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    Cosenza premiata tra i Comuni "Ricicloni" da Legambiente

     

    Cosenza premiata tra i Comuni "Ricicloni" da Legambiente

    09 lug 14 Sono stati consegnati questa mattina a Roma nel salone dell'hotel Quirinale i premi della XXI edizione di "Comuni Ricicloni" organizzata da Legambiente nazionale. La città di Cosenza, nell'ambito della partecipata iniziativa, ha ricevuto il riconoscimento "Start up" che è stato ritirato direttamente dal sindaco Mario Occhiuto, accompagnato nella capitale dal presidente del soggetto gestore della raccolta rifiuti sul territorio bruzio, Eugenio Guarascio, e dal presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata. Si tratta di un'attestazione prestigiosa che rappresenta ulteriore motivo di stimolo nel progetto rimodulato e avviato dall'esecutivo Occhiuto, che si sta gradualmente estendendo a tutti i quartieri della città. Questa mattina, dopo l'ondata dei piccoli Comuni italiani chiamati sul palco per la premiazione (Comuni dove, per grandezza e organizzazione, è notoriamente più semplice ottenere risultati di rilievo nella differenziata), i riflettori sono meritoriamente toccati ai Comuni con maggior numero di abitanti come Milano, quindi al Comune di Cosenza, con la menzione speciale del premio Start up assegnata dal Conai nella persona del direttore generale Walter Facciotto. La motivazione del premio da' soddisfazione all'impegno dell'amministrazione comunale: "Il Comune di Cosenza - ha dichiarato Facciotto - ha modificato con successo il sistema di gestione di rifiuti, passando in poco tempo da percentuali quasi nulle al ben il 52% di raccolta differenziata". Come si ricorderà, fra Conai e Comune nel 2013 è nata una collaborazione siglata da un protocollo di intesa grazie al quale il Consorzio ha sostenuto il Comune di Cosenza nella fase di start up del nuovo sistema, nel co-finanziamento della campagna di comunicazione propedeutica all'avvio di questi servizi e nella formazione degli operatori addetti alla raccolta e alle consegne dei kit da distribuire alle famiglie, implementando al contempo un sistema di tracciabilita' dei rifiuti urbani prodotti. Un'attività fruttuosa, su cui si è soffermato nel suo intervento il sindaco Occhiuto, indicando quelli che saranno i futuri obiettivi: "Con il supporto di Conai - ha affermato davanti alla platea gremita - siamo arrivati a quasi il 55% di raccolta differenziata. Ciò significa che una sfida del genere si può vincere anche al Sud, riducendo l'inquinamento nel sottosuolo e apportando benefici alla comunità. È un risultato importante che ci inorgoglisce, soprattutto perché raggiunto in condizioni, spesso, di non funzionalità del sistema, e dunque nonostante i blocchi continui delle discariche in cui smaltire il residuo. Nei prossimi mesi - ha poi concluso Occhiuto - contiamo di sfiorare il 70% di raccolta differenziata. Sento di condividere questo premio con Conai, con il soggetto gestore del Comune e con i nostri cittadini". Al Sindaco sono state così consegnate una targa e una pergamena. La manifestazione si è tramutata in una sorta di festa nella quale trasmettere il messaggio di come la raccolta differenziata si possa fare bene a tutti i livelli. Non sono mancate le riflessioni di FederAmbiente sugli impianti di smaltimento, i video 'coloriti' coi volti delle anziane meridionali orgogliose di dare una mano alla buona pratica urbana del riciclo e l'atmosfera di vanto generale dei 'Comuni Ricicloni' sulle rispettive 'pesate'' differenziate che oggi valgono premi e domani un futuro migliore.

    Sono Veneto e Friuli Venezia Giulia le regioni che riciclano di più ma dietro al nord est cresce il centro sud, mentre tra le metropoli solo Milano arriva al 50% di differenziata. Questi i principali dati del rapporto di Legambiente sui comuni 'Ricicloni' presentati oggi a Roma. In totale sono 1328 i comuni italiani che hanno superato la soglia del 65% di differenziata, e per la prima volta ogni regione, tranne al Val d'Aosta, ha almeno un 'campione'. Ad averne di più è il Veneto, dove i comuni che riciclano sono il 67%, seguito dal Friuli Venezia Giulia con il 50,2 e dalle Marche, la regione migliorata maggiormente rispetto alla scorsa edizione, con il 34,6%. In fondo alla classifica oltre alla Val d'Aosta ci sono la Calabria (1,7%) e la Liguria (1,7) e la puglia (1,9). ''I 300 Comuni 'Rifiuti free', dove cioè la popolazione ricicla più del 90% dei rifiuti - ha affermato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - dimostrano che è possibile trasformare una vergogna in eccellenza nazionale''. Da segnalare la performance di Milano, che l'unica città europea insieme a Vienna sopra il milione di abitanti a superare la soglia del 50%.

