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    Procuratore Bombardieri lancia allarme "DDA Catanzaro sotto organico"

     

     

    Procuratore Bombardieri lancia allarme "DDA Catanzaro sotto organico"

    20 lug 14 "Catanzaro ha un distretto giudiziario che conta sette tribunali che coprono i 2/3 della Calabria. Esso prevede un organico di soli 7 magistrati, attualmente addirittura 5, e quindi non sufficienti anche a far fronte alle semplici udienze. E' questo il problema più grave attualmente". Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Giovanni Bombardieri intervenendo, ieri sera, a Lamezia Terme, ad un dibattito promosso dal Movimento "Ammazzateci tutti" e dalla Fondazione "Antonino Scopelliti", in occasione della strage di via D'Amelio e nel corso del quale, dopo un ricordo delle giornate del luglio 1992, l'attenzione si è spostata sui temi più territoriali. Sul tema sollevato da Bombardieri, è scritto in una nota, l'on. Rosanna Scopelliti, componente della Commissione parlamentare antimafia e figlia del giudice Antonino Scopelliti, magistrato calabrese ucciso dalla mafia nell'agosto del 1991, ha detto di avere "già interessato in seduta la commissione al riguardo. Da parte mia vi è il massimo sostegno alla causa del buon funzionamento delle procure antimafia, e sono io la prima ad attendere, insieme ai magistrati che vi operano, risposte concrete a riguardo. E' necessario che vi sia un provvedimento d'urgenza di fronte alla criticità della situazione di Catanzaro". "Ci faremo portavoce ad ogni livello - ha detto Aldo Pecora, presidente di 'Ammazzateci tutti e moderatore del dibattito - di questa istanza. Perché se è vero che in Calabria, dal dopo omicidio Fortugno, c'è stata molta più attenzione da parte dello Stato, è innegabile che vi sia bisogno di una azione ancora più incisiva se vi è la volontà di fronteggiare con le dovute forze la 'ndrangheta". "Anche i Sindaci e tutti i politici - ha detto il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza - hanno serie responsabilità e devono rispondere delle loro azioni e delle loro mancanze a riguardo. Il Governo deve realizzare provvedimenti immediati ad un problema così importante". Durante il dibattito, prosegue la nota, è stata fatta anche l'analisi di termini giornalistici quali "sindaco antimafia". La senatrice. Doris Lo Moro, presidente della commissione parlamentare sulle intimidazione agli amministratori pubblici, ha sottolineato l'atteggiamento "opaco" verso il termine: "anziché parlare di definizioni, preferisco essere inflessibile nei comportamenti". Sull'opera sul territorio delle forze dell'ordine, il dirigente del Commissariato di Lamezia della Polizia di Stato ha sostenuto che "le forze dell'ordine devono intervenire con atti concreti, anche in un territorio come il nostro in cui la mafia è un problema culturale e dove i mafiosi diventano miti". Il tenente della guardia di finanza Paolo Sini ha rilevato che "l'aria sta cambiando in meglio, la gente dimostra di avere sete di legalità, di conseguenza il compito delle forze dell'ordine è dare fiducia con il proprio operato alla società civile".

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