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    Inquinamento Legnochimica, istituzioni sorde e assenti. La bonifica no parte

     

    Inquinamento Legnochimica, istituzioni sorde e assenti.La bonifica non parte

    07 apr 14 "Gli Enti ci hanno lasciati soli" così in una luna lettera aperta spiega il Commissario liquidatore della Legnochimica, Pasquale Bilotta, che denuncia la totale assenza delle istituzioni alle scadenze prefissate per definire la bonifica del sito che oramai da anni preoccupa tutta la popolazione di Ende/Quattromiglia e non solo. Sul sito, lo ricordiamo, sono stati riversati liquidi pericolosi che hanno inquinato il terreno e le falde sottostanti. Nonostante le preoccupazioni, dunque, nessuno si preoccupa di risolvere, o quantomeno, di affrontare di petto il problema. Noi registriamo la denuncia del liquidatore ma saremmo felici si ascoltare anche le ragioni dei tanti che stanno gestendo come una qualunque pratica burocratica un dramma che vive sulla propria pelle tutto un territorio. Appena quattro giorni fa la denuncia del M5S e poco tempo fa anche Striscia la Notizia se ne era occupata. Ma la bonifica, figuriamoci, non parte e ne si sta facendo nulla per risolvere il grave inquinamento ambientale. Questo il testo integrale della lettera aperta:

    "La Legnochimica S.r.l. è una società in liquidazione dal 2006 ed inattiva da allora. Nonostante questa situazione societaria, da oramai 8 anni la società ha praticamente come unico fine quello di riportare allo stato originario l’area dei laghi di sua proprietà sita in Contrada Lecco, nella zona industriale di Rende. Per poter procedere alla bonifica di quest’area da oramai 8 anni sta provvedendo a progettare un piano di bonifica, concertato in vari incontri avvenuti c/o il Comune di Rende con le istituzioni preposte a verificarne la fattibilità e a concedere le varie autorizzazioni: Regione Calabria, Provincia di Cosenza, ARPACAL e ASP, nelle persone dei loro delegati alla risoluzione di questa annosa problematica. In questi anni al piano di bonifica sono state apportate diverse modifiche in base alle prescrizioni sottoposteci dagli enti di cui sopra. Nell’ultimo incontro avvenuto lo scorso anno coi rappresentanti di queste istituzioni, dopo tutte le modifiche apportate al piano secondo le loro prescrizioni, il progetto è stato da questi definitivamente bocciato indicando delle modalità di smaltimento che per la Legnochimica avrebbero comportato una spesa 10 volte superiore a quella del progetto a cui finora ha lavorato. Tanto per fare le qualche cifra: il progetto di Legnochimica che, ricordiamolo, è inattiva, sarebbe costato circa 650.000 € (Euro seicentocinquantamila/00); quello propostoci, che avrebbe letteralmente cancellato il progetto a cui finora si è lavorato, sarebbe costato circa 6.500.000 € (Euro seimilionicinquecentomila/00), senza contare che avrebbe comportato tempi di attuazione più lunghi ed un notevolissimo aumento dell’inquinamento atmosferico. Alla nostra sorpresa ha fatto seguito una semplice e spontanea richiesta di informazioni sul numero di progetti di bonifica attuati in tutta la Calabria. Ebbene, la risposta è stata: ”NESSUNO”. Alla luce del comportamento di questi enti in tutta la vicenda Legnochimica abbiamo facilmente capito perché. Per arrivare alla strettissima attualità, abbiamo comunque dato la nostra disponibilità al Comune di Rende per poter arrivare ad una soluzione. Il Comune di Rende, nelle persone del Commissario Prefettizio e dei Sub-Commissari, ci ha convocati per verificare le nostre intenzioni in merito all’annosa questione ed ha fissato un nuovo incontro tra noi e le istituzioni sopra citate – Regione Calabria, Provincia di Cosenza, ARPACAL e ASP, nelle persone dei loro rappresentanti per la risoluzione della problematica – con lo scopo di provare quantomeno a raggiungere un accordo. Ebbene, all’incontro fissato da circa un mese per il 1/4/2014 alle 11:00 presso il Comune di Rende, la Legnochimica si è presentata nelle persone del proprio legale rappresentante e del proprio consulente tecnico giunto appositamente in loco da Cuneo. Per la Regione Calabria, per la Provincia di Cosenza, per l’ARPACAL e per l’ASP, a causa di diversi impegni, non era presente nessuno. Questo comportamento, unitamente alla risposta sul numero dei progetti di bonifica attuati in Calabria (ricordiamolo: NESSUNO), ci ha lasciati letteralmente senza parole. Con questa lettera vogliamo portare a conoscenza il fatto che la Legnochimica vuole garantire il proprio impegno nella bonifica dell’area, contrariamente a ciò che si sente dire e si lascia intendere su diversi media, ma ha come controparti degli enti pubblici che dovrebbero rappresentare l’intera collettività che, allo stato dei fatti, non hanno dimostrato alcun interesse nel volere risolvere la problematica".

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