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    Concessi i domiciliari alla mamma di Cocò ma non può uscire

     

    Concessi i domiciliari alla mamma di Cocò ma non può uscire

    27 gen 14 La Corte d'appello di Catanzaro ha concesso gli arresti domiciliari ad Antonia Iannicelli, madre di Cocò, il bambino di 3 anni ucciso e bruciato insieme al nonno ed alla compagna di quest'ultimo una settimana fa a Cassano allo Ionio. La donna, tuttavia, non potrà ancora lasciare il carcere di Castrovillari perché sta scontando una condanna a 3 anni di reclusione inflittale quando era minorenne. Lo rende noto Franco Corbelli, del movimento Diritti civili. La condanna da minorenne ed il fatto di non avere ancora compiuto 25 anni fa sì che la competenza per quella condanna spetti ancora al Tribunale dei minorenni di Catanzaro. Corbelli ha quindi reso noto che domattina, insieme al difensore della ragazza, ''presenteremo una istanza urgente anche al giudice di sorveglianza del Tribunale dei minori di Catanzaro. Sempre domani la mamma del piccolo Cocò avrebbe dovuto testimoniare in un processo che la vede imputata di evasione dai domiciliari per essere uscita davanti casa per non farsi vedere piangere dai suoi bambini e per questo denunciata dai carabinieri. Ecco come la giustizia si è comportata con questa giovanissima mamma. L'importante comunque adesso è che abbiamo ottenuto un primo importante risultato: la concessione dei domiciliari da parte della Corte di Appello di Catanzaro. Domani chiederemo e otterremo sicuramente l'analogo provvedimento dal giudice di sorveglianza del Tribunale dei minori, che permetterà così alla mamma del piccolo Cocò di raggiungere le sue due bambine nella casa famiglia dove sono ospitate insieme ai cuginetti e a tre zii''.

    Il leader del Movimento Diritti civili Franco Corbelli, ''che per un anno ha combattuto per aiutare il piccolo Cocò, il bambino di 3 anni ucciso e bruciato insieme al nonno e ad una donna marocchina, e la sua mamma che Diritti Civili era riuscito il 21 dicembre 2012 a far scarcerare dopo che il piccolo aveva vissuto per oltre un mese in cella con lei, vedrà domattina alle 10,30, nel carcere di Castrovillari i genitori del bambino di Cassano Antonia Iannicelli e Nicola Campolongo''. Corbelli, è scritto in una nota, oggi ha voluto ringraziare il Papa per quello che ha detto ieri in Piazza San Pietro sul piccolo Cocò. "Le commoventi parole di Papa Francesco - ha sostenuto Corbelli - hanno scosso le coscienze e commosso tutti. Sono certo che l'intervento del Santo Padre darà un contributo importante alla iniziativa umanitaria che Diritti Civili e gli avvocati della Iannicelli stanno portando avanti per far ottenere gli arresti domiciliari alla mamma del piccolo Cocò per farla ritornare dalla sue due bambine, sorelline del bambino ucciso, che l'aspettano nella casa famiglia dove sono ospitate insieme ai tre cuginetti, alla zia Simona (sorella di Antonia), allo zio minore Giuseppe Iannicelli e all'altro zio Roberto Pavone (marito di Simona), che venerdì pomeriggio ho incontrato. Il Papa, con grande coraggio, ha squarciato il velo di ipocrisia e ha preso posizione su questo efferato crimine. Lo ha fatto con la semplicità e l'umanità che lo contraddistingue. Quelle parole hanno commosso ed emozionato i genitori del piccolo Cocò e hanno aperto il cuore alla speranza che dopo tanto dolore la mamma e il papà del bambino ucciso possano finalmente avere giustizia e un po' di serenità".

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