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    Arresto Scaloja: oggi pomeriggio l'interrogatorio

    Matacena con signora

     

    Arresto Scaloja: oggi pomeriggio l'interrogatorio. In intercettazioni consigli e impegni

    09 mag 14 Sarà interrogato oggi alle 16.30 nel carcere di Regina Coeli l'ex ministro Claudio Scajola, arrestato su ordine della magistratura di Reggio Calabria con l'accusa di aver favorito la latitanza dell'ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena. L'interrogatorio di garanzia di Scajola sarà condotto dal Gip del Tribunale di Roma.

    Notte tranquilla a Regina Coeli. Ha passato una notte tranquilla - da quanto si apprende - ha dormito, mangiato e ha visto il suo avvocato, Claudio Scajola, da ieri a Regina Coeli. L'ex ministro è detenuto nella quinta sezione, area aperta da poco, nella quale ci sono altre 40 persone e dove è applicata la cosiddetta vigilanza dinamica: le porte delle celle durante il giorno sono aperte e il controllo da parte degli agenti non è costante. I detenuti ristretti in queste sezioni sono ritenuti a bassa pericolosità.

    Gip: Scaloja in pole position per Matacena. L'ex ministro Claudio Scajola era in "pole position" nell'impegno per "individuare uno Stato estero che evitasse per quanto possibile l'estradizione di Amedeo Matacena o la rendesse quanto meno molto difficile e laboriosa". A rilevarlo è il giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria, Olga Tarzia, nell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Scajola e di altre sette persone. Da una serie di intercettazioni telefoniche il giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria desume che Scajola ha individuato il "Libano, impegnandosi con personaggi esteri di rango istituzionale per ottenere tale appoggio per tramite di importanti amicizie (Vincenzo Speziali)". "Si legge - prosegue il giudice - nell'informativa della Direzione Investigativa Antimafia che la necessità del Matacena di trasferirsi dal territorio degli Emirati Arabi era generata dal timore che il 20 febbraio 2014, fosse emessa la sentenza nel procedimento pendente a Dubai, cui sarebbe potuta conseguire l'espulsione da quel paese, con il rischio di essere tratto in arresto e trasferito in Italia per scontare la pena".

    Contatti con Ministro in Libano. Scajola riferì a Chiara Rizzo di avere contatti con un "ministro in carica in quello Stato (Libano)". Il riferimento, riportato nell'ordinanza del giudice di Reggio Calabria, è contenuto in una conversazione tra Scajola e Rizzo del 19 ottobre 2013 alle ore 17,07. "Ritornando nuovamente - scrive il giudice - al programmato spostamento in Libano di Matacena, lo Scajola, nel corso di una conversazione captata il giorno 19 ottobre 2013, fa comprendere a Rizzo che il suo contatto, in quello Stato, è un Ministro in carica". Nel riassunto della conversazione, dove l'ex ministro chiama Rizzo, è riportato che "Scajola chiama Rizzo che gli dice che non ha novità e si trova Nizza con Cecilia. Chiara dice che non ha nessuna novità per quel fatto e Scajola le risponde come segue, ' ... per laggiù credo di fare ... di dire delle cose interessanti, che ti dirò lunedì perchè mi ha chiamato di nuovo oggi ... perchè quello lì è un mio ex collega Ministro di là, punto!'". "Chiara commenta - conclude il riassunto della conversazione - che è una cosa buona, e Scajola ripete che poi gli dirà e le augura una buona giornata, si vedranno lunedì per accompagnare lei e la figlia come già accordato in precedenza".

    Scaloja indicato come "mamma". Erano costanti i contatti tra Claudio Scajola e la moglie di Matacena, Chiara Rizzo. A rilevarlo è il Gip di Reggio Calabria, Olga Tarzia, nell'ordinanza di custodia cautelare per Scajola ed altre 7 persone. "Il contatto tra Rizzo e Scajola è costante - afferma il giudice - registrandosi una interruzione dal 9 al 16 agosto, periodo in cui la Rizzo si reca in vacanza, per riprendere subito dopo con l'interesse di sempre per Matacena di cui si parla in modo mascherato (C. La mamma, è tranquillo?)".

    Uso improprio della scorta, (intecettazione). Ci sono anche casi di un "uso improprio" della scorta nelle intercettazioni telefoniche riportate nell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'ex ministro Claudio Scajola. Il giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria, Olga Tarzia, riferendosi ad una telefonata avvenuta il 15 gennaio del 2014 tra Scajola e la sua segretaria, annota che "lo Scajola è nuovamente al telefono con Roberta Sacco: nel corso di questa conversazione emerge con maggiore spregiudicatezza l'uso improprio del personale di scorta, tanto che Claudio Scajola si spinge a dare disposizioni che la scorta si rechi in territorio estero senza '… gli attrezzi …'; al termine della telefonata, la Sacco informa il politico anche del contatto avuto precedentemente con Michele, un sovrintendente capo della polizia, in servizio presso l'Ispettorato Ps - Palazzo Viminale Sezione Operativa Interna". Il testo della conversazione tra Roberta Sacco (R) e Michele (M), il sovrintendente capo della polizia di Stato, in servizio presso l'Ispettorato PS - Palazzo Viminale Sezione Operativa Interna, secondo il giudice, non "necessita di particolari commenti".
    M =Pronto?
    R =Ciao Michele, sono Roberta da Imperia, come stai?
    M =Oh, sono contento, che piacere sentirti Roberta, ciao.
    R =Ciao, che dici?
    M =Dimmi tutto.
    R =Io, guarda, quando ti chiamo sai che ti devo rompere le scatole, eh!
    M =(ride)
    R =No, scherzo ... mi chiede una cosa, se tu riesci, però in maniera riservata, senza alzar polvere ...
    M =Si.
    R =... solo se si riesce ... lui ha una targa di un'auto ...
    M =Si.
    R =Che però è targata Montecarlo ... tu riesci a sapere a chi è intestata?
    M =Eeee, ci proviamo, eh!
    R =Uh! Grazie.
    M =E allora ... adesso il problema è che non sono in ufficio, eh!
    R =Ti richiamo?
    M =No, no, devo solo trovare un punto di appoggio e trovare un pezzettino di carta ... okay, ci ho un fazzolettino ... non lo so se sarà fattibile, proviamo
    R =Okay ... si, infatti mi ha detto, senza sollevare polvere ma ...
    M =Solo l'intestatario? ... solo l'intestatario dici?
    R =Si, sapere a chi è intestata ed eventualmente sapere se è la prima immatricolazione ... cioè, sapere se era di qualcuno prima o se è nuova!
    M =Si, dimmi tutto.
    R =Allora, Napoli ... N di Napoli ...
    M =Si.
    R =... 672 ...
    M =Si.
    R =... basta ... e poi c'è MC, Montecarlo ...
    M =Ho capito.
    R =... che però non so se fa parte della targa o basta N672 ... questo, è targata MONTECARLO.
    M =Si ... che tipo di macchina è me lo dai?
    R =E' una Porsche Cayenne.
    M =Ah, ho capito, non mi devi dire più niente!
    R =Va bene (ride).
    M =Si, ciao.
    R =Ciao Michele.
    M =Ti faccio sapere.
    R =Grazie, sei un angelo.
    M =Ciao.
    R =Ciao, ciao, ciao.

    Segretaria di Scaloja consigliava moglie di Matacena (intercettazione). Roberta Sacco, la segretaria di Claudio Scajola, era "perfettamente a conoscenza degli affari comuni" tra Scajola e la moglie di Matacena, Chiara Rizzo, e spesso era chiamata a "supportare con consigli appropriati la Rizzo". A scriverlo è il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria, Olga Tarzia, in un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Scajola e di altre sette persone. In una conversazione telefonica del 2 agosto 2013 alle ore 17.35 la moglie di Amedeo Matacena, Rizzo Chiara (C), chiama la segretaria di Scajola, Roberta Sacco (R).
    C = Pronto?
    R = Ciao, scusami, sono Roberta ... ciao.
    C = No, per niente.
    R = Posso dirti una cosa?
    C = Sono a Saint Tropez!
    R = Ma dai, che bello! Che giornata meravigliosa, allora! Ti disturbo perchè lui (Claudio SCAJOLA, ndr.) mi ha chiamato adesso, allora, l'appuntamento, quello delle 10,30 è saltato ...
    C = Ah, e perchè?
    R = ... ha detto che poi ti spiegherà lui ... non me lo ha detto, mi ha detto che poi ti spiegherà, però mi chiede questo ... mi ha detto già di concordare io e te poi, semmai, lui ti chiama ... se tu puoi lui ti telefona, però già di concordare ... lui pensava, se tu andavi comunque a portare la macchina, che io ti venivo a prendere e venivi a mangiare qua.
    C = Si.
    R = Però, a questo punto, ha detto, fate voi una ipotesi che se a lei va bene ... perchè io dicevo ... lui voleva ... di non scendere con la macchina a seconda ... se vengo io, ma non... tu in scooter no? (ride)
    C = Eh, se vuoi si!
    R = Ma tu ce la f...
    C = Ce la faccio, certo! No, no ...
    R = Ma se no lui porta giù la sua macchina, è un casino...
    C = No, no, no, non vale la pena, infatti ...

    L'argomento riservato. Risalgono al 2 agosto del 2013 i primi impegni diretti dell'ex ministro Claudio Scajola in favore di Amedeo Matacena. In un conversazione telefonica tra l'ex ministro e la moglie di Matacena, Chiara Rizzo, si discute di un "argomento riservato" riguardante, secondo il giudice per le indagini preliminari, l'impegno del politico in favore di Amedeo Matacena. Il 2 agosto del 2013 alle ore 18,19 la moglie di Amedeo Matacena, Chiara Rizzo (C) chiama Claudio Scajola (S).
    C = Pronto? No, no, no, pronto?
    S = Ecco, si, allora si, ti sento ... allora, su quella cosa lì ti devo parlare a voce, non è opportuno ...
    C = Ma non si può fare, giusto? Okay!
    S = No, ho verificato, si può fare ma non ti voglio far rischiare, poi ti spiego ... (il giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria annota che 'compaiono i primi riferimenti al suo impegno diretto a favore del Matacena', ndr)
    C = Non va bene per me, okay!
    S = Capito? Ci ho lavorato due giorni ... due giorni ...
    C = E allora dove la faccio? Perchè io poi non la posso fare più, eh!?
    S = Dopo?
    C = Poi torno il 25 e non lo posso fare più.
    S = Appunto ... allora sto pensando a quello lì, ne abbiamo parlato proprio di queste cose ...
    C = A Nizza? ... breve interruzione di linea ... e a chi? Ma quello non capisce niente del tuo appalto!
    S = Non ho capito.
    C = Ma chi? Quel signore lì? Che ne capisce?
    S = Si, ma lui mi aveva detto che ... io lo vorrei verificare
    C = Va bè, allora verificalo tu.
    S = Io ho detto ... ammesso che riesce ...
    C = Però perdi tempo perchè nessuno al mondo che li può prendere se non ha ...
    La conversazione tra i due prosegue ma ad un certo punto Scajola afferma che "io sto lavorando su questo infatti, per quello volevo chiamarti, perchè ... questo è venuto da me, poi, oggi ... va bè, poi ti parlerò a voce".
    C = Forse era meglio che lo facevamo mercoledì, lo vedi? ... Vedi, mannaggia ...
    S = Cosa vuoi che ti dica ... io, delle altre normative, forse era meglio farlo subito ... poi ti spiegherò tutto. (Il giudice per le indagini preliminari annota che "appare evidente che sia direttamente impegnato nell'opera diretta a rinnovare il visto a favore del Matacena, per garantirne la sua permanenza nelle Seychelles", ndr).

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