Sindaco Papasso "Strategico ammodernare la ss106" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Sindaco Papasso "Strategico ammodernare la ss106"

10 lug 14 Il sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso, interviene nel dibattito sui lavori di ammodernamento del tratto della statale 106 Jonica "Roseto - Sibari", identificati dall'Anas come "Megalotto 3", che si estendono per circa 38 km e interessano Albidona, Amendolara, Cassano, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Trebisacce e Villapiana. Papasso, nell'affermare che si tratta "di una grande opera infrastrutturale strategica per lo sviluppo del territorio dell'Alta Calabria" tiene a far rilevare come "ulteriori meline, che tendono a mettere in discussione la validità del progetto esecutivo dell'intervento, metterebbero in pericolo anche le risorse economiche stanziate, oltre 700 milioni di euro, con il rischio della revoca delle medesime". Il Sindaco di Cassano ribadisce, così come già aveva fatto lunedì scorso in sede di conferenza dei servizi a Roma, la necessità "di spendersi, tutti i soggetti istituzionali interessati, affinché si proceda al totale finanziamento dell'opera, che secondo le stime tecniche, ammonta a 1 milione e 200 mila euro". Papasso, nel ricordare che "Anas, Siri e amministrazioni locali, nel corso dell' incontro di lunedì scorso, hanno definito i criteri obiettivi cui attenersi nella realizzazione del tracciato viario, tenendo in debito conto delle opere compensative da realizzare lungo il percorso", sottolinea che il Comune di Cassano, "non per rincorrere primogeniture, ma per il bene comune delle popolazioni interessate, si spenderà in tutte le sedi deputate per favorire la realizzazione dell'opera in tempi ragionevolmente brevi, consapevole che con la realizzazione del nuovo tracciato si apriranno nuove e più importanti prospettive di sviluppo economico, sociale e culturale". Papasso, nell'evidenziare "la condivisione di vedute con l'amministrazione regionale, e in particolare con l'assessore ai Lavori pubblici Pino Gentile, sulla tesi che sostiene la necessità della realizzazione dell'opera infrastrutturale", conclude sostenendo che "gli interessi generali del territorio non possono essere soccombenti rispetto a quelli particolari".