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    Condannato a due anni e sei mesi ex procuratore Vibo

     

     

    Trasferte ingiustificate, condannato a 2 anni e 6 mesi ex procuratore Vibo

    31 ott 13 Due anni e sei mesi di reclusione: è la condanna inflitta all'ex procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, Alfredo Laudonio, dalla prima sezione penale del Tribunale di Salerno, competente a giudicare i magistrati del distretto di Catanzaro. Laudonia, secondo l'accusa rappresentata dal pm di Salerno, Roberto Penna, avrebbe chiesto rimborsi per trasferte ingiustificate, recandosi più volte a Roma, tra il 2006 ed il 2007, per svolgere personalmente delle indagini. Secondo l' accusa, l'ex procuratore si sarebbe fatto successivamente rimborsare le spese per tutti i giorni di trasferta. Otto i casi contestati, ma per quattro l'ex procuratore è stato assolto. Per gli altri quattro sono state concesse le attenuanti generiche. L'ex procuratore Laudonio, difeso dall'avvocato Francesco Saverio Dambrosio del foro di Salerno, è anche imputato in un altro procedimento penale a Salerno, ancora in corso in Corte d'Appello, a seguito della condanna in primo grado ad un anno ed 8 mesi (pena sospesa) per falso ideologico, omissioni di atti d'ufficio e favoreggiamento personale.

    Laudonio: Sentenza assurda. "Sono sbigottito di fronte ad una condanna assurda relativa a quattro pernottamenti nella capitale che avrei dovuto evitare, secondo l'accusa, compiendo il viaggio di andata e ritorno da Vibo a Roma in 140 minuti netti". Lo afferma l'ex procuratore di Vibo Valentia, Alfredo Laudonio, circa la sentenza di condanna emessa dai giudici del tribunale di Salerno. "Il presunto peculato di circa 800 euro - aggiunge - ha consentito il risparmio per l'erario di una somma superiore ad 84.000 euro, come documentato in atti. Tale somma, peraltro,è stata erogata dai competenti organi della pubblica amministrazione dopo l'inizio delle indagini ed all'esito di approfonditi e puntigliosi controlli. E' stato anche provato che le missioni avevano ad oggetto consulenze ed attività di indagine complesse per gravi delitti e non semplici consegne di reperti. Tutti i documenti relativi a dette missioni erano già stati valutati in sede disciplinare dal Procuratore Generale della Cassazione che aveva disposto l'archiviazione per l'insussistenza di qualsiasi ipotesi di illeciti".

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