    Consegnati oggi a Roma i premi della XXI edizione di “Comuni Ricicloni”: sono 1.328 i campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, il 16 per cento dei comuni d’Italia per un totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno detto addio al cassonetto, pari al 13,7 per cento della popolazione nazionale che oggi ricicla e differenzia i rifiuti alimentando l’industria del riciclo e quindi la Green Economy (150 mila posti di lavoro). Per accedere alle classifiche i comuni devono aver raggiunto l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata. La classifica è poi costruita attraverso un indice di buona gestione dei rifiuti urbani: quest’anno per la prima volta i “primi della classe” sono almeno uno per ogni regione d'Italia, con l'unica eccezione della Valle d'Aosta, che non ha neanche un comune virtuoso. La prima novità della classifica di quest’anno è il lento spostamento al centro sud della distribuzione geografica dei “ricicloni”, ancora saldamente insediata nel Nord Est, con metà dei comuni virtuosi. Migliorano i Comuni che hanno applicato un sistema moderno di raccolta (porta a porta) e che usufruiscono degli sconti per lo smaltimento in discarica in base alle performance di differenziata. Insomma, in una Calabria impantanata e bloccata, da riformare nella gestione dei rifiuti, i comuni virtuosi crescono ed evidenziano chiaramente una virtuosa direzione di marcia per tutti gli altri, piccoli comuni soprattutto sotto i diecimila abitanti. “I 300 comuni “Rifiuti free”, dove cioè la popolazione riduce e ricicla più del 90% dei rifiuti che si producono mediamente per ogni italiano, dimostrano chiaramente che è possibile trasformare una vergogna in una eccellenza nazionale, anche nel ciclo dei prodotti e dei rifiuti –dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente-. Un bel messaggio per il semestre italiano di guida europea. Ma dobbiamo decidere di intraprendere la strada anche di questa riforma nazionale e lasciare quella dell'ennesimo “condono”: chiediamo al Parlamento di abbandonare la strada che posticipa gli obiettivi di raccolta differenziata presente nel disegno di legge del collegato alla legge di stabilità e al Ministero dell’Ambiente di approvare il decreto della tariffazione puntuale. L'Italia virtuosa del semestre italiano dovrebbe, a nostro parere, da quest'anno avere una riduzione della Tari per le famiglie e le aziende, in proporzione ai rifiuti prodotti, in tutti i comuni e aumentare la tassa sulla discarica ai comuni che non raggiungono gli obiettivi di legge”. Crescono in particolare i comuni virtuosi in provincia di Cosenza (6 su 7), con percentuali di raccolta differenziata che variano dall’87,6% al 68,7%. Il piccolo comune di Casole Bruzio in provincia di Cosenza è il vincitore assoluto per i comuni sotto i 10.000 abitanti nella nostra Regione, seguono altri 5 comuni cosentini: Pedace, Pietrafitta, San Fili, San Vincenzo la Costa, Saracena; e con la sola Roccella Jonica in provincia di Reggio Calabria. Piccoli passi avanti (si passa dai 3 comuni virtuosi del 2013 ai 7 del 2014) nel segno dell’efficienza e della virtuosità. Da questi esempi e da queste pratiche bisogna partire per uscire dall’atavica emergenza. Alla città di Cosenza il premio CONAI per la migliore “Start Up” e dove si sta studiando anche la messa a punto di un sistema di tariffazione puntuale nel centro storico della città. L’obiettivo è raggiungere il 65% di raccolta differenziata una volta attivata la copertura totale del territorio con il sistema di raccolta porta a porta. Anche dalla città bruzia arriva un segnale importante ed un riconoscimento importante, unico comune capoluogo di provincia calabrese ad essere menzionato nel dossier Comuni ricicloni 2014 che fa ben sperare e su cui far leva per dimostrare che anche nelle nostre città la raccolta differenziata “porta a porta” si può fare. Quello di Cosenza è uno sforzo ed un impegno politico e gestionale dell’amministrazione e dell’azienda che va sostenuto ed incoraggiato perché va nella direzione giusta. Questi sono i fatti e le azioni concrete che ci piace raccontare ed esaltare per mostrare un’altra Calabria: quella che ce la fa, che primeggia e non arranca.

     

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