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    Lavoratori in mobilità occupano sede Calabria Lavoro a Reggio

     

     

    Lavoratori in mobilità occupano sede Calabria Lavoro a Reggio

    10 dic 14 Una quarantina di lavoratori in mobilità hanno occupato pacificamente per tutta la mattinata la sede dell'Azienda Calabria Lavoro a Reggio Calabria. In testa alla delegazione presente all'interno dei locali per chiedere il pagamento dei tirocini formativi indetti con bando pubblico dalla Regione, è scritto in una nota, il Segretario Provinciale della Uil Temp di Reggio Calabria Stefano Princi. ''Siamo davvero esasperati - ha sostenuto Princi - incredibile l'atteggiamento delle istituzioni che, come già più volte abbiamo segnalato, continuano a rimpallarsi le competenze con un indegno balletto sulla pelle dei lavoratori''. I lavoratori in mobilità hanno partecipato ai tirocini formativi in diversi enti utilizzatori (Comuni ma anche Asp e altri enti pubblici) nell'ambito di un progetto indetto dall'Azienda Calabria Lavoro per conto della Regione. ''Da mesi ormai - ha proseguito Princi - non ricevono la retribuzione prevista. E' assurdo che migliaia di persone in tutta la Calabria abbiano prestato il loro servizio presso enti pubblici, in molti casi affrontando anche spese di viaggio e altri costi, ed ora Calabria Lavoro affermi di non poterli pagare per la mancanza del mandato di pagamento da parte della Regione Calabria''. Al termine della mattinata, dopo una serie di colloqui telefonici intercorsi tra Princi ed il commissario di Calabria Lavoro Pasquale Melissari, è scritto nella nota, "la protesta ha prodotto un primo risultato, portando a galla un'amara verità, e ottenendo da parte della Regione una lettera ufficiale, inviata dal Dipartimento Bilancio e Patrimonio, nella quale si precisa che, 'in merito al mancato pagamento del decreto n 14503 del 2 dicembre 2014, la Regione è obbligata al rispetto delle norme del cosiddetto Patto di Stabilità ed il codice Siope (Trasferimenti correnti ad Enti e Agenzie regionali) collegato al decreto 14503, incide al 100% su tale patto. Motivo per cui non possiamo, in questo momento, dare esecuzione al decreto in questione senza sforare i limiti di spesa imposti dal Patto di Stabilità con conseguenze nefaste per l'Amministrazione Regione oltre alle responsabilità di carattere erariale per i soggetti responsabili di tale sforamento'". ''Riteniamo assurdo - ha concluso Princi - che la Regione non sia in grado oggi di effettuare dei pagamenti nei confronti di lavoratori che hanno partecipato ad un regolare bando indetto da Calabria Lavoro. Che fine hanno fatto le somme stanziate che costituivano la copertura totale del progetto? Questi lavoratori attendono i pagamenti ormai da diversi mesi e adesso, alle soglie del Natale, si trovano di fronte all'ennesima incredibile beffa. Ulteriore simbolo del fallimento di una classe politica alla guida della Regione fino a ieri. La Calabria è ormai nel buio più profondo ed a soffrire di più, come spesso avviene, anche stavolta sono i più deboli. Da parte nostra non possiamo che appellarci alla nuova amministrazione regionale affinché provveda al più presto a risolvere questo assurdo paradosso''.

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