Ai domiciliari moglie Matacena che attacca Scajola: Lui regista operazione Libano

08 lug 14 E' stata scarcerata Chiara Rizzo. La moglie di Amedeo Matacena, coinvolta nell'inchiesta sul presunto favoreggiamento della latitanza del marito nell'ambito della quale è stato arrestato anche l'ex ministro Claudio Scajola, ha ottenuto i domiciliari dal gip Olga Tarzia. Il gip ha accolto l'ultima istanza dei legali della Rizzo, Bonaventura Candido e Carlo Biondi, che era stata presentata la settimana scorsa. Chiara Rizzo era detenuta dal maggio scorso nel carcere reggino di Arghillà. L'avvocato Candido si sta recando a Reggio Calabria per andare a prenderla all'uscita dal carcere.

Chiara Rizzo lascia il carcere

Marito commosso: "In questo momento, dopo aver appreso la notizia che riguarda Chiara, sono troppo commosso". Lo ha detto via Skype Amedeo Matacena dopo aver appreso la notizia degli arresti domiciliari concessi alla moglie, Chiara Rizzo. "E' terminato un atto a dir poco barbarico". Ha poi aggiunto Matacena . "Sono rammaricato - ha aggiunto - perché si è preferito inveire contro una madre di famiglia incensurata anziché agevolare il mio rientro. E' stato fatto un atto barbarico per il metodo, la crudeltà e l'inutilità dello stesso". "Non ha senso - ha aggiunto Matacena via Skype da Dubai - la carcerazione preventiva. Questa è una cosa solo italiana. Ma poi non c'era ragione di trattenerla in carcere". "Se lei non voleva rientrare in Italia - ha concluso Matacena - si sarebbe fermata a Dubai ed invece è andata a Nizza dove è stata arrestata subendo la prima cattiveria. Poi la seconda è stata quella di tenerla in carcere inutilmente quando invece poteva andare ai domiciliari". "Mi auguro di rivedere presto mia moglie libera""Spero che Chiara si riprenda - ha poi concluso Matacena - e abbia cura di se stessa. Ora stia con i figli e di questo io sarò molto contento"

Matacena accusa: Scajola regista operazione Libano. "Quello che sembra l'attore ed il gestore dell'operazione di libano è Scajola al quale mia moglie aveva chiesto aiuto". Lo ha detto all'ANSA via Skype da Dubai Amedeo Matacena. "E' lui - ha aggiunto - che ha proposto e gestito l'operazione. Quindi mandare lui ai domiciliari e tenere mia moglie in carcere è stato davvero assurdo"

Rientro? Prima motivazioni sentenza. "Prima di rientrare in Italia attendo di leggere le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione del 20 giugno scorso con la quale è stata ridotta la mia condanna". Lo ha detto , via Skype, Amedeo Matacena circa il suo rientro in Italia. Era stato lo stesso Matacena a parlare nei mesi scorsi del suo rientro da Dubai, dove si trova da quando è ricercato in Italia, per scontare una condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. "Spero anche - ha aggiunto - che venga fissato al più presto il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Da quello che mi sembra di capire dai miei legali pare che ci siano altri motivi di ricorso dopo la sentenza del 20 giugno scorso".

Difensori: Troppo a lungo in carcere. "Siamo contenti che il giudice abbia riconosciuto che il nuovo decreto legge del 28 giugno sulla custodia cautelare in carcere, che era già in vigore al momento dell'ultimo rigetto, fosse applicabile anche a Chiara Rizzo, che ha subito, a nostro avviso, un lungo ed ingiustificato periodo di custodia cautelare in carcere". Lo affermano, in una dichiarazione all'ANSA, i difensori della moglie di Amedeo Matacena, gli avvocati Carlo Biondi e Bonaventura Candido. "La misura disposta dal Gip - hanno aggiunto gli avvocati Biondi e Candido - consentirà, soprattutto, il riavvicinamento di Chiara Rizzo ai due figli, dai quali è lontana da oltre due mesi". La moglie di Amedeo Matacena era stata arrestata dalla Dia l'11 maggio scorso nell'aeroporto di Nizza dopo il suo rientro dall'estero.