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    Consiglio di Stato da ragione agli operatori informatici assunti dal Consiglio regionale

     

     

    Consiglio di Stato da ragione agli operatori informatici assunti dal Consiglio regionale

    13 apr 15 "Dopo una lunga e travagliata vicenda giudiziaria, esprimiamo grande soddisfazione per le sentenze del Consiglio di Stato che hanno positivamente chiuso la vertenza che, durata oltre 5 anni, ha sospeso le nostre prospettive occupazionali e la visione di un futuro diverso per noi e le nostre famiglie". E' quanto sostengono i vincitori del concorso bandito nel 2004 dal Consiglio regionale per l'assunzione di 33 operatori informatici rendendo noto che "il Consiglio di Stato ha dichiarato l'improcedibilità di tutti i ricorsi pendenti e ha ripristinato la legittimità del lavoro". Nel 2010, concluse le procedure concorsuali, vennero assunti i vincitori del concorso, tra cui 33 operatori informatici. "Dopo due anni - è scritto nella nota in cui vengono ripercorse le tappe della vicenda - una sentenza del Consiglio di Stato annullò l'ultima fase del concorso, che portò alla caducazione dei rapporti di lavoro. A seguito della ripetizione della prova pratica, così come ordinato dai giudici amministrativi, ovvero, anche sotto la stretta sorveglianza della polizia postale, soli 25, degli iniziali 33 operatori informatici, superarono la prova e furono ri-assunti. Ma, da lì a poco, il Tar di Reggio Calabria annullò nuovamente la prova concorsuale e, pur sollevando da qualsiasi responsabilità i 25 operatori informatici, finì per inficiare, per la seconda volta, la prova di accesso al lavoro. Finalmente, il 9 aprile 2015, con le pronunce rese dal Consiglio di Stato, in riforma delle sentenze del Tar di Reggio Calabria, è stata messa definitivamente la parola 'fine' a questa paradossale vicenda". "Siamo calabresi orgogliosi e fieri, che - affermano i vincitori del concorso - finalmente ritrovano la serenità negata. Vogliamo continuare a contribuire, con il nostro lavoro quotidiano, a costruire una Calabria migliore improntata sulla meritocrazia e sulla professionalità. Esprimiamo, infine, un sentito ringraziamento agli avvocati dello studio legale Calcopietro Giampà & Partners, che ci hanno assistiti con competenza, professionalità, passione e tenacia ed, inoltre, ringraziamo tutti coloro che ci hanno accompagnato e sostenuto in questa aspra battaglia che abbiamo definitivamente vinto".

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