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    Unindustria Calabria: Basta classe dirigente che frena crescita regione

     

     

    Unindustria Calabria: Basta classe dirigente che frena crescita regione

    02 gen 15 "Chiediamo di essere liberati dai lacci e lacciuoli posti in essere da una finta classe dirigente che frena la crescita, l'innovazione e lo sviluppo". A dirlo, in una nota, è il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca in relazione alla crisi economica in atto ed alle strategie per uscirne. "C'è necessità - prosegue - di una classe dirigente che sappia interpretare le esigenze ed i bisogni che emergono dai cambiamenti in atto. Occorre dire basta alle carriere facili ed alle promozioni per appartenenza, introducendo efficaci criteri di meritocrazia, dando spazio alle competenze ed alle capacità". "Ad inizio di nuovo anno ed alla vigilia della convocazione del Consiglio regionale, cui dovrebbe seguire l'individuazione delle deleghe e la nomina degli assessori - afferma Mazzuca - è bene focalizzare un paio di cose. La prima è che la situazione regionale è molto più grave di quanto si potesse immaginare. La seconda è che le dimensioni dei problemi, proprio per le incrostazioni che si sono sedimentate nel tempo, sono tali che non basta l'esercizio di buona volontà da parte di pochi, ma occorre l'impegno convinto e costante di tutte le migliori risorse presenti ed attive. Servono visione lunga e nuove energie per ricucire l'attuale frammentazione, superando particolarismi e localismi miopi quanto dannosi. Per la parte che ci riguarda siamo consapevoli che la crisi non si supera guardando soltanto ai propri interessi corporativi. Con la costituzione di Unindustria Calabria il nostro sistema ha scritto una pagina importante in direzione dello sviluppo, per contribuire in modo diretto e autonomo al benessere collettivo e alla crescita complessiva del nostro territorio. Unindustria Calabria vuole essere una risposta adeguata alle complessità del momento e rappresenta il desiderio di cambiamento che pervade gli imprenditori. Nella stessa misura invitiamo tutti a cambiare. Ad iniziare dalla politica e dalla pubblica amministrazione, per come ha sottolineato il Presidente del Consiglio Renzi nel corso della sua recente conferenza stampa". "Unindustria Calabria - prosegue il presidente dell'Associazione - nasce insieme al nuovo governo regionale. Con i migliori auguri di buon lavoro offro al presidente Oliverio la nostra piena disponibilità a collaborare per far uscire la regione dalla pericolosa deriva verso un tipo di sottosviluppo che rischia di minare la stessa tenuta sociale. Vogliamo collaborare in maniera trasparente e responsabile, condividendo scelte, percorsi e determinazioni. Non chiediamo favori, corsie privilegiate o contributi a pioggia; siamo invece pronti ad offrire le nostre competenze, le nostre migliori prassi e la forza della nostra rete per favorire forme di sviluppo sostenibile, integrato e durevole, per attrarre investimenti, lavorare, dare lavoro e creare benessere per tutti i cittadini. Trasparenza e legalità dovranno costituire i principi guida per l'operato di tutti. Ne abbiamo assoluto bisogno, non solo per combattere la corruzione ed il malaffare, ma per far recuperare alla Pubblica amministrazione la fiducia delle imprese e dei cittadini, innalzando il livello di reputazione del nostro territorio che rappresenta, purtroppo, uno degli ostacoli verso la crescita e lo sviluppo. Nella stessa misura è necessario difendere e tutelare i principi del libero mercato, mettendo in atto tutti gli strumenti necessari per combattere ogni forma di privilegio, rendita di posizione o regime di monopolio". "Le previsioni per l'anno che si avvia - conclude Mazzuca - sono di tono positivo. Ci sono, quindi, molte opportunità da cogliere ed assecondare con efficaci politiche di taglio espansivo. Per quanto riguarda la Calabria, il primo banco di prova è costituito dall'uso produttivo dei fondi comunitari in maniera tale da restituire agli stessi il carattere di sostegno aggiuntivo alle misure di politica interna. La programmazione 2014-2020 rappresenta in maniera drammatica l'ultima chiamata. Non è più consentito perdere fondi, sprecando importanti occasioni di investimento per il territorio. Sarà fondamentale il confronto franco e serrato con il partenariato socio-economico, spesso derubricato, ahinoi, a mere occasioni di incontro formale senza alcuna ricerca di momenti di realizzazione condivisa".

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