NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Intimidazione a Consigliere regionale Bova, solidarietà e commenti

     

     

    Intimidazione a Consigliere regionale Bova, solidarietà e commenti

    04 apr 15 "Benvenuti nel Paese della legalità". Lo ha detto il consigliere regionale dei Democratici progressisti, Arturo Bova, già sindaco, prendendo la parola nella piazza di Amaroni gremita di persone, in occasione della manifestazione di solidarietà promossa dai Giovani democratici all'indomani dell'intimidazione nei confronti dell'esponente politico al quale sono state incendiate due auto nel giardino di casa. "In questi anni - ha aggiunto Bova attorniato da un gruppo di giovanissimi - ho solo formalizzato lo spirito della comunità. Oggi più che mai barra dritta e avanti tutta. Ho ricevuto tante telefonate di sostegno che mi hanno dato la forza di andare avanti". Bova, poi, ha espresso preoccupazione per la propria famiglia aggiungendo comunque che "si va avanti. La strada è lunga, ma la battaglia la vinciamo noi. Sono sicuro ce la faremo insieme. Ho fiducia nelle forze dell'ordine e sono convinto li prenderanno". Per il consigliere regionale dei Democratici progressisti "il voler portare la direzione regionale Pd ad Amaroni, domenica 12 aprile non è solo un fatto di facciata. Grazie a don Antonio Scicchitano e don Mimmo Battaglia, grazie ai giovani democratici che ti fanno sentire la freschezza degli ideali e non solo il puzzo della mafia. Di quanti sono contro di chi agisce nel buio, non come noi che siamo nelle piazze. Questo è il volto vero della Calabria". All'iniziativa sono intervenuti tanti sindaci della zona con fascia tricolore, il vicepresidente della Giunta regionale Vincenzo Ciconte, il capogruppo dei Democratici progressisti, Giuseppe Giudiceandrea, il vice segretario vicario del Pd provinciale di Catanzaro Michele Drosi, rappresentanti delle associazioni Libera e Avviso pubblico e tanti cittadini. Molti gli striscioni, tra i tanti "#stoconarturo" o "Barra dritta 10, 100, 1000 Arturo Bova" o, ancora, "Cento passi con Gd Calabria" e "Potete bruciare le nostre macchine ma non fermerete mai il nostro entusiasmo" sulle pareti delle abitazioni, e le bandiere del Pd.

    "Profondo sdegno e preoccupazione per l'inquietante gesto di cui è rimasto vittima il consigliere regionale Arturo Bova". E' quanto afferma Giuseppe Galati, deputato e vicecoordinatore di Forza Italia in Calabria, in merito all'incendio delle autovetture dell'ex sindaco di Amaroni e di sua moglie. "La drammaticità di tali gesti - aggiunge - rappresentano un duro colpo alla vita democratica delle istituzioni e una ferita per tutta la comunità calabrese. Non è possibile piegarsi di fronte a tali deprecabili episodi: occorre una dura presa di posizione per emarginare questi fenomeni malavitosi e combatterli attraverso azioni repressive. Esprimo la mia vicinanza e solidarietà ad Arturo Bova e l'esigenza di rafforzare la sicurezza e la legalità su tutto il territorio calabrese".

    "La scia di attentati ad amministratori e rappresentanti delle istituzioni in Calabria ha raggiunto un livello assai preoccupante. Arturo Bova, neo-consigliere regionale e già sindaco di Amaroni, è stato vittima di un vile e violento atto intimidatorio che ha turbato la serenità della sua famiglia e della bella comunità del catanzarese". Lo afferma, in una nota, Andrea Cozzolino, vice presidente della Commissione sviluppo regionale al Parlamento europeo. "Arturo, conoscendolo - prosegue - non si farà certo intimorire da quanto è accaduto, ma ciò non basta. È improcrastinabile un intervento serio ed efficace dello Stato in Calabria e nel Mezzogiorno, unitamente ad una corale mobilitazione delle forze sane di questa straordinaria regione, che sta vivendo una vigorosa stagione di rinnovamento con l'azione incisiva e trasparente del nuovo governo regionale. Ad Arturo esprimo la più convinta e fraterna solidarietà e il sostegno incondizionato dell'Istituzione europea che mi onoro di rappresentare, per emarginare e sconfiggere tali fenomeni e scrivere insieme pagine di progresso economico e civile".

    La segreteria regionale della Cgil Calabria, è scritto in una nota, "è solidale e vicina all'onorevole Arturo Bova, oggetto di un vile attentato intimidatorio, e a tutta la sua famiglia. Chiediamo alle autorità dello Stato di predisporre tutte le misure necessarie alla sicurezza del consigliere e della sua famiglia e a garantirgli il libero esercizio della sua attività politica. Come sempre queste intimidazioni vanno fermamente respinte, e i responsabili assicurati alla giustizia".

