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    Assolta l'ex deputata del PD Laganà

     

     

    Assolta l'ex deputata del PD Laganà

    20 mag 15 L'ex deputata del Pd Maria Grazia Laganà, moglie dell'ex vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Franco Fortugno, assassinato a Locri il 16 ottobre del 2005, è stata assolta dalla Corte d'appello di Reggio Calabria dal reato di tentato abuso d'ufficio, falso e tentata truffa. Maria Grazia Laganà, imputata nel processo nella qualità di vicedirettore sanitario dell'ospedale di Locri, era stata condannata in primo grado ad un anno e otto mesi di reclusione. L'ex deputata era difesa dal prof. Guido Calvi e dall'avv. Antonio Mazzone. "Profonda soddisfazione, a nome dei democratici calabresi", per l'assoluzione di Maria Grazia Laganà è stata espressa del segretario del Pd della Calabria, il deputato Ernesto Magorno, secondo il quale "si conclude in tal modo una vicenda giudiziaria dalla quale è emersa con chiarezza l'assoluta correttezza e legittimità dei comportanti della Laganà e pertanto la sua totale estraneità ai fatti imputati, riferiti al suo operato da direttore sanitario dell'ospedale di Locri". "Da Maria Grazia Laganà - dice ancora Magorno - è giunta a tutti una grande lezione di dignità e di coerenza, per la serenità e la determinazione con la quale si è sottoposta al giudizio dei magistrati, pur nella certezza dell'insussistenza delle accuse che le erano state mosse. La sentenza di oggi le rende pienamente giustizia e per questo ribadisco a Maria Grazia Laganà la solidarietà dei democratici calabresi per l'immeritata vicenda e la convinzione dello straordinario contributo che continuerà a dare all'azione di cambiamento e di affermazione della legalità che il Partito democratico sta portando avanti in Calabria"

    Franco Corbelli, del Movimento Diritti Civili, in una nota, esprime "grande soddisfazione per l'assoluzione di Maria Grazia Laganà, pronunciata oggi dalla Corte di Appello di Reggio Calabria, dopo la condanna in primo grado che era stata emessa dal Tribunale di Locri". "Corbelli, che, dopo aver appreso della sentenza - è detto nel comunicato - ha subito telefonato alla Laganà per 'manifestarle tutta la sua gioia', ricorda di "aver in questi ultimi cinque anni sempre difeso la Laganà, sin dal giorno(8 dicembre 2010) in cui era stata rinviata a giudizio dal Gup di Locri". "L'assoluzione di Maria Grazia Laganà - dice Corbelli - rappresenta un atto di giustizia che apprezzo molto e che mi aspettavo. Non avevo dubbi che la Laganà sarebbe stata assolta da ogni accusa. In questi cinque anni più volte sono intervenuto in sua difesa. Il giorno stesso del rinvio a giudizio, il giorno della prima condanna, quando in occasione del processo non è stata accolta una sua richiesta di rinviare di qualche giorno un'udienza del suo processo a Locri essendo quello stesso giorno(era il 3 ottobre 2012) impegnata in Cassazione per l'udienza a carico degli imputati dell'uccisione di suo marito, l'on. Franco Fortugno, io protestai chiedendo l'intervento del Ministro della Giustizia. Manifestai in quell'occasione sorpresa e indignazione per il silenzio di tutti i partiti (ad iniziare dal Pd) e dei cosiddetti garantisti su questo caso. La Laganà purtroppo in questi anni è stata lasciata sola. Chi le è stato vicino in questa battaglia di giustizia e legalità è stato solo il Movimento Diritti Civili. Sono orgoglioso di averlo fatto. Oggi finalmente è arrivata l'assoluzione. Resta la soddisfazione ma anche l'amarezza per un processo che a mio avviso, lo dico con assoluto rispetto del lavoro dei magistrati e dei giudici di Locri, non si sarebbe mai dovuto celebrare. Non si doveva rinviare a giudizio, processare e condannare per truffa e falso nel settore della sanità la moglie di un politico-eroe ucciso dalla 'ndrangheta proprio per le sue coraggiose denunce sugli intrecci tra mafia e politica nella stessa sanità".

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