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    Arrestato il latitante Trimboli, presi anche i fiancheggiatori

     

     

    Arrestato il latitante Trimboli, presi anche i fiancheggiatori

    21 gen 15 I Carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno arrestato il latitante Natale Trimboli, di 46 anni, inserito nell'elenco dei ricercati pericolosi del Ministero dell'Interno. Trimboli, ricercato in ambito internazionale, condannato nel processo Minotauro svoltosi a Torino, è inserito con ruoli di primo piano nella cosca Trimboli-Marando di Platì. Tre fiancheggiatori del latitante Natale Trimboli sono stati arrestati nel corso dell'operazione dei carabinieri che ha portato alla cattura del ricercato. Trimboli, durante l'arresto, non ha opposto alcuna resistenza, non era armato ed era in compagnia dei tre favoreggiatori che sono stati arrestati. Le indagini proseguono per scoprire la rete di fiancheggiatori che ne ha consentito la latitanza, che si protraeva da anni. I tre fiancheggiatori di Natale Trimboli avrebbero offerto a ospitalità e sostegno logistico al latitante. I tre arrestati sono Santo Surace, 29 anni, Carmine Luci (45) e Natale Altomonte (65). Fiancheggiatori e latitante sono stati individuati dai carabinieri in un appartamento di Molochio, nel reggino.

    Tradito dalla valigia. E' stato tradito dalla valigia con biancheria e indumenti pronti all'uso Natale Trimboli, arrestato dai carabinieri a Molochio, nel Reggino. I militari da diversi giorni avevano notato delle presenze sospette all'interno di un appartamento di edilizia popolare che non era occupato da tempo dall'assegnataria. I carabinieri hanno deciso di compiere una perquisizione quando hanno notato dei bagliori e delle ombre dalla finestra dell'appartamento. Quando i carabinieri sono intervenuti hanno trovato quattro persone tra le quali colui che utilizzava l'appartamento che non ha saputo giustificare in maniera credibile la presenza degli altri tre soggetti. Quando poi uno di questi, sprovvisto di documenti, ha tentato di fornire false generalità ed è stato trovato in possesso di una valigia contenente biancheria ed indumenti pronti all'uso, è stato subito chiaro che lo sconosciuto occupante dell'appartamento non fosse lì per caso, ma che nascondesse qualcosa di più importante. I carabinieri hanno quindi intensificato le loro indagini e sono giunti all'identificazione di tutte le persone che erano nell'appartamento. Vistosi scoperto e non avendo alcuna possibilità di fuga, Trimboli ha confessato la propria identità, senza opporre quindi alcuna resistenza all'arresto. Il Comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, col. Lorenzo Falferi, nel corso di una conferenza stampa, ha affermato che "la presenza di Natale Trimboli a Molochio può essere considerata come una ricollocazione logistica". Falferi ha anche sottolineato i "legami storici tra le cosche di Oppido Mamertina e le più potenti famiglie di ndrangheta di Platì, interessi emersi dalle indagini su numerosi sequestri di persona negli anni '70 e '80. Trimboli aveva trovato alloggio in una casa disabitata e godeva di attenta copertura da parte dei tre complici arrestati in flagranza di reato".

    Ricercato dal 2010. Era ricercato dal 2010 Natale Trimboli, di 46 anni, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Taurianova nel corso di una operazione compiuta a Molochio, nel reggino. Originario di Platì, Trimboli ha precedenti penali e di polizia risalenti agli anni '90. Il latitante, ritenuto dagli inquirenti un elemento di spicco della cosca della 'ndrangheta facente capo alle famiglie Trimboli-Marando, operanti a Platì e da tempo insediatesi anche a Torino e provincia, era destinatario di due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Torino per omicidio plurimo aggravato, occultamento di cadavere ed associazione a delinquere di tipo mafioso. A suo carico, inoltre, pendeva un ordine di esecuzione pena emesso dalla Procura generale di Torino per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti dovendo scontare una pena di due anni ed 11 mesi di reclusione.

    Il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha rivolto un messaggio di "sincero compiacimento e vivo apprezzamento al Comandante provinciale dei carabinieri, alle donne e agli uomini dell'Arma che hanno operato con determinazione e professionalità e hanno conseguito un ulteriore significativo obiettivo traendo in arresto Natale Trimboli, pluripregiudicato appartenente a una cosca di 'ndrangheta, da anni ricercato ed inserito nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi". "Tale risultato - afferma il Prefetto - perseguito, nell'ambito delle attività di controllo del territorio, contribuisce a rafforzare la fiducia dei cittadini calabresi nelle istituzioni dello stato impegnate, in un costante rapporto di collaborazione, a prevenire, contrastare e reprimere le forme di dominio della 'ndrangheta nel tessuto sociale, civile ed economico della provincia".

    "Grazie al lavoro straordinario delle Forze dell'Ordine e della Magistratura, oggi la Squadra Stato ha inferto un altro duro colpo alla criminalità organizzata con l'arresto, a Molochio, del latitante Natale Trimboli, inserito nell' elenco dei 100 latitanti più pericolosi e ricercato anche in ambito internazionale". Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha commentato l'arresto del latitante Trimboli, complimentandosi con il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Tullio Del Sette. "L'arresto di Trimboli conferma, ancora una volta - ha osservato Alfano - che l'azione dello Stato contro il crimine non conosce tregua". Complimentandosi con Del Sette il ministro ha quindi sottolineato "l'importanza di questa operazione che rafforza la fiducia dei cittadini verso le Istituzioni, rendendo più sicuro il nostro territorio".

    "L'arresto del latitante Natale Trimboli, inserito nella lista tra i piu' pericolosi e ricercati a livello internazionale, e' un nuovo e significativo colpo inferto alla 'ndrangheta". Lo afferma, in una dichiarazione, il vicecapogruppo alla Camera di Area popolare (Ncd-Udc), Dorina Bianchi. "È la conferma - aggiunge - dell'incisiva azione di prevenzione e contrasto portata avanti dal Viminale con il ministro Alfano, insieme alle forze dell'ordine e alla magistratura, e che continua a dare importanti risultati". "Bisogna proseguire su questa strada - conclude Dorina Bianchi - che ha portato solo nel 2014 all'arresto di 19 superlatitanti e altri 108 latitanti appartenenti a gruppi di rilievo"

    "L'arresto del superlatitante della 'ndrangheta Natale Trimboli rappresenta l'ennesimo successo di magistratura e Forze dell'ordine". Lo afferma il vicepresidente del Copasir Giuseppe Esposito sottolineando che "passo dopo passo, con l'impegno collettivo di tutte le istituzioni, tutti i criminali più pericolosi saranno assicurati alla giustizia per liberare il Paese e soprattutto il nostro meridione dalla tenaglia del malaffare". "Ogni arresto - prosegue Esposito - è un colpo inferto al cuore della criminalità organizzata e offre certezze a tutti quei cittadini che ogni giorno vivono e soffrono i soprusi della malavita. Ringrazio con profonda riconoscenza i Carabinieri, attraverso il Comandante Tullio Del Sette, e mi congratulo con il ministro Alfano per il grande lavoro che sta svolgendo. L'arresto di uno dei latitanti più ricercati al mondo trova l'ennesimo riscontro che lo Stato è forte e lavora unito contro le mafie".

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