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    A Ferramonti il giorno della Shoah 2015

    Sindaci e Presidenti depositano al Corona a Ferramonti

     

    A Ferramonti il giorno della Shoah 2015. Le iniziative in Calabria

    27 gen 15 Oltre mille studenti hanno invaso il campo di internamento di Ferramonti di Tarsia per celebrare la Giornata della memoria. Gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, hanno avuto modo di vedere, con i loro occhi, immagini di una delle pagine più brutte della storia, le immagini della Shoah. "Essere qui oggi insieme ai miei alunni - ha detto la professoressa Adelina Zicarelli, del liceo scientifico di Rossano - è qualcosa di molto importante. Le nuove generazioni devono sapere che l'uomo è libero, non può essere ucciso, come è successo durante l'olocausto, solo per la sua razza o il suo credo religioso. Siamo tutti cittadini del mondo nella massima libertà e nel massimo rispetto dell'altro". Le fa eco l'insegnante Antonia D'Oronzo, dell'istituto per geometri "Malafarina" di Soverato. "Sentiamo doverosa la nostra presenza qui oggi - ha detto - in quanto è necessario in questa giornata della memoria fare in modo che i ragazzi prendano ancora più coscienza e consapevolezza, toccando con mano, quello che è successo in un ben determinato periodo storico". Gli studenti, da parte loro, hanno sottolineato che "il 27 gennaio rappresenta un giorno molto importante e da ricordare". La Giornata della memoria a Ferramonti è iniziata con una cerimonia religiosa e la deposizione di una corona in ricordo delle persone morte nel campo. Subito dopo, nella sala riunione, un incontro dibattito sul significato del campo di Ferramonti cui hanno partecipato molti sindaci tra cui quello di Tarsia, Roberto Amoruso; il rabbino Rav. Moshe Lazar, della sinagoga Angelo Mordechai Donati di Milano, ed i presidenti della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio e Mario Occhiuto.

    Il campo di Ferramonti

    Rabbino:Shoah non è fantasia. "Speriamo che i ragazzi prendano il giusto insegnamento per portare avanti un mondo migliore per ogni essere umano. La giornata della memoria deve continuare. Tutti devono capire cosa è successo. La Shoah non è stata una fantasia". E' quanto ha detto il rabbino Rav. Moshe Lazar, della sinagoga Angelo Mordachai Donati di Milano nel corso della manifestazione per il Giorno della Memoria nel campo di Ferramonti di Tarsia.

    Prefetto Reggio: memoria cardine democrazia. Si è svolto nel salone di rappresentanza della Prefettura di Reggio Calabria la cerimonia di consegna delle Medaglie d'Onore ai prigionieri durante la II guerra mondiale. Il prefetto Claudio Sammartino, nel commemorare le vittime dell'Olocausto e la tragedia del popolo ebraico e nel ricordare che si celebra oggi il 70 anniversario della liberazione del campo di Auschwitz-Birkenau e degli altri campi di concentramento, si è soffermato sul valore e sul significato della memoria affermando "non vogliamo dimenticare, non possiamo e non dobbiamo dimenticare. La memoria è il cardine della democrazia. Sulla memoria si costruisce l'oggi e il domani di ciascuno di noi". Nel consegnare le Medaglie d'onore ai familiari di tre concittadini deportati e internati, il Prefetto ha esaltato il senso del dovere e di abnegazione dei militari italiani che in quegli anni, accanto agli Ebrei, erano internati in campi di concentramento per motivi politici o perché si erano rifiutati di aderire al regime. Sono stati insigniti della Medaglia d'Onore alla memoria Giuseppe Furfaro, deportato dal 1 ottobre 1943 al 1 maggio 1945 presso il campo di internamento di Arbeitsant, August Bilstein Altenwerde, Michele Ocello deportato in un campo di concentramento dal 12 settembre 1943 al 5 luglio 1945 e Francesco Vilasi internato da giorno 8 settembre 1943 a giorno 8 maggio 1945. Alla sobria cerimonia hanno preso parte il Procuratore Generale della Repubblica, il Presidente del Tribunale di Reggio Calabria, il Procuratore della Repubblica, il Presidente del Tar di Reggio Calabria, il Sindaco del Capoluogo, il Presidente della Provincia, il Direttore Marittimo Interregionale della Calabria e della Basilicata Tirrenica, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Comandante della Scuola Allievi Carabinieri, il Rappresentante dell'Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Reggio Calabria-Bova, nonché i Presidenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma della Provincia.

    Presidente Oliverio:Nessuno dimentichi pagina drammatica. "Nessuno deve dimenticare quanto accaduto in modo da mantenere alta la bandiera della libertà, della dignità umana e della democrazia". Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, a margine della manifestazione del Giorno della Memoria svoltasi nel campo di internamento di Ferramonti di Tarsia. "Bisogna dare grande considerazione - ha aggiunto - alle iniziative del Giorno della Memoria che ricordano una pagina drammatica della nostra storia. Ferramonti è un punto di riferimento importante". "Il campo di internamento di Ferramonti - ha concluso Oliverio - rappresenta una pagina drammatica della storia d'Europa e del nostro Paese".

    Presidente Occhiuto: Non bisogna dimenticare il passato. "Bisogna guardare al passato con un senso di contemporaneità". Lo ha detto a Ferramonti di Tarsia il presidente della Provincia e sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, partecipando alle manifestazioni per la Giornata della Memoria. All'iniziativa erano presenti, tra gli altri, anche l'ambasciatore di Ferramonti nel mondo e coordinatore dell'evento professor Mario Rende, e l'assessore regionale Carlo Guccione. Occhiuto, rivolgendo il suo saluto agli studenti e agli insegnanti, agli amministratori comunali e alle forze dell'ordine, ha ricordato come sia importante non solo ricordare gli orrori del passato, ma rinsaldare ogni giorno il legame con le altre culture per convivere in una società pacifica. "Operazione - è detto in una nota - che il Comune di Cosenza, ad esempio, già sta portando avanti nei confronti proprio della comunità ebraica con la Festa delle luci che, da due anni, si celebra secondo il rito ebraico dell'Hanukkah. Ma non solo. Occhiuto, in veste di Sindaco di Cosenza, ha annunciato il rifacimento della zona del Cafarone, dove, secondo alcune fonti storiche, vivevano gli ebrei di Cosenza. Il termine 'cafarone', che potrebbe indicare semplicemente un luogo fortemente ripido e accidentato, è stato da alcuni collegato a 'cafarnao', antica città della Galilea dove, secondo i Vangeli, Gesù andò ad abitare dopo aver lasciato Nazareth, dunque ad una possibile presenza ebraica nella città di Cosenza".

    Presidente Bruno: Ricordo è dovere. Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno e i consiglieri provinciali hanno ricordato le vittime dell'Olocausto. "Anche quest'anno - ha detto Bruno - celebriamo con solennità la Giornata della Memoria per rendere omaggio alle vittime dell'Olocausto, lo sterminio degli ebrei e la conseguente ferocia del nazismo: un fatto che non ha precedenti nella storia. Paura, dolore, ferite aperte che non possono essere dimenticati. Il ricordo è un dovere, ma non solo perché c'è una legge, approvata dal Parlamento italiano il 20 luglio del 2000. Dietro quei cancelli abbattuti dall'Armata rossa il 27 gennaio 1945 c'erano la brutalità, la crudeltà, la cattiveria che l'uomo è capace di concentrare fino a cancellare l'umanità e il rispetto per il genere umano". "Quella di oggi - ha aggiunto - è una giornata dedicata non solo al ricordo, ma anche alla riflessione e alla presa di coscienza per imparare davvero dal passato e fornire alle giovani generazioni chiavi di lettura, di comprensione, affinché fatti crudeli come quelli vissuti 70 anni fa non si ripetano. A tal fine non sono mancate iniziative organizzate da questa amministrazione come quelle del Musmi che hanno visto coinvolti circa 200 ragazzi. A disposizione degli studenti filmati di testimonianza e ricostruzione che saranno fruibili anche nei prossimi giorni. Ho partecipato con emozione alla Giornata della Memoria nella sala del Tricolore del palazzo della Prefettura, voluta dal prefetto Luisa Latella per sensibilizzare le nuove generazioni al ricordo e alla riflessione sulla Shoah". "Non possiamo - ha concluso - che condividere, infine, la riflessione del presidente del Senato Pietro Grasso, nell'esercizio delle funzioni di Presidente della Repubblica, durante le celebrazioni ufficiali della Giornata della memoria: è grazie alla memoria di ieri che possiamo difendere la nostra civiltà dagli atteggiamenti che hanno originato allora, e muovono ancora oggi, la macchina del razzismo, con la sua fabbricazione del nemico e la sua rozza pedagogia di ignoranza e ostilità verso il diverso".

    Presidente Raffa: Non sia solo paragrafo libro. "Non possiamo e non dobbiamo dimenticare la più grande tragedia del mondo moderno, quella che si consumò nei lager nazisti, perché solo ricordando le fucilazioni, le camere a gas, la resa in schiavitù e le sofferenze di milioni di uomini contribuiremo a fortificare le basi della democrazia che in molte zone del pianeta subiscono nuovi attacchi da parte del terrorismo, degli integralismi, degli egoismi individuali e di gruppo". Parole, queste, che il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa ha pronunciato a margine della cerimonia, avvenuta in Prefettura, della consegna dei riconoscimenti ai familiari di quanti, durante il secondo conflitto mondiale, sono stati internati nei campi di concentramento. "Le atrocità del Terzo Reich - ha aggiunto - vanno raccontate, approfondite, studiate: non solo per continuare a condannarle, ma anche per compiere ulteriori passi in avanti nell'identificazione e nell'isolamento delle tante sorgenti del male che alimentano anacronistici scontri di civiltà. Quella parte crudele del Novecento non può essere cancellata dal tempo, cadere nell'oblio o metabolizzata fino a farla rimanere un semplice paragrafo nei libri di storia delle generazioni future. Settant'anni sono trascorsi dalla chiusura di Auschwisz e di altri centri di deportazione". "Quelle scene, che mai nessuno dovrà smettere di condannare - ha concluso Raffa - hanno aiutato il nostro continente ad intraprendere un percorso di pace in una società libera, solidale e tecnologicamente avanzata".

    Comune Catanzaro: Ricordo commosso vittime. "'Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre'. La celebre frase di Primo Levi, lo scrittore che visse in prima persona l'orrore dei campi di concentramento, impone una seria riflessione sull'importanza di sapere, al di là di una comprensione che non può esistere, cosa successe a quelle donne, ai bambini e agli uomini che, varcata la soglia del Campo, furono privati della loro identità". E' quanto si legge in una nota del Comune di Catanzaro. Il sindaco Sergio Abramo, la Giunta e i consiglieri comunali, in occasione della Giornata della memoria, a 70 anni dalla liberazione del più grande campo di sterminio nazista, prosegue la nota, "ricordano con commozione i milioni di ebrei che, costretti a vivere quell'orrore, trovarono un'ingiusta e atroce morte e anche i pochi sopravvissuti obbligati a convivere con una ferita indelebile per tutta la vita".

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