e si sta facendo un ottimo utilizzo dei beni sequestrati". Il ministro Costa, "da uomo delle istituzioni", ha evidenziato "il bisogno della memoria per onorare l'esempio di coloro che hanno fatto la storia del nostro Paese. E questo ci consente di essere vicini ed apprezzare il lavoro di tanti servitori dello Stato, che hanno svolto e svolgono il loro lavoro silenziosamente e riescono a farlo con grandi risultati, magari in un modo non appariscente".

    Un "magistrato dalle straordinarie qualità umane", che "ha svolto ruolo chiave" nella lotta alla mafia.Così con un tweet pubblicato sul suo sito l'Associazione nazionale magistrati ricorda il giudice Antonino Scopelliti ucciso 25 anni fa.

    "Quando 10 anni fa, per la prima volta, ci eravamo messi in testa di ridare voce al tuo sangue, praticamente nessuno in Italia sapeva del tuo sacrificio. Non avevi neanche una voce su Wikipedia. Ti avevano rimosso dalla memoria, negando proprio a te quella Giustizia che, da magistrato, avevi servito per tutta la vita". É quanto scrive il fondatore di "Ammazzateci tutti", Aldo Pecora, sulla pagina Facebook ufficiale del movimento antimafia, rivolgendosi al magistrato della Procura generale della Corte di cassazione. nel 25/mo anniversario dell'omicidio. Sulla foto del magistrato ucciso pubblicata nella stessa pagina un hashtag: #ionondimentico. "Abbiamo lottato, da soli e a mani nude - continua Aldo Pecora - per ridare un senso al tuo sacrificio e per 'ricordare' alla Calabria e al Paese chi eri stato. E siccome la tua morte sembrava interessare davvero pochi, purtroppo anche nelle Istituzioni, ci siamo addirittura scoperti investigatori e, poco più che ragazzini, abbiamo fatto noi quello che il nostro Stato, per vent'anni, non era riuscito a fare. Non abbiamo avuto paura. Abbiamo ricercato e messo insieme indizi, indicato nomi e cognomi, anche in piazza. E non abbiamo arretrato di un solo millimetro quando qualcuno ci faceva ritrovare sotto casa qualche proiettile e qualcun altro ci portava pretestuosamente in tribunale". "Nella nostra solitudine, che resta anche un po' per scelta nostra - conclude Pecora - tu oggi sei finalmente patrimonio di tutti, caro Nino Scopelliti. La speranza è che, oltre alle parole e alle strette di mano, non passino altri 25 anni per dare un senso al tuo sangue, il primo di una terribile stagione, quella delle stragi di mafia. Tra i pochi, purtroppo, ad attendere ancora Giustizia".

    "25 anni fa l'uccisione di Antonino Scopelliti. La #Calabria che riparte ha come faro guida questo straordinario testimone della #legalità". Così su Twitter il deputato Pd Ernesto Magorno, componente della Commissione parlamentare antimafia, ricorda il giudice Antonino Scopelliti ucciso dalla mafia a Piale di Campo Calabro.

    "Scopelliti un esempio per gli italiani onesti che credono nella legalità. Sconfiggeremo la 'Ndrangheta #nonabbiamopaura". Così su twitter Valentina Castaldini, portavoce nazionale del Nuovo Centrodestra.

     

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