    Il capogruppo del Pd al Consiglio Comunale di Reggio Calabria, responsabile nazionale Legalità dei giovani democratici, Antonino Castorina, in una nota, "esprime solidarietà per l'attentato subito la notte scorsa ad Amaroni, dal consigliere regionale della Calabria e avvocato penalista, Arturo Bova". "Il gesto ignobile che ha sconvolto tutta la comunità e non solo Bova e la sua famiglia - prosegue - è ancora più sentito per le importanti battaglie in difesa della legalità sostenute dal consigliere regionale sin dal suo primo insediamento e negli anni del suo mandato da Sindaco di Amaroni. Arturo Bova, proseguendo nella lotta a favore della legatità e della trasparenza in Calabria avrà tutto il nostro sostegno e la piena solidarietà - augurando che da questo attentato si possa trarre maggiore vitalità e motivazioni per andare avanti,insieme per una Calabria diversa".

    Il sindaco di Amato Saverio Ruga, il Consiglio comunale e la comunità amatese intera, "esprimono il proprio sdegno e la propria indignazione per il vile atto intimidatorio subito la scorsa notte dall'on. Arturo Bova. Siamo sicuri che le intimidazioni non fermeranno la passione civile e la sensibilità politica dell'on. Bova".

    "Spregevole e oltraggioso". Così il Presidente dell'Associazione "La Calabria in Cammino" Carmelo Cosentino, definisce l'attentato subito da Arturo Bova. "Spregevole - prosegue - per le modalità e le tecniche messe in atto che vanno a colpire non solo l'amico Bova ma anche i suoi affetti più cari, la famiglia. Oltraggioso perché colpisce non solo il politico, fortemente impegnato, prima come sindaco del Comune di Amaroni, oggi dai banchi del consiglio regionale in campagne a difesa e tutela della legalità ma anche il professionista, un rappresentante di un intero territorio, un'intera popolazione che oggi si sente minacciata nell'immagine e nella sua economia. La nostra associazione, esprime vicinanza e solidarietà nei confronti di Arturo Bova per il vile gesto messo a segno nei suoi confronti, invitandolo a continuare con maggiore impegno nella sua azione politica. Rivolge altresì al Prefetto di Catanzaro, nel caso in cui non lo avesse già programmato, di riunire il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza al fine di valutare, attraverso una analisi dei fatti, l'eventualità di un maggior controllo del territorio per restituire serenità non solo alla famiglia Bova ma anche alla comunità amaronese. La nostra Associazione terrà sempre alta l'attenzione nel condannare ogni forma di violenza ed invita tutti gli amministratori e cittadini a non lasciarsi intimidire ed a proseguire con sempre maggiore passione e dedizione il loro quotidiano impegno a difesa della libertà e della democrazia".

    La presidente di Legacoop Calabria, Angela Robbe, la presidenza e tutti i cooperatori "esprimono piena solidarietà a Arturo Bova. Atti intimidatori come quello ai danni di Bova sono gravissimi, poiché mostrano un preoccupante crescendo di violenza che si spinge fino a colpire figure istituzionali. Questi attacchi certo non rendono più facile alla Calabria l'emancipazione da vecchi retaggi e indeboliscono gli sforzi di quanti nel proprio ruolo, nelle proprie attività e nella propria vita quotidiana cercano di dare un contributo alla crescita sociale e civile della nostra regione. Conosciamo l'impegno del consigliere Bova e la passione civile che lo contraddistingue, sappiamo che nessun atto potrà ridurne la portata e ci auguriamo che proprio atti come questi facciano crescere lo sdegno collettivo fino a diventare forza di cambiamento e perciò crediamo di dover ribadire anche pubblicamente la solidarietà verso quanti sono oggetto di aggressioni di tal genere. Legacoop Calabria esprime piena fiducia nel lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura, nella speranza che presto possano fare luce sui fatti, individuando coloro che si sono resi responsabili di tali azioni, riaffermando con ciò il valore positivo della giustizia e della democrazia".

    "Esprimo la mia personale solidarietà, quella del Sindaco Roberto Vizzari, e di tutto il Consiglio Comunale al Consigliere Regionale della Calabria, Arturo Bova, vittima di un vile gesto intimidatorio". Lo afferma il Presidente del Consiglio Comunale di San Roberto, Giuseppe Porpiglia. "Augurandomi che le forze dell'ordine e la Magistratura facciano al più presto luce sull'accaduto - prosegue - lo invito a continuare con sempre maggiore determinazione nel suo percorso da Amministratore, che prima da Sindaco e poi da Consigliere Regionale, lo ha visto in prima fila per la difesa della legalità. In un momento storico come quello attuale poi, è necessario che tutte le istituzioni e la società civile siano vicine agli Amministratori locali, troppo spesso, purtroppo, vittime di intimidazioni".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore