E' scomparso Totonno Chiappetta, attore, poeta, genio di cosentinità

16 dic 14 Mai e poi mai avrei voluto usare la tua foto per scrivere un pezzo di nera. Figuriamoci poi in un atteggiamento così burbero. Tu non eri così. Spirito critico e libero che dell'arte avevi fatto compagna della tua vita. Ogni volta che parlavamo per telefono non sapevo se mi stessi prendendo in giro raccontandomi un'altra delle tue specialità o se davvero mi chiedevi qualcosa. Da giovani contestavamo assieme nelle piazze ora raccontavamo di un mondo che non ne vuole sapere di girare nel verso giusto. La scomparsa del tuo papà il momento più brutto che ti aveva lasciato senza energie. Ma tu l'energia riuscivi a tirarla fuori anche nei momenti più bui. Ne abbiano passati assieme. Così come nell'ultima telefonata in cui mi lasciavi il tuo testamento di idee, cosciente che il lumicino si stava spegnendo. Io ti schernivo e ti dissi che non era il tuo momento. Manco fossi un profeta. Giovanna mi aveva detto che stavi male e che probabilmente era arrivato il tuo momento. Non ci volevo credere. Ma una bugia detta a fin di bene fa solo bene. In questo anno orribile che si è portato via mia madre, Gianfranco, Giannino, il papà di un caro amico ora anche te. La Signora Morte non aspetta, non guarda in faccia nessuno. E' la vita. Sembra un non senso, ma è così. Penso a Patricia, a Gigino, a Mauro, a Maurino, a Rosalinda. Al loro dolore. Al vuoto che ci hai lasciato. Non bastano le lacrime. Il cuore si stringe e il pensiero corre ai momenti vissuti assieme. Alle lunghe chiacchierate nel tuo studio. Al Grande Vecchio. Ora lo andrai a raggiungere e lì gli scriverai una "rumanzella" tutta particolare. La Rumanzella. Dovevamo ripartire. E ora? Il tuo ricordo, la tua risata, mi saranno sempre vicini. Che la terra ti sia lieve, riposa in pace.

Il cordoglio del Sindaco Occhiuto. È morto nell'ospedale di Monza, dove si trovava ricoverato da alcuni giorni per una patologia cardiaca, l'attore cosentino Totonno Chiappetta. Aveva 59 anni ed era molto apprezzato nell'ambiente artistico non soltanto calabrese. Cordoglio per la morte di Chiappetta è stato espresso dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. "Sempre i migliori se ne vanno. Sembra una frase fatta - ha detto Occhiuto - ma in questo caso non lo è affatto perché è quella giusta per esprimere il dolore di tutta la comunità cosentina per l'improvvisa scomparsa dell'attore Totonno Chiappetta. Era un buono per antonomasia, oltre che un artista versatile e dalle enormi risorse. Oggi la città di Cosenza è certamente più povera, perché le mancheranno l'estro, la fantasia, la contagiosa simpatia e tutte le altre qualità, impossibile riassumerle tutte, che formavano un tutt'uno con la persona di Totonno Chiappetta". "Totonno - ha aggiunto il sindaco - era attore di cinema e di teatro, cabarettista, poeta, personaggio televisivo di successo, e tante altre cose ancora, tra le quali l'essere il continuatore ufficiale della tradizione del dialetto cosentino, lingua dalla quale non si separava mai e che aveva ereditato dal nonno. Anche per questo era diventato ambasciatore della cosentinità in Italia ed anche oltreoceano. Di lui mi piace ricordare, in questo tristissimo momento, anche la capacità di relazionarsi con gli ultimi e con le persone in difficoltà, qualità quest'ultima che propagò il successo di Totonno anche all'interno delle carceri dove, dal 1987 portò i suoi spettacoli e dove tenne anche diversi laboratori teatrali molto partecipati. Ma non vanno assolutamente dimenticati i ruoli in teatro, soprattutto nei lavori del drammaturgo cosentino Vincenzo Ziccarelli". "Alla moglie Patricia, ai figli e a tutti i familiari - ha concluso Occhiuto - giungano, in questo dolorosissimo momento, i sentimenti del più profondo cordoglio di tutta l'Amministrazione comunale e l'abbraccio di tutta la comunità dei cosentini che l'hanno sempre amato e che grazie a lui hanno potuto, anche per pochi istanti, scacciare con una sana risata le ansie della vita quotidiana. Non lo dimenticheremo!".

"Sapevamo che la situazione era clinicamente delicata ma tenevamo lontano il pensiero che potesse non farcela. Totonno Chiappetta ci ha lasciato all'alba di una giornata invernale nelle nebbie del nord. Di riflesso, ci torna la sua risata solare e gutturale, piena e coinvolgente". Così il consigliere comunale di Cosenza Enzo Paolini commenta la scomparsa dell'attore. "Se ne va - aggiunge - un artista raffinato e culturalmente versatile, figlio d'arte, attore, poeta e cabarettista di felice e graffiante comicità, ma soprattutto cantore della cosentinità idiomatica e popolare. Studioso del dialetto cosentino, fino alle sfumature fonetiche da quartiere a quartiere, ha dato vita a personaggi caricaturali indimenticabili. La sua satira non provocava rancore in chi ne era bersaglio perché non c'era cattiveria e malanimo in Totonno anche quando metteva a frutto il suo spirito critico. Come tutti i comici aveva i suoi momenti di malinconia e la sua creatività diventava poesia. Il teatro gli aveva dato una formazione culturale e artistica che gli consentiva di creare i suoi personaggi con grande flessibilità umana. E' stato il cantore delle periferie, delle fasce deboli della società, dei giovani in difficoltà ed ha sferzato i politici 'politicanti', autoreferenziali, tronfi, portati a ostentare, volgarmente gaudenti, il potere e i privilegi conquistati. Alla sua sensibilità non poteva restare indifferente il mondo delle carceri con la sua umanità dolente e pensò bene di portare negli stabilimenti penitenziari la sua arte, il suo teatro, i suoi personaggi, la sua grande capacità di far ridere anche dove c'era sofferenza. Ha dispensato momenti di allegria Totonno a tutti coloro che lo hanno conosciuto, incontrato, frequentato e mancherà a noi e alla città tutta. Avendo avuto il privilegio e la gioia di conoscerlo più da vicino vogliamo ricordare anche la sua passione politica e l'impegno civile. Era un libertario, un radicale perché spirito libero. Ecco perché a noi mancherà più degli altri.

Addio, caro amico e bravo attore, Totonno Chiappetta ! Il nostro sentito, affettuoso cordoglio ai familiari e ai tanti estimatori del simpatico e poliedrico artista, espressione genuina della cosentinità verace". Lo afferma Pietro Mancini, ex sindaco di Cosenza e presidente della Fondazione Giacomo Mancini. "Porterai - aggiunge - la tua verve ironica, divertente, e mai volgare, in Paradiso e riabbraccerai Giacomo Mancini senior, a cui hai voluto bene e che ha, sempre, apprezzato le tue qualità artistiche"