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    Lsu e LPU pronti a scendere in piazza

     

     

    Lsu e LPU pronti a scendere in piazza

    29 ott 13 Sciopero mercoledì 30 ottobre dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, compresi i lavoratori ex art. 7, e tutti i precari del bacino storico istituzionalizzato calabrese, che rivendicano una soluzione alla loro vertenza. Dopodomani la mobilitazione - è scritto in un comunicato di Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e Uil Temp - si articolerà su base comunale e provinciale, con presidio nei Comuni e negli enti utilizzatori e blocco dei servizi. E' annunciato un crescendo di iniziative di protesta, anche eclatanti, già previste per le prossime settimane, e che si concludera' soltanto quando il Consiglio regionale approverà la variazione di bilancio. Come sindacato non mancheremo di fare sentire forte la voce dei lavoratori presidiando il Palazzo del Consiglio in occasione della seduta che ci aspettiamo venga convocata senza ulteriori tentennamenti e rinvii. Finora abbiamo dimostrato grande responsabilità nella gestione della vertenza, evitando che si potessero innescare strumentalizzazioni e pericolose degenerazioni, ma con uguale determinazione siamo fermi nel ribadire che la misura è ormai colma e che ci aspettiamo azioni concrete e risolutive dalla Regione''. ''Occorre riavviare i processi di stabilizzazione del bacino Lsu-Lpu - prosegue il comunicato - per ottenere il riconoscimento previdenziale, garantire la copertura economica necessaria al pagamento di sussidi ed integrazioni fino al 31 dicembre 2013, prendere atto della storicizzazione della spesa, ormai ultra quindicennale, e quindi prevedere le risorse necessarie già in sede di bilancio di previsione, superando il carattere transitorio della Legge 10 del 2013. In questa mobilitazione chiediamo ai Comuni ed altri enti tilizzatori di esprimere fattivamente la solidarietà al personale Lsu Lpu, superando indecisioni ed equivoci, aderendo alla protesta e comunicando alle prefetture di riferimento i disagi riscontrati per il blocco dei servizi resi da Lsu Lpu''. ''La legge di stabilità - affermano Antonio Cimino (Nidil Cgil), Carlo Barletta (Felsa Cisl) e Gianvincenzo Benito Petrassi (Uil Temp) - sia un passaggio fondamentale al fine di affrontare e superare lo stato di precarietà nella Pubblica Amministrazione e per questo deve coinvolgere necessariamente, interventi di stabilizzazione del precariato storico pubblico, che includa anche gli oltre 5.000 Lsu e Lpu calabresi, sapendo che occorreranno deroghe nazionali e volontà politiche per superare i paletti del blocco del turn over e dei patti di stabilità''.

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