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    Scopelliti "Con case salute più vicini a territorio"

     

     

    Scopelliti "Con case salute più vicini a territorio"

    24 ott 13 ''Con l'attivazione delle Case della Salute parte una fase nuova per la sanità calabrese, che prevede investimenti sul territorio e che si pone sempre l'obiettivo di dare risposte ai bisogni della collettività calabrese''. Lo ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, presentando a Catanzaro, assieme al consigliere regionale delegato al settore Mario Magno e a Salvatore Lo Presti, del Dipartimento regionale della salute, il progetto che si propone di dare nuovo slancio agli ex ospedali di Chiaravalle Centrale, Siderno e San Marco Argentano. Le Case della Salute avviate in via sperimentale, è stato spiegato, saranno in grado di erogare l'insieme delle cure primarie, ma anche di garantire la continuità assistenziale e le attività di prevenzione in collegamento diretto con i medici di famiglia. In totale, i fondi disponibili per questo ambito ammontano a 67 milioni e 460 mila euro. Le risorse già stanziate sono quelle indirizzate alle strutture di Chiaravalle (otto milioni 100 mila euro), Siderno (nove milioni settecentomila) e San Marco (otto milioni 149 mila). Previsti interventi per dotazioni tecnologiche, pari a oltre un milione di euro in tutte e tre le strutture. ''Quella delle Case della Salute - ha detto ancora Scopelliti - è una parte del progetto che comprende i Punti di primo intervento (Ppi) in grado di dare risposte immediate ai pazienti sul territorio di riferimento con posti letto per lungodegenze e residenzialità. Si tratta di un servizio che avrà un costo molto più contenuto rispetto ai posti letto ospedalieri (180-200 euro a fronte di 600-1.200). Un passaggio strategico per una sanità che vuole essere vincente che fornisce una risposta importante al territorio andando ad utilizzare le strutture ospedaliere riconvertite''. ''Tutto questo - ha detto ancora Scopelliti - dimostra che la sanità in Calabria va avanti e che l'azione di buon governo che noi vogliamo mettere in campo per questo settore prende sempre più corpo''. ''Negli ultimi vent'anni - ha sostenuto, da parte sua, il consigliere regionale Magno - si è parlato tanto di integrazione tra sanità e territorio, ma di fatti se ne sono visti ben pochi. Con le Case della salute, dopo la razionalizzazione della rete ospedaliera, l'asse si sposta realmente sul territorio anche per evitare che ospedali 'hub' e 'spoke' vengano intasati. I cittadini, attraverso queste strutture 'filtro' tra territorio e ospedale, saranno coinvolti in una rivoluzione culturale, sulla scorta di quanto già attuato in Toscana, Lombardia e Piemonte''

    ''Le attività vanno avanti. Ieri si è deciso di rinviare la discussione sui Lea e sulla Fondazione Campanella nell'attesa di avere un quadro più chiaro rispetto alle questioni aperte e alla pausa di riflessione assunta dai due sub commissari''. Lo ha detto il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, commissario straordinario per il Piano di rientro dal deficit, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto Case della Salute, stamani a Catanzaro, rispondendo ad una domanda sugli esiti della riunione ministeriale di ieri a Roma. ''Sarà poi chi di competenza - ha aggiunto Scopelliti - ad individuare i percorsi. Noi attendiamo fiduciosi che si possa recuperare la piena sintonia con i sub commissari in un clima che ci renda la possibilità di lavorare bene''. Scopelliti ha detto ancora che ''quando una squadra parte, sono l'ultimo a volerla cambiare in corso. Noi, come Regione, le nostre riflessioni le abbiamo fatte e sappiamo molto bene cosa dobbiamo fare. Ci sono poi scelte che non ci competono. L'auspicio e l'augurio sono che si possano trovare convergenze nel rispetto dei ruoli nell'attività della sanità calabrese. La speranza è che questa cosa possa essere ricomposta e che si possa tornare a lavorare. Bisogna avere tutti, però, elasticità mentale. Il programma operativo non è il problema vero i problemi riguardano piuttosto i rapporti difficili e la mancanza di dialogo tra la struttura commissariale e il Dipartimento''. ''Sulla vicenda della Fondazione Campanella - ha sostenuto ancora Scopelliti - rispetto alla quale il Commissario dice che vuole la soluzione e qualcuno, invece, sostiene che bisogna chiuderla, se permettete passa la mia posizione non quella di altri. Questo perché io faccio politica, sono a capo di un'amministrazione e devo garantire i calabresi. Però mi dovete spiegare - ha detto ancora - perché si arriva ad una soluzione dopo sei mesi e non prima. Forse perché, come ho già detto, si deve esasperare il territorio. Nessuno potrà accusarmi, in questi tre anni, rispetto a tutte le vergogne fatte dalla politica calabrese sulla sanità, di aver messo un primario, un infermiere, un consulente. Ho nominato i manager, questo lo rivendico. A me interessano gli obiettivi''.

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