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    Viadotto A3 crollato Oliverio tuona "Faremo causa all'Anas"

    La ss 18 invasa dai Tir, una botta al turismo locale

     

    Viadotto A3 crollato Oliverio tuona "Faremo causa all'Anas, pronti a bloccare i tir"

    26 mag 15 "Nei confronti dell’Anas, in particolare, promuoveremo un’azione legale e chiederemo il risarcimento dei danni subiti dalla nostra regione da tre mesi a questa parte." Così il presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, questa mattina, presiedendo presso la sala consiliare del Comune di Diamante, un incontro che ha visto la partecipazione di tantissimi sindaci del Tirreno cosentino. Tema della riunione i gravi disagi derivanti dalla chiusura del tratto autostradale della Sa-Rc compreso tra Laino Borgo e Mormanno. La chiusura di questo importante tratto, come è noto, comporta gravi conseguenze non solo sull’economia dell’intera regione, ma va ad incidere pesantemente anche sulla vocazione turistica locale che rischia di restare isolata dal resto del Paese. Nel corso dell’incontro tutti i sindaci intervenuti hanno evidenziato le gravi conseguenze che ricadono sulla viabilità e sulla sicurezza dei cittadini, considerata la continua, massiccia circolazione di mezzi pesanti che vengono inevitabilmente deviati sulla SS 18, proprio a causa della chiusura del tratto autostradale. Un disagio, questo, che rischia di acutizzarsi ulteriormente nei prossimi mesi estivi, durante i quali la circolazione sulla SS 18 aumenta in maniera esponenziale, considerato l’afflusso di turisti su tutto il litorale tirrenico cosentino. “Siamo di fronte –ha detto il Governatore della Calabria nel suo intervento conclusivo- ad una situazione che, più passa il tempo, più diventa insopportabile. E’ assurdo che dopo tre mesi dall’incidente verificatosi con il crollo di una campata sul viadotto Italia, l’Anas si sia presentata con una soluzione provvisoria. La Calabria e le popolazioni interessate questa volta reagiranno e lo faranno con la fermezza e la determinazione che una situazione così grave richiede. Stato ed Anas dovranno farsi carico dell’isolamento a cui sono costrette le nostre strutture turistiche, tagliate praticamente fuori dai flussi provenienti dal resto del Paese e dall’estero, dei notevoli disagi a cui è sottoposta una popolazione a cui viene preclusa ogni tipo di collegamento con il resto del Paese, delle conseguenze disastrose che l’invasione di tir e automobili comporta in quei comuni che, da soli e con sacrifici enormi, si stanno facendo carico di garantire un percorso alternativo che è pericoloso e inadeguato”. “Non c’ è più -ha aggiunto Oliverio- neanche un minuto da perdere. La stagione estiva è ormai alle porte e siamo di fronte ad una vera e propria emergenza. Bisogna fare in fretta. La SS. 18 è ormai al collasso e le attuali soluzioni non sono assolutamente in grado di sopportare Il traffico veicolare che durante l’estate assumerà proporzioni ancor più insopportabili. I mezzi di trasporto, soprattutto quelli pesanti, devono essere dirottati attraverso altre vie. Penso alle vie del mare, soprattutto per quei mezzi che trasportano merci. Bisogna ripristinare il modello delle cosiddette “autostrade del mare”, stabilendo polizze di imbarco scontate nei porti calabresi e siciliani per i tir diretti verso il nord del Paese e l’Europa. Occorre potenziare, inoltre, i collegamenti alternativi all’autostrada, istituendo un rafforzamento della mobilità aeroportuale e ferroviaria, attraverso l’istituzione di una seconda corsa della Freccia d’Argento e stabilendo tariffe agevolate per la Calabria da parte delle compagnie aeree”. “Questa volta –ha concluso Oliverio tra gli applausi dei presenti- la Calabria e i calabresi non rimarranno fermi, con le mani in mano, in silenzio, a guardare morire l’economia ed il futuro della loro terra. Vanno, lo ripeto, assunte immediatamente misure urgenti e concrete. Abbiamo bisogno di atti e fatti che quanto meno riducano i danni subiti dalle nostre popolazioni. Siamo di fronte ad un emergenza a cui occorre rispondere con misure straordinarie e urgenti. Qualora non dovessero essere presi i provvedimenti richiesti, ci vedremo costretti anche ad assumere iniziative eclatanti, non esclusa quella di vietare il passaggio dei mezzi pesanti nei centri abitati. Il 3 giugno, comunque, ci presenteremo al tavolo convocato a Roma dal ministro Delrio con proposte precise e certificheremo, carte e conti alla mano, i danni che, in questi tre mesi, hanno subito i territori e le popolazioni direttamente interessate e l’intera economia regionale”.

