NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Latitante scovato a Guardavalle, si nascondeva in stanza segreta

     

    Latitante scovato a Guardavalle, si nascondeva in stanza segreta

    09 mag 14 Un latitante di 'ndrangheta, Domenico Origlia, di 53 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Guardavalle. Il ricercato si nascondeva in una stanza segreta realizzata all'interno della sua villa. L'abitazione era dotata anche di un sofisticato sistema di videosorveglianza. Origlia, ritenuto esponente della cosca dei Gallace-Gallelli, era ricercato dal luglio scorso perché sfuggito all'arresto nell'ambito dell'operazione denominata "Itaca". All'operazione per l'arresto del latitante hanno partecipato i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Catanzaro, i militari dello squadrone eliportato Cacciatori di Calabria e della Compagnia di Soverato. Origlia è destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione. Nel corso dell'operazione che ha portato all'arresto di Origlia i carabinieri hanno trovato nella sua villa numerose stanze segrete con all'interno generi vari di prima necessità. L'uomo, nel momento dell'irruzione dei carabinieri, non ha opposto resistenza ed è stato portato nel carcere di Catanzaro.

    Nel covo immagini sacre e rosario. Generi di prima necessità ma anche un rosario e decine di immagini sacre sono stati trovati nel covo in cui si nascondeva Domenico Origlia, il latitante di 'ndrangheta arrestato dai carabinieri a Guardavalle. Origlia aveva realizzato un nascondiglio all'interno di un armadio a muro. Per entrare nel covo bisognava azionare una mensola dell'armadio attraverso la quale si apriva una porta. I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Catanzaro, dello squadrone Cacciatori di Calabria e della Compagnia di Soverato da mesi controllavano i familiari di Origlia. Dagli accertamenti era emerso che l'abitazione del latitante aveva un sofisticato sistema di videosorveglianza. I familiari, poi, continuavano a ritirare i farmaci utilizzati dal latitante. L'abitazione, inoltre, non veniva mai lasciata da sola e dentro la struttura c'era sempre uno dei familiari del latitante. Tutti questi particolari hanno insospettito gli investigatori, che stamane hanno deciso di fare irruzione nello stabile dove hanno scoperto il covo ed arrestato il latitante. I vicini di casa, dopo l'arresto, hanno anche insultato i carabinieri che stavano portando via Origlia. Dagli accertamenti è emerso che l'uomo, dal luglio dello scorso anno, non era più uscito dall'abitazione dove ha trascorso la latitanza. I particolari dell'operazione sono stati resi noti, nel corso di una conferenza stampa, dal comandante del Reparto operativo di Catanzaro, maggiore Carlo Caci, e dal comandante della Compagnia di Soverato, capitano Saverio Sica.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore