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    E' morto Quirino Ledda, fu vice presidente Consiglio regionale

     

     

    E' morto Quirino Ledda, fu vice presidente Consiglio regionale

    07 mag 15 E' morto la notte scorsa per un infarto nella sua casa di Catanzaro, Quirino Ledda. Sardo di nascita e calabrese di adozione Ledda, fratello di Romano Ledda, dirigente nazionale del Pci, è stato, negli anni settanta, segretario regionale della Federbraccianti e successivamente esponente del Partito comunista italiano. Eletto nel 1980 consigliere regionale in Calabria ha anche ricoperto la carica di vicepresidente del Consiglio regionale. Nel 1982 un attentato dinamitardo devastò la sua abitazione nel capoluogo di regione. Negli ultimi anni, Quirino Ledda, ha continuato a fare politica con Sinistra ecologia libertà. E' stato fino a pochi anni addietro responsabile regionale di Legacoop sociale e ha condotto numerose battaglie a difesa e per la valorizzazione di siti archeologici e palazzi storici.
    Domani funerali laici: Domani, alle 16, è fissata la commemorazione laica di Quirino Ledda, l'ex vicepresidente del Consiglio regionale morto stamattina a Catanzaro. La commemorazione si svolgerà a Catanzaro in via Bezzecca, nel quartiere Corvo, nei pressi dell'abitazione di Ledda. La camera ardente in memoria di Quirino Ledda si terrà, sempre a Catanzaro, nella sede della Legacoop, domani dalle 11 alle 15,30.

    Oliverio:scomparsa lascia vuoto enorme. Il presidente della Regione, Mario Oliverio, in una nota, ha espresso "dolore e cordoglio per la scomparsa di Quirino Ledda". "Ledda - ha detto Oliverio - era un uomo perbene, che amava la Calabria ed i calabresi. Un uomo che si è sempre battuto contro la criminalità e contro ogni forma di illegalità, per l'affermazione dei diritti e della democrazia e per l'emancipazione delle classi subalterne. La sua scomparsa lascia un vuoto enorme". "Ai familiari e a quanti lo hanno amato e continueranno ad amarlo - ha concluso il Governatore della Calabria - giungano le mie condoglianze sincere e affettuose".

    Scalzo: suo impegno modello per giovani. "La Calabria perde un galantuomo. Con Quirino Ledda se ne va un pezzo della storia politica regionale, un protagonista della nostra vita democratica e di tante battaglie sociali condotte sempre con un tratto di stile e signorilità". Lo afferma, in una nota, il presidente del Consiglio regionale, Tonino Scalzo, "che ricorda - è detto in una nota del portavoce - la figura dell'uomo politico deceduto la scorsa notte a Catanzaro, già vicepresidente dell'Assemblea legislativa calabrese, nonché dirigente di Federbraccianti e della Lega delle Cooperative". "Ledda ci lascia un patrimonio - prosegue Scalzo - non solo di idealismo, ma anche di idealità: principi e valori forti, profondamente radicati nell'animo di chi ha dedicato la propria vita a tutelare i diritti di categorie prive di voce e di reale rappresentanza socio-politica. L'impegno di Quirino Ledda rappresenta un modello e un esempio soprattutto per i giovani che si stanno avvicinando alla politica, in un mondo sempre più distante da quello in cui è cresciuto il compianto vicepresidente del Consiglio regionale, fatto di rigore morale, coerenza e spirito di servizio verso la collettività"

    "Nonostante la diversità di idee e opinioni politiche ci abbia spesso portato su sponde opposte, la scomparsa di Quirino Ledda lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale e politico calabrese". Lo afferma il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. "Autorevole e importantissimo esponente della politica calabrese - sottolinea Abramo - Ledda è sempre stato una personalità a tutto tondo, da ascoltare e dalla quale imparare. I suoi spunti, le sue battaglie per il recupero del centro storico, anche le polemiche che abbiamo avuto nel corso degli ultimi anni, come per Palazzo Fazzari, sono sempre state uno stimolo per l'Amministrazione comunale e per il sottoscritto, che in un uomo politico come Quirino Ledda ha saputo riconoscere un avversario leale e autorevole dalla grandissima esperienza, considerati i ruoli, importantissimi e prestigiosi, ricoperti al vertice della Regione. Esprimendo, a nome di tutta l'Amministrazione, le più sentite condoglianze ai familiari, credo che tutta la città di Catanzaro vorrà ricordare con profonda commozione Quirino Ledda".

    "La Cgil Calabria partecipa commossa al dolore per la perdita del compagno Quirino Ledda. Resta nella nostra memoria il ricordo di Quirino, un compagno che ha dedicato la propria vita per l'affermazione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, per il progresso e la democrazia in Calabria e il proprio impegno rigoroso per la legalità e il contrasto alla ndrangheta". E' quanto si afferma in una nota della Cgil calabrese. "Un ricordo indelebile - prosegue la nota - un militante serio, un figlio nobile della Calabria. Esprimiamo il nostro cordoglio e la vicinanza ai suoi familiari e a tutti quelli che lo hanno amato e stimato e oggi avvertono il vuoto della sua scomparsa. Ciao Quirino, con tanto affetto e riconoscenza".

    "La scomparsa di Quirino Ledda è una notizia che mi addolora profondamente. Espromo le più sentite condoglianze alla famiglia di un uomo politico integerrimo che, per decenni, ha saputo rappresentare nella maniera più alta la politica, con la 'p' maiuscola, senza compromessi". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Roberto Guerriero. "Da rappresentante istituzionale di vertice nella nostra regione - aggiunge Guerriero - Ledda non ha comunque mai accantonato gli ideali più puri della sinistra, nella quale si è sempre riconosciuto e per la quale è sempre stato un punto di riferimento autorevole. Ai figli vada il mio più sentito e commosso sentimento di cordoglio".

    "Siamo sconvolti da una notizia che lascia un grande vuoto ed un senso di abbandono. Quirino Ledda è sempre stato un compagno vicino alla Cgil ed ha sostenuto le battaglie per il progresso della Calabria e per la tutela dei diritti dei lavoratori". Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Cgil di Catanzaro, Giuseppe Valentino. "Ci lascia - prosegue Valentino - un uomo perbene, una figura importante che ha fatto la storia del movimento operaio contribuendo in prima persona all'emancipazione della nostra terra. La Cgil è vicina alla famiglia di Quirino Ledda, che sarà salutato da tutti i dirigenti del sindacato con il rispetto che gli è dovuto".

    "Il mondo cooperativo calabrese con la scomparsa di Quirino Ledda non perde solo un suo rappresentante, per anni impegnato nel tutelare i cooperatori calabresi, come dirigente di LegaCoop Calabria, ma un uomo appassionato di cooperazione e di sociale, che si è speso quotidianamente per tutelare i più deboli e promuovere la crescita culturale e politica della nostra realtà". Lo afferma, in un comunicato, la Confcooperative della Calabria. "Alla famiglia di Quirino Ledda e agli amici di Lega Coop Calabria - aggiunge - vanno le nostre sentite condoglianze, poiché Alleanza delle Cooperative è realtà anche grazie alla passione e alla dedizione nel tutelare le cooperative che Ledda ha sempre rappresentato.

    Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, in una dichiarazione, ha detto che "con Quirino Ledda se ne va una parte della nostra vita. Mia e di tanti amici e compagni della mia generazione. Lo ricordiamo come un sindacalista affascinante e vicino ai giovani, come un uomo delle istituzioni valido e vicino alla gente e ai più deboli ma soprattutto come amico e come fratello maggiore".

    "Apprendo della morte di Quirino Ledda e penso che questa terra perde un pezzo di storia politica importante e significativa. Ledda ricoprì, in passato, la carica di vicepresidente del Consiglio regionale e, nel tempo, diversi ruoli di responsabilità svolti sempre con rigore e scrupolo al servizio della Calabria". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco D'Agostino che, nel porgere il personale cordoglio ai familiari di Quirino Ledda, ne ha voluto ricordare "il forte impegno per la legalità e per il progresso sociale della regione".

    "Ho appreso con grande dolore la notizia della scomparsa di Quirino Ledda". Lo afferma Rosario Olivo, ex parlamentare ed ex sindaco di Catanzaro. "Negli ultimi mesi - aggiunge - avevo inviato a Quirino dei libri sull'Africa scritti dal fratello Romano, condirettore di Rinascita negli anni '80. In quelle occasioni abbiamo insieme ripercorso il lungo itinerario delle vicende calabresi dell'ultimo mezzo secolo. Su alcune di esse (quelle politico - sociali) Quirino si era soffermato particolarmente, manifestando l'intenzione di scrivere un libro. Spero abbia trovato il tempo di lasciarci le sue preziose testimonianze, che comunque sono impresse nella coscienza collettiva. Ledda è stato soprattutto un indomito combattente della lunga battaglia volta all'emancipazione dei lavoratori e dell'affermazione dei loro sacrosanti diritti. Quirino consegna alle nuove generazioni l'esempio di una fede adamantina nelle idee di progresso, solidarietà e promozione umana".

    "Accogliamo con tristezza la notizia della scomparsa del compagno Quirino Ledda, figura storica del panorama politico catanzarese e calabrese". Lo affermano i consiglieri comunali di Catanzaro del Gruppo Psi-Pse, Antonio Giglio, Roberto Guerriero ed Enzo Mercurio. "Se ne va - aggiungono - una persona degna di rispetto e ammirazione, con schiena dritta, imperitura tenacia, formidabile passione civile. Nonostante non fosse calabrese, ha amato visceralmente la città di Catanzaro e la Calabria, dedicando ad esse anni di battaglie. Abbiamo chiesto e ottenuto che, in occasione del Consiglio comunale di domani, sia osservato un minuto di raccoglimento per onorare la memoria di un uomo che resterà impresso nella storia politica di questa città e regione".

    "Esempio di coerenza e di integrità, Quirino Ledda ha incarnato al meglio i valori dell'impegno sociale e civile, lavorando per l'affermazione dei diritti e per la costruzione di condizioni di progresso nella nostra regione". Lo sostiene il consigliere regionale Arturo Bova (Democratici Progressisti) che, in una nota, "esprime sentimenti di cordoglio per la scomparsa di Ledda e sincera vicinanza alla famiglia. "Egli - aggiunge - ha onorato, con coscienza ed alto senso di responsabilità, il ruolo di rappresentare istituzionale di vertice della nostra regione e di dirigente sindacale. Ci lascia una testimonianza forte modello di riferimento per il nostro impegno al servizio della regione".

    Il consigliere comunale di Catanzaro Vincenzo Capellupo esprime cordoglio per la scomparsa di Quirino Ledda. "Scompare una figura autorevole - dice - del panorama politico catanzarese, un monumento per le istituzioni democratiche della nostra regione. Benché catanzarese solo d'adozione, è sempre stato al servizio degli ideali della sinistra e dell'impegno sociale conducendo numerose battaglie a difesa e per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale della città e della provincia. Un esempio per quanti credono che la politica possa essere uno strumento al servizio dell'interesse generale di una comunità. Lascia un vuoto nel panorama culturale e politico catanzarese".

    "La notizia dell'improvvisa scomparsa di Quirino Ledda mi ha profondamente addolorato". Lo afferma Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro e segretario provinciale del Pd. "Ledda - aggiunge - ha scritto pagine importanti della storia politica, sindacale e democratica di questa regione, che ha sempre più bisogno di modelli autorevoli a cui guardare per sperare in un futuro migliore. La Calabria perde una persona perbene. Quirino era gentile, umile e riservato, ma nello stesso tempo determinato e combattivo. Ha saputo stimolare dibattiti e confronti su questioni importanti che hanno interessato l'identità culturale tanto della sinistra quanto della città di Catanzaro che lui, calabrese d'adozione come amava definirsi, aveva nel cuore".

    Nessun catanzarese ha amato Catanzaro e i suoi abitanti quanto Quirino Ledda". Lo sostiene Filippo Capellupo, presidente della Proloco di Catanzaro. "Penso ai suoi figli - prosegue - ma anche ai suoi instancabili collaboratori che sono stati la sua seconda famiglia e che sono diventati, grazie ai suoi insegnamenti, professionisti in grado di dialogare con tutto il territorio. Spero che la città non dimentichi troppo in fretta questo figlio adottivo il cui amore per la terra che lo ha accolto è stato viscerale, a volte tradito ma sempre passionale, come solo i grandi amori possono essere".

    "Con la scomparsa di Quirino Ledda la città di Catanzaro perde una figura importante del suo panorama politico e culturale. Un uomo colto, preparato, schietto, una personalità di grande rilievo e autorevolezza, da sempre a sostegno della collettività e del bene comune". E' quanto si afferma in una nota del circolo Pd "E. Lauria" di Catanzaro. "Una perdita - prosegue la nota - che lascia un vuoto incolmabile in una realtà che ha vivo bisogno di uomini come Ledda, persona capace e abile nello stimolare il confronto e la riflessione su tutti quei temi, che fin da giovane, lo hanno visto impegnato in battaglie significative per la crescita e lo sviluppo di una terra che Ledda, sentiva sua, sopra ogni cosa".

