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    A Rosanno la Gerbera Gialla con il Presidente Grasso

     

    A Rosanno la Gerbera Gialla con il Presidente Grasso

    05 mag 15 Il presidente del Senato, Pietro Grasso, è giunto stamane a Rosarno dove ha partecipato alla manifestazione della Gerbera Gialla organizzata dal Coordinamento antimafia Riferimenti, presieduto da Adriana Musella. Grasso, nel suo intervento, ha evidenziato che "la mafia ha il fascino di rubare la speranza ai giovani ma è un atteggiamento falso perché li porta alla devastazione e alla morte". All'iniziativa hanno partecipato numerose scolaresche giunte da tutta la Calabria. Tra i premiati don Pino Demasi, referente di Libera nella Piana di Gioia Tauro; mons. Nunzio Galantino, segretario della Cei; il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, che ha dedicato il premio ai suoi colleghi magistrati e alle testimoni di giustizia di Rosarno Maria Concetta Cacciola, morta dopo avere ingerito acido muriatico, Giuseppina Pesce e Giuseppina Multari "che con la loro testimonianza e la loro scelta di vita - ha detto il magistrato - hanno contribuito e stanno contribuendo a riscattare questa terra. Hanno ricevuto il premio anche i ragazzi della squadra di calcio della Coa bosco di Rosarno, la squadra fatta solo da migranti della tendopoli di San Ferdinando, i quali hanno dedicato la Gerbera Gialla alle migliaia di loro amici morti per cercare il sogno della libertà. Grasso ha poi ricordato Maria Concetta Cacciola, vittima di "un ricatto - ha detto - a cui non seppe sottrarsi. Voglio ricordare anche il lavoro dei giornalisti ricordando i due premiati, Michele Albanese e Paolo Borrometi, proprio oggi nell'anniversario della morte del primo giornalista ucciso in Sicilia, Cosimo Cristaldi".

    Oliverio:contro criminalitàcultura dei diritti, "La criminalità organizzata, anche quella fatta delle omertà, delle complicità, dei silenzi e dei comparaggi, che vive all'ombra della 'ndrangheta e costituisce il 'brodo' di cui essa si nutre, può essere contrastata e sconfitta se manifestazioni come quella di stamattina si moltiplicano e se cresce una cultura della legalità e dei diritti sulla quale ci giochiamo il nostro futuro". E' quanto ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio, intervenendo questa mattina alla ventiduesima giornata antindrangheta della Gerbera Gialla, organizzata dal Coordinamento antimafia "Riferimenti" a Rosarno. "La Calabria - ha aggiunto - vince o perde la sfida con il proprio futuro su questo terreno e noi, insieme a tutte le forze sane di questa regione, dobbiamo mettercela tutta perché in questa sfida prevalga la Calabria positiva, che è fatta dalla stragrande maggioranza dei suoi uomini, delle sue donne, dei suoi giovani e che non può, non vuole e non deve rinunciare a costruire un futuro di crescita e di speranza per sé e per i propri figli". Dopo aver salutato il presidente del Senato Pietro Grasso "che è un amico della nostra terra perché la conosce molto bene e ha avuto modo, nel corso del suo impegno concreto nel contrasto e nella lotta alla criminalità organizzata, di aiutare la nostra regione infliggendo colpi pesanti alle cosche e di costruire anche un cammino che, seppure in salita, è il cammino del nostro riscatto", il presidente Oliverio ha ringraziato Adriana Musella "per la sua tenacia, per la sua costanza, per la sua passione nel mantenere alta e viva l'attenzione contro la criminalità organizzata". "Quella di oggi - ha proseguito il Governatore della Calabria - è una bella giornata, che si collega ad un'altra iniziativa svoltasi ieri a Catanzaro con la senatrice Doris Lo Moro e il vice ministro all'Interno Bubbico, in cui abbiamo ripreso il lavoro compiuto dalla Commissione Parlamentare d'inchiesta del Senato sulle intimidazioni agli amministratori locali. Siamo in una terra in cui, solo nei primi quattro mesi del 2015, sono già 17 gli atti intimidatori ai sindaci e agli amministratori locali. Le ragioni che ispirano questi atti sono varie, ma nella diversificazione di queste ragioni c'è un denominatore comune che è la cultura della mafiosità che, credo, debba essere il vero terreno su cui costruire il contrasto alla criminalità. La 'ndrangheta si combatte sicuramente sul piano del contrasto e della repressione, sul rafforzamento dei presidi di giustizia sul territorio, ma si combatte soprattutto alimentando e facendo crescere una cultura della legalità. E una cultura la si fa crescere se anche le Istituzioni hanno le carte in regola, se nell'agire quotidiano, nelle diverse funzioni pubbliche, assumono comportamenti coerenti, rispettosi delle regole e della legalità. La legalità non è un impaccio ma è la condizione per la crescita, perché affermarla significa agire con minore discrezionalità e nel rispetto delle regole. Quando ci sono regole cresce la fiducia dei cittadini e delle imprese verso le istituzioni perche essi sanno che le regole sono alla base del loro rapporto con esse". "Il nostro sforzo, dunque - ha concluso Oliverio - deve essere quello che alle parole e ad iniziative nobili come questa, seguano atteggiamenti e comportamenti coerenti. Se ognuno farà la propria parte vinceremo la nostra battaglia e affermeremo in Italia e nel mondo una nuova credibilità della Calabria e dei calabresi"

    Grasso depone Corona a Musella. Il Presidente del Senato, Piero Grasso, ha deposto una corona nella via di Reggio Calabria intitolata a Gennaro Musella, l'imprenditore di origine salernitana ucciso dalla mafia il 3 maggio del 1982 con un'autobomba. L'iniziativa rientra nell'ambito della manifestazione Gerbera Gialla organizzata dal Coordinamento antimafia riferimenti di cui è presidente Adriana Musella, figlia dell'imprenditore ucciso. Dopo aver deposto la corona il Presidente del Senato ha incontrato i familiari di Gennaro Musella. "E' un momento di emozione - ha detto Grasso - ricordare Gennaro Musella, che in questo luogo saltò in aria nel maggio del 1982. Lui voleva una Calabria migliore. Lo apprezziamo e lo ricordiamo per la sua voglia di riscatto. Gennaro Musella è un simbolo importante per questa terra. Oggi abbiamo incontrato tanti giovani che ho visto impegnati nel partecipare con una grande solidarietà".

    Grasso:Manca accoglienza condivisa. "Manca un'accoglienza condivisa". Lo ha detto a Rosarno il Presidente del Senato, Piero Grasso, a margine della manifestazione Gerbera Gialla organizzata dal Coordinamento antimafia Riferimenti. "Rosarno - ha aggiunto - in passato ha vissuto la stagione degli scontri con gli immigrati. Qui, adesso, si sta lavorando per creare una convivenza civile. C'è gente, invece, che invoca l'accoglienza ma poi sfrutta gli immigrati".

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