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    Morto Saverio Strati, commenti e reazioni

     

     

    Morto Saverio Strati, commenti e reazioni

    12 apr 14 "Con Saverio Strati la Calabria perde uno dei suoi più importanti protagonisti della letteratura italiana". E' quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, che esprime tutto il suo cordoglio per la morte del romanzista calabrese morto a Firenze, in Toscana dove ormai risiedeva da tempo. "Strati - aggiunge Nucera - ha raccontato la Calabria più minuta. Una Calabria - come ha scritto di lui Pasquino Crupi - ferma e inchiodata alla terra, più riversata nella pastorizia che nell'agricoltura, e pagliai, casolari, tuguri, che disegnano una tipica società della penuria. Uno scrittore che fatto amare e resa rispettabile in Italia ed in Europa la nostra letteratura". "Attraverso le case editrici più importanti del paese, Strati - prosegue il Segretario Questore del Consiglio regionale - ha fatto conoscere la Calabria più umile, più vera, senza nascondere la realtà delle cose: la presenza devastante della 'ndrangheta, il dramma dell'emigrazione che ha spopolato e trasformato interi paesi". "Il nostro impegno di calabresi e di uomini delle istituzioni - conclude Giovanni Nucera - è ora quello, non solo di onorare Saverio Strati, ma di preservarne la memoria, come patrimonio collettivo di una regione che affida alle nuove generazioni, anche di scrittori, la sua crescita civile e sociale".

    Il presidente del Parco Nazionale d'Aspromonte Giuseppe Bombino esprime "dolore e rimpianto per il grave lutto che in questi giorni ha colpito la comunità d'Aspromonte, poiché l'ultimo dei suoi più cari figli, letterati e scrittori, si è spento rendendola spoglia della fama e della bellezza del suo genio compositivo". "Questa terra - aggiunge - che si faceva onore di essere natia del suo travagliato spirito e della sua tragica esistenza, rimane ora povera di quel talento e di quell'ingegno. Sicuri che la sua lezione non possa e debba cadere negli abissi della dimenticanza, confidiamo che la forza generatrice e creatrice di questa nostra Montagna faccia riemergere e produrre ancora quella energia che diviene percorso narrativo, fascino della prosa, angoscia e talento del vivere la società meridionale. Ci auguriamo di ritrovare in altre pagine e scritture il carattere e lo spessore di questo illustre Uomo che con il suo accanito amore generò la più alta delle opere umane: il racconto della verità e della speranza oltre il più umano pianto che bagna i dolori della vita".

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