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    Intimidazione a Procura Reggio, bottiglia incendiaria davanti portone

     

     

    Intimidazione a Procura Reggio, bottiglia incendiaria davanti portone. Di Landro "Messaggio inquietante"

    28 ott 13 Una bottiglia contenente liquido infiammabile è stata lasciata davanti al portone della Procura generale di Reggio Calabria. Accanto alla bottiglia è stato trovato un accendino. La bottiglia è stata trovata dopo che ne è stata segnalata la presenza con una telefonata fatta al 113. Sul posto, per le indagini, la polizia di Stato ed il Procuratore della Repubblica aggiunto, Ottavio Sferlazza. Sulla matrice dell'episodio, al momento, investigatori ed inquirenti non escludono alcuna ipotesi. Si tratterebbe, comunque, di un gesto dimostrativo per lanciare un "messaggio" ai magistrati della Procura generale reggina. Nel 2010 una bomba fu fatta esplodere davanti l'ingresso della Procura generale, esattamente nello stesso punto in cui stasera è stata lasciata la bottiglia incendiaria. Per quell'episodio si è autoaccusato il pentito Nino Lo Giudice, che dopo avere collaborato per un periodo con la Dda di Reggio Calabria si è allontanato dalla località protetta in cui si trovava facendo perdere le sue tracce. Nel 2010 fu compiuto anche un attentato contro l'abitazione del Procuratore generale, Salvatore Di Landro, e fu lasciato un bazooka in una zona poco distante l'ingresso della Dda, a capo della quale all'epoca c'era Giuseppe Pignatone, successivamente nominato Procuratore della Repubblica di Roma. Dall'attentato del 2010 la zona in cui è ubicata la procura generale è presidiata da reparti dell'esercito.

    Di Landro "Messaggio inquietante". "Un messaggio inquietante che nasconde un significato evidente di minaccia". Lo ha detto il Procuratore generale di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro, commentando l'intimidazione messa in atto stasera da persone non identificate che hanno lasciato una bottiglia incendiaria, con accanto un accendino, davanti il portone d'ingresso del suo ufficio. Di Landro si trova sul posto e sta coordinando l'attività investigativa insieme al Procuratore della Repubblica aggiunto, Ottavio Sferlazza. Il Procuratore generale è apparso turbato per quanto è accaduto, anche perchè l'episodio di stasera fa tornare alla mente l'attentato dinamitardo che fu compiuto nel 2010 contro la stessa Procura generale. "E' chiaro che siamo preoccupati - ha detto ancora Di Landro - per quanto è accaduto stasera. L'episodio va decifrato, ma non vi è dubbio che si tratti di un fatto molto grave".

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