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    Banca popolare province calabre diventa s.p.a.

     

     

    Banca popolare province calabre diventa s.p.a.

    24 mag 14 La "Banca popolare delle province calabre" diventerà "Banca delle province calabre spa" in modo da permettere l'ingresso del capitale di Fincalabra, la finanziaria della Regione Calabria. A dare la notizia è stato il presidente del Cda della Banca, Sergio Giordano, in occasione dell'assemblea dei soci. "Le nuove regole - ha spiegato Giordano - impongono alle banche piccole di crescere, e hanno imposto anche a noi di puntare a un patrimonio di vigilanza più ampio. Per noi si trattava in ogni caso di una scelta dovuta, perché puntavamo a tutto il mercato regionale. La scelta protende verso Fincalabra, la finanziaria della Regione Calabria, il cui intervento nel capitale sociale della banca ci proietterà verso quello sviluppo che trovava un limite nel nostro patrimonio. Dopo l'entrata di Fincalabra la Banca è proiettata a diventare la banca del territorio dei calabresi". "Per rendere effettivo l'accordo - ha sostenuto ancora Giordano - è necessaria la trasformazione in società per azioni che non snaturerà la mission della banca. Per consentire tale operazione sarà chiesta l'autorizzazione a Banca d'Italia e ciò consentirà l'intervento di capitali non soltanto di Fincalabra, ma anche di altri imprenditori attenti ai loro investimenti e disponibili a un interessenza con la nostra banca. Le banche popolari hanno il limite di partecipazione all'uno per cento del capitale sociale, mentre dopo la trasformazione in spa sarà possibile aprirsi a partecipazioni molto più consistenti. Senza intaccare il ruolo di ciascuno dei 1900 soci, che rimane centrale, e che sarà contemperato dalla formazione degli organi sociali secondo un processo di integrazione tra vecchia e nuova compagine sociale". "Quanto al ruolo e al 'peso' di Fincalabra - ha proseguito Giordano - la finanziaria della Regione non entrerà direttamente nella gestione della banca, limitandosi a un ruolo di indirizzo e controllo. Il ruolo di Fincalabra sarà di indirizzo e controllo sulla gestione della banca, che rimarrà deputata alla parte privata, ovviamente Fincalabra, integrata negli organi gestori e di controllo sia nel consiglio di amministrazione che nel collegio sindacale, darà il suo indirizzo con i consiglieri indipendenti. Al via libero definitivo, che la Regione sta per deliberare, così come hanno assicurato il vicepresidente di Fincalabra Antonio Idone e il sottosegretario regionale Alberto Sarra, manca solo il placet di Bankitalia". "La Banca d'Italia - ha concluso - ci ha sempre seguito e stimolato alla risoluzione del nostro problema, che era quello di una patrimonializzazione risicata, oggi non ci sono più dubbi sull'importanza di questo progetto, sull'opportunità di sviluppo sul territorio. Non si tratta soltanto di salvaguardare la posizione dei soci della banca popolare, ma di dar forza e contribuire a risolvere il problema di tante imprese sul territorio, lo potremo fare grazie a una sinergia non solo economico-patrimoniale ma anche grazie alla sinergia produttiva di idee da parte di Fincalabra. Una soluzione che Banca d'Italia non potrà che salutare con molto favore".

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