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    Colpita a Bologna la cosca Acri di Rossano, 17 indagati, sequestri

     

     

    Colpita a Bologna la cosca Acri di Rossano, 17 indagati, sequestri

    14 mag 14 I carabinieri del Ros stanno eseguendo nelle province di Bologna, Roma e Olbia-Tempio un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, un decreto di sequestro preventivo di beni e perquisizioni domiciliari a carico di 17 indagati per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione di materiale esplodente e armi, favoreggiamento personale e altri reati, aggravati dalle finalità mafiose. Al centro delle indagini un'organizzazione criminale di origine calabrese che opera a Bologna. I provvedimenti dell'operazione, denominata 'Gangale', sono stati disposti dal Gip del Tribunale di Bologna e dalla locale Dda. Al centro delle indagini del Reparto operativo speciale ci sarebbe un'organizzazione collegata alla 'ndrina di Rossano Calabro (Cosenza). Una cosca capeggiata da Nicola Acri, già latitante, catturato a Bologna nel novembre 2010 insieme ad altri quattro favoreggiatori trovati in possesso di quattro kg di esplosivo, cinque pistole con matricola abrasa e munizioni.

    Stroncato narcotraffico e commercio armi. Due filoni di narcotraffico sono stati individuati dai carabinieri del Ros grazie all'inchiesta coordinata dalla Dda di Bologna che vede 17 indagati (due arresti e un divieto di dimora a Bologna) e un sequestro di 600 mila euro di beni per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione di materiale esplodente e armi, favoreggiamento personale e altri reati, aggravati dalle finalità mafiose. Indagini avviate dopo l'arresto di Nicola Acri - a capo di un 'ndrina della provincia di Catanzaro, fermato da latitante nel novembre 2010 - e che si sono concentrate su Roberto Ammirato, arrestato insieme ad Acri e poi scarcerato, ora tornato in carcere con nuove accuse su ordine del gip di Bologna. Uno dei due filoni del narcotraffico è sull'asse internazionale Spagna-Italia, che, secondo gli inquirenti, gli indagati volevano ricostruire: era infatti utilizzato direttamente da Acri attraverso un suo referente, in carcere dal luglio 2011, il latitante Maurizio Ragno, pregiudicato già condannato nel 2005 dal Tribunale di Bologna ad un cumulo pene di 35 anni. Il secondo filone, sulla direttrice Emilia-Romagna e Calabria, gestito dal gruppo criminale capeggiato dagli arrestati Roberto Ammirato e dal nipote Antonio Ammirato (gestori di un bar a Bologna nel quale veniva stoccato il narcotraffico da destinare, poi, alle piazze di spaccio del capoluogo emiliano attraverso una fitta rete di spacciatori). Un'operazione, quella dei carabinieri del Ros coordinata dal pm Enrico Cieri, che ha permesso di individuare la presenza a Bologna di diversi soggetti ritenuti organici alla 'ndrina e di stroncare il canale utilizzato dall'organizzazione per l'approvvigionamento clandestino di armi ed esplosivo, proveniente dalla Slovacchia.

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