NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Giudice reintegra giornalista licenziata

     

     

    Giudice reintegra giornalista licenziata

    18 lug 14 "L'arroganza del licenziamento, con la scusa del matrimonio ma di fatto come ritorsione per l'avvenuta elezione a fiduciaria sindacale di una giornalista televisiva di una emittente calabrese, Esperia Tv (denunciata con forza dal Sindacato dei giornalisti calabresi) è a tutti gli effetti un atto di illegittimità grave, di ingiustizia sanzionata da un tribunale della Repubblica". E' quanto si legge in una nota della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. "L'incredibile vicenda che, il 13 aprile dello scorso anno aveva avuto come vittima la collega Rosanna Caccavo, licenziata in tronco con l'incredibile giustificazione sopra citate - prosegue la nota - si è chiusa con il pieno reintegro della collega e la condanna dell'azienda a risarcimento anche dei danni e al pagamento di stipendi e oneri sociali arretrati. Il Tribunale di Crotone ha pesantemente sanzionato il comportamento dell'amministratore unico dell'emittente Esperia Tv, Fabiola Marrelli, nipote del presidente del Gruppo nonché socio di maggioranza dell'azienda, Massimo Marrelli. E' stata riconosciuta la nullità piena del licenziamento per quelle incredibili motivazioni che il Sindacato dei giornalisti calabresi aveva impugnato assistendo con il proprio avvocato, Maria Grazia Mammì, la collega Caccavo". "E' davvero incredibile che nel XXI secolo - osserva il segretario della Fnsi, Franco Siddi - ci siano comportamenti come quelli assurdi di violenza civile senza pari adottati contro la Caccavo da Esperia Tv. L'atto di giustizia compiuto dalla magistratura evidenzia quanto gravi e pericolose siano le pratiche di gestione di settori dell'informazione fuori dalle regole della civiltà del lavoro e della stessa legalità costituzionale. La sentenza valga, dunque, come monito per quegli imprenditori arroganti che pensano di poter disporre a proprio piacimento dell'informazione e della dignità di chi è chiamato ad assicurarla con lealtà ai cittadini. Per noi continua sul piano culturale e concreto la lotta senza quartiere agli abusi e alle discriminazioni nel lavoro". Dal canto suo il segretario del Sindacato dei giornalisti calabresi, Carlo Parisi, vicesegretario Fnsi, ribadisce con fermezza la linea e il sostegno del Sindacato ai colleghi minacciati da atti di ingiustizia di questo tipo: "La decisione del Tribunale di Crotone - afferma - rende giustizia a una giornalista seria e preparata, brutalmente messa alla porta da una azienda che, avendo mal digerito la sua elezione a fiduciario di redazione, credeva, forse, di poter gestire la vita e la dignità delle persone con i metodi usati nelle piantagioni di cotone. Ciò è inammissibile e fenomeni di questo tipo continueremo a combatterli con ogni mezzo a disposizione del Sindacato che non arretra di fronte a queste violenze. La difesa dei giornalisti veri è e resta un punto di impegno e lotta civile a tutela dei colleghi e della libertà dell'informazione".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore