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    Associazioni Crotone chiedono confronto col Governo su bonifica

     

     

    Associazioni Crotone chiedono confronto col Governo su bonifica

    07 feb 14 "Le problematiche ambientali a Crotone necessitano di un costante monitoraggio e di un continuo impegno per la tutela dei diritti dei cittadini; un impegno trasversale e collettivo a cui è chiamata tutta la comunità e che riguarda il mondo politico ed istituzionale, quello delle professioni e delle imprese, quello delle associazioni e del terzo settore oltre che, ovviamente, tutta la società civile". Lo affermano, in una nota, Pino Greco di Fabbrikando l'Avvenire, Filippo Sestito di Arci Crotone e Francesca Travierso del Circolo Ibis Legambiente Crotone. "Con riferimento alla bonifica dell'ex area industriale di Crotone, dopo anni di battaglie, confronti e scontri, e grazie all'azione del Prefetto Vincenzo Panico - prosegue la nota - siamo riusciti ad avviare un confronto stabile con l'Eni-Syndial e con le istituzioni coinvolte in questo scenario. A questo confronto si è giunti dopo le audizioni con la Commissione parlamentare sulle Ecomafie e con la Commissione regionale ambiente presieduta da Alfonso Dattolo. Un primo risultato è stato che dopo due visite presso lo stabilimento ex Pertusola sono emersi alcuni elementi di chiarezza: il principale è che l'abbattimento dei capannoni industriali nulla centra con la bonifica del sito, perché rientra nella fase di decommissioning, di smantellamento, e che dunque si potrà parlare di bonifica solo nel momento in cui si interferirà con le matrici del suolo e del sottosuolo.A questo punto è indispensabile giungere ad una interlocuzione con il Governo, ed in particolare con i ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico, in quanto è a livello ministeriale che, attraverso le conferenze dei servizi decisorie, vengono stabilite le linee di bonifica dei territori con i relativi progetti. Riteniamo che il 2014 sia l'anno nel quale avviare la vera discussione sulla bonifica e sulla destinazione d'uso dell'area interessata, ma questo si potrà fare solo attraverso un tavolo di confronto stabile presso i competenti Ministeri''. "Lo stesso discorso - conclude la nota - vale per le questioni legate alla Strategia energetica nazionale e alle trivellazioni nel mare antistante la nostra costa. E' il Governo che detta le strategie ai grandi player dell'energia e Crotone è assente dai tavoli in cui si decide il destino dell'area. Con riferimento alla questione amianto, le associazioni Legambiente e Fabbrikando l'Avvenire si sono costituite parte civile nel processo che riguarda le morti per mesotelioma. E' paradossale che Crotone non sia inserita nei siti di indirizzo ministeriali per i benefici previdenziali previsti dalla Legge sull'amianto mentre si continua a morire di cancro ai polmoni".

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