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    A Tabularasa si parla di turismo

     

     

    A Tabularasa si parla di turismo

    11 lug 14 "Quale turismo?". E' intorno a questo interrogativo che ha preso corpo il quarto appuntamento di Tabularasa 2014. Un dibattito sulle nuove frontiere e sui tanti nodi ancora irrisolti che riguardano uno dei settori strategici per il rilancio del Mezzogiorno, che ha coinvolto a Reggio Calabria, oltre che i due ideatori della rassegna Giusva Branca e Raffaele Mortelliti, anche il presidente del Touring Club di Milano, Franco Iseppi, e la giornalista di Sky Tg24 Manuela Iatì. Iseppi ha voluto aprire offrendo subito la cifra economica e sociale di un'associazione come il Touring Club che quest'anno compie 120 anni. "La nostra - ha detto Iseppi - è una realtà che da sempre viene percepita come una vera e propria istituzione. Ciò che noi facciamo viaggia essenzialmente su due asset. Il primo riguarda la conoscenza che storicamente ci vede impegnati nella produzione di guide e pubblicazioni. Il secondo invece ci vede nelle vesti di 'civil servant' attraverso un rete di circa duemila volontari che lavorano per valorizzare i beni culturali. O, ancora, attraverso iniziative come 'Bandiere arancioni', di cui da oggi entrerà a far parte anche il Parco Nazionale dell'Aspromonte, dopo Civita e Morano, che propone ai vari comuni interessati l'avvio di un processo serio e rigoroso di riqualificazione dei servizi". La realtà calabrese tuttavia racconta ben altro. A ricordarlo è stata la giornalista Iatì che al riguardo ha anche suggerito di "ripartire dai singoli cittadini e dalle piccole cose, come ultima speranza per un contesto segnato dal totale fallimento istituzionale e economico". Evidente dunque la grave carenza dei servizi base nel sistema turistico calabrese che, secondo Iseppi, "in queste condizioni non ha alcuna possibilità, i numeri parlano chiaro. Dei 380 milioni di visitatori che vanta l'Italia nemmeno il 20 per cento viene al Sud e solo il 13 per cento degli stranieri visita il Mezzogiorno. Stranieri che lasciano circa 33 miliardi ogni anno in Italia e di questi solo quattro vanno al Sud contro i 3,8 della sola Firenze o i 5,8 del Lazio". Il perché di questo scenario allarmante è presto spiegato. "Il turismo - ha evidenziato il presidente del Touring Club - è un prodotto che funziona solo quando c'è un rapporto virtuoso tra tutti gli attori del sistema. In Calabria non mancano le iniziative ma una visione strategica. Lo stesso concetto di accoglienza va ricollegato allo scambio di valori, non va confuso con l'ospitalità. Esiste una via italiana al turismo che in futuro sarà sempre più personale, verde, tecnologico, delle piccole imprese, non omologabile, basato sulle distintività dei territori". Chiusura di serata all'insegna di "Tabularasa Alone" che ha portato sul palco il concerto di G-Fast, originalissimo e unico progetto one man band firmato dal musicista, cantautore e produttore Gianluca Fasteni.

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