Dalla Calabria le "arance della salute" Airc-Coldiretti - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Dalla Calabria le "arance della salute" Airc-Coldiretti

23 gen 15 Dalla piana di Rosarno-Gioia Tauro a tante piazze e scuole di sette regioni italiane. Ambasciatrici della Calabria saranno le "arance della salute", co-protagoniste, quest'anno, della 26/ma edizione della raccolta fondi dell'Airc in collaborazione con Coldiretti Calabria. L'iniziativa, che si svolgerà il 31 gennaio, è stata presentata a Catanzaro dal presidente della Regione Mario Oliverio e dai presidenti regionali di Airc e Coldiretti, Rosella Pellegrini Serra e Pietro Molinaro, presente anche il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi. Saranno 200 mila i chili di agrumi calabresi, pari al 30% del totale delle reticelle, distribuiti assieme a quelli siciliani, nel tradizionale appuntamento a sostegno della ricerca contro il cancro. "Questa iniziativa è importante - ha detto il presidente Oliverio - tanto per il fatto in sé come momento di solidarietà e sostegno alla ricerca finalizzata alla lotta al cancro che ha fatto notevoli passi in avanti in questi anni, ma anche perché proietta la nostra terra, per la prima volta, in uno scenario nazionale con un messaggio positivo. Dobbiamo lavorare per fare avanzare le positività soppiantando gli stereotipi negativi che sono prevalsi per un lungo periodo. E' necessario agire anche con momenti come questi che coinvolgono l'opinione pubblica, per ricollocare la Calabria in un quadro di adeguate opportunità". "Le arance di Rosarno ricche di proprietà antiossidanti - ha detto Molinaro - sono emblematiche di un settore dell'agroalimentare che ha grande importanza in Calabria, secondo solo al comparto dell'olio di oliva, e che rivendica la giusta attenzione". "Ci siamo impegnati in questa operazione - ha sostenuto Pellegrini Serra - perché vogliamo che la parte sana di questa regione venga fuori anche con un'azione di marketing". Maggiore attenzione all'agrumicoltura della Piana di Gioia Tauro ("trascurata negli anni"), è stata sollecitata dal sindaco Tripodi, che ha sottolineato come, "a fronte della grande qualità del prodotto, le clementine, ad esempio, rimangano tuttora a terra non raccolte".