    "Con la scomparsa di Quirino Ledda, la città di Catanzaro e l'intera Calabria perdono una personalità di straordinario spessore politico e culturale". Lo afferma Wanda Ferro, vicecoordinatrice regionale di Forza Italia. "Pur da una diversa posizione politica - prosegue Ferro - ho sempre ammirato la sua autorevolezza, la coerenza che ne ha fatto un costante punto di riferimento per la sinistra, la tenacia e la passione civile che hanno guidato le sue battaglie politiche e sindacali, sempre rivolte all'interesse della collettività e al progresso della terra che lo ha adottato, quella Calabria che egli ha voluto servire con umiltà e instancabile dedizione. Rivolgo la mia più affettuosa vicinanza ai suoi familiari, ma anche ai tanti che hanno condiviso con lui un percorso di militanza politica e sindacale".

    "Con Quirino Ledda - sostiene il coordinatore provinciale di Catanzaro di Sel, Fernando Miletta - scompare un gentiluomo che ha fatto dei suoi valori un esempio concreto di vita. La sinistra calabrese, oggi, è in lutto perché perde una personalità di grande spessore che ha sempre rappresentato un suo riferimento importante in linea con valori e tradizioni storiche ma capace di misurarsi con l'evoluzione della nostra società. Lo ha fatto da posizioni istituzionali e ha continuato a farlo per tutelare i più deboli contribuendo allo sviluppo sociale e solidale della regione".

    In apertura dei lavori del Consiglio Comunale di Crotone è stato ricordato, con un minuto di silenzio, Quirino Ledda, già vice presidente del Consiglio regionale. "Il Consiglio comunale di Crotone - ha detto il presidente del Consiglio, Arturo Crugliano Pantisano - rende omaggio alla figura di un uomo che si è speso per i più umili, un pioniere del cooperativismo, un calabrese autentico".

    "La scomparsa di Quirino Ledda lascia un vuoto incolmabile nel mondo della sinistra e nel panorama politico calabrese". Lo afferma il deputato del Pd, Bruno Censore. "Parole di riconoscenza - riporta una nota - vengono espresse, nella stessa nota, anche dal locale circolo democratico di Serra San Bruno con a capo alcuni dei vecchi compagni, come Domenico Dominelli, che ricordano Quirino Ledda come un grande combattente della sinistra calabrese. Gli amici e i compagni lo ricordano per le grandi battaglie portate avanti principalmente a favore dell'entroterra e più specificatamente per la nostra zona. In particolare si ricorda l'impegno profuso per il comune di Serra San Bruno, culminato con la lotta sostenuta, con lui protagonista, insieme ai compagni dell'allora sezione del Pci, per la permanenza della Certosa. Frequenti sono stati gli approcci e i colloqui avuti dal compagno Ledda con l'allora priore del monastero, soprattutto durante la gestione dei notevoli lavori di restauro effettuati grazie al suo tempestivo e costante intervento. Come non ricordare, inoltre, anche la sua battaglia, in qualità di segretario provinciale della Cgil, a sostegno dei centri di Nardodipace e Fabrizia, colpiti dalla tragica alluvione del 1970. Il deputato Censore e i compagni, infine, lo ricordano con affetto, oltre che per l'impegno profuso a favore dei lavoratori e delle fasce deboli, anche per il suo attaccamento ai valori della famiglia e per la sua 'tradizione' di regalare ogni giorno una rosa all'amata moglie".

    "La morte di Quirino Ledda, sardo di nascita e calabrese di adozione, ci lascia un sentimento di tristezza e dolore perché abbiamo sempre riconosciuto ed apprezzato il suo genuino impegno per la nostra città". Lo afferma, in una nota, il movimento civico indipendente "Catanzaronelcuore". "Nell'esprimere la nostra vicinanza ai suoi familiari - aggiunge il movimento - lo ricordiamo soprattutto rispetto ad alcune comuni battaglie sulle quali, ancorché da postazioni e posizioni diverse, abbiamo avuto modo di convergere gli sforzi a favore di una visione decorosa del capoluogo di regione. Ci riferiamo in modo particolare alla sua ed alla nostra battaglia per dotare Catanzaro delle Soprintendenze, al fine di sanare una delle tante anomalie calabresi a causa della quale, unico caso in Italia, il capoluogo è sfornito di tali presidi culturali, la cui valenza per il territorio egli aveva ben compreso. Ma era l'aspetto squisitamente culturale che caratterizzava Quirino Ledda in riferimento allo sviluppo cittadino, da intendersi nel più nobile senso del decoro urbano, e che nella recente battaglia per Palazzo Fazzari manifesta la cifra simbolica di un impegno più ampio. La sua aderenza a questa visione del territorio ci fa riflettere sul fatto che, probabilmente, molti catanzaresi non hanno avuto e non hanno un amore per il senso civico e per la città minimamente paragonabile a quello mostrato da un catanzarese d'adozione, un 'forestiero' come Quirino Ledda".

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