    Pronti a bloccare i Tir. "Se le misure immediate che chiediamo al Governo, per alleviare i danni provocati dal blocco dell'A3 dopo il crollo del viadotto Italia, non dovessero trovare ascolto da parte di Anas e, quindi del Governo, siamo pronti ad assumere poteri straordinari anche di divieto del traffico pesante a partire dal periodo estivo". Lo ha poi detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, incontrando i giornalisti dopo esser rientrato a Catanzaro. "Anas in questa vicenda - ha aggiunto Oliverio - sta dimostrando assoluta inadeguatezza. E questo è grave perché Anas non può scherzare sulla pelle di una regione, anzi di due, Calabria e Sicilia. Ci costituiremo nei confronti dell'azienda, pertanto, per chiedere i danni provocati da questa situazione e che sono già in atto per quanto riguarda l'economia della regione. Parimenti chiederemo al Governo l'adozione di iniziative compensative come l'abbattimento delle tariffe aeree e ferroviarie. Il 3 giugno, nella riunione con il ministro Delrio, porremo la necessità di assumere misure straordinarie sul versante della riallocazione del traffico pesante vista l'insostenibilità e l'inadeguatezza delle statali 18 e 19". "Chiederemo, inoltre - ha concluso il Governatore - misure per alleviare i danni per quanto riguarda le ripercussioni sul turismo, dal momento che c'è un target che utilizza il mezzo viario per raggiungere la nostra regione, calcolato intorno al 70%". "Devo dire - ha aggiunto Oliverio - che sto seguendo questa vicenda in stretto rapporto con il procuratore generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta che voglio ringraziare pubblicamente per il grande equilibrio dimostrato assieme alla Procura di Castrovillari". "All'indomani della tragica vicenda - ha detto ancora il Presidente della Regione - ho sentito l'allora presidente dell'Anas Ciucci e poi, via via, a cadenze settimanali, ho avuto interlocuzioni con i tecnici dell'azienda fino ad un sopralluogo compiuto a metà aprile. In quella sede mi era stato assicurato che Anas aveva predisposto le soluzioni per consentire la mobilità sulla canna direzione nord e, quindi, che c'erano soluzioni tecniche per mettere in sicurezza il pilone e la carreggiata. Ieri sera, invece, sono stato informato che solo tre ore prima era stata depositata alla Procura di Castrovillari un'ipotesi progettuale provvisoria, tutta da verificare. Tenete conto che siamo alla fine di maggio e sono passati due mesi per avere un'ipotesi provvisoria. Da parte di Anas mi sarei aspettato un atteggiamento molto più attento".

    Cisl: auspicio tavolo Delrio risolutivo. "Quanto sta avvenendo con il protrarsi dell'interruzione dell'A3 tra Laino Borgo e Mormanno dimostra chiaramente come la nostra regione necessiti di un programma di opere pubbliche in grado di collegare e ammodernarne i vari territori scongiurando il ripetersi di situazioni come l'attuale che stanno provocando disagi e danni enormi alle popolazioni e al sistema economico regionale". Lo ha detto il segretario generale della Cisl calabrese, Paolo Tramonti, nella relazione di apertura della riunione del comitato esecutivo del sindacato. "Il tavolo convocato per il prossimo 3 giugno dal Ministro Delrio - ha aggiunto Tramonti - dovrà essere risolutivo sui tempi di definizione e di ripristino dell'importante arteria. In attesa la Cisl ribadisce la richiesta di individuare e prevedere soluzioni alternative sugli assi viari, ferroviari, aerei e marittimi, soprattutto in vista dell'approssimarsi della stagione estiva". Nel corso della riunione il segretario generale "ha chiesto con forza un maggiore impulso alle attività politico-istituzionali, adeguato alla complessità delle questioni aperte. Per questi motivi il confronto con il Governo regionale è fondamentale sia per la gestione delle tante emergenze presenti che sulle iniziative da assumere per portare la nostra Regione fuori dall'attuale condizione. Per la Cisl è arrivato il momento di mettere in campo provvedimenti strutturali per ridurre gli sprechi liberando risorse ordinarie e comunitarie e per avviare con immediatezza un piano di interventi per il lavoro, la crescita e l'inclusione sociale". "Urge un Piano per il Lavoro - ha sottolineato ancora Tramonti - con politiche attive a favore di disoccupati, inoccupati, precari e percettori di ammortizzatori in deroga in un quadro di rilancio dell'economia regionale che arresti il processo di desertificazione in atto che ha visto in questi anni la perdita di migliaia di posti di lavoro (70.000 negli ultimi 10 anni). Occorre prioritariamente rafforzare la capacità produttiva del tessuto imprenditoriale calabrese partendo dalle tante potenzialità esistenti, finora inespresse e poco utilizzate. In questo senso l'avvio del ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020 non può tardare, così come occorre accelerare sul completamento della spesa 2007-2013 per sostenere un concreto piano di investimenti, evitando il ripetersi di errori e ritardi nell'utilizzo dei fondi".

    Tallini: Regione responsabile. Costituirsi in giudizio contro l'Anas "è un'iniziativa totalmente improduttiva e demagogica, adottata con il solo scopo di far dimenticare le gravi responsabilità della Regione e la totale assenza di credibilità del Governatore davanti al governo Renzi. Gli unici soggetti abilitati a chiedere i danni all'Anas sono le categorie produttive messe in ginocchio da questo evento: gli operatori turistici, il sistema del commercio, gli autotrasportatori ed i titolari delle autolinee". Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale Mimmo Tallini, del Gruppo misto. "Mi auguro - aggiunge - che siano proprio loro i protagonisti di un'azione giudiziaria che può essere utile e legittima solo se a promuoverla saranno le vere vittime di questa situazione surreale. A loro tocca il risarcimento che eventualmente l'Anas dovrà scucire". "Oliverio - dice ancora il consigliere regionale - scopre solo ora la drammaticità del blocco dell'A3 a Laino Borgo e le tragiche conseguenze che sta avendo sul già fragilissimo sistema economico della nostra terra. E in ogni caso, per onestà intellettuale, Oliverio avrebbe dovuto citare in giudizio anche il presidente Renzi e il ministro delle infrastrutture Delrio che non hanno meno responsabilità dell'Anas. Ma forse il presidente non vuole stuzzicare chi lo ha apertamente contestato e rimproverato per la nomina ad assessore di De Gaetano".

    L'incontro dei Sindaci

    Il pezzo del viadotto crollato

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