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    Morto dopo trasfusione all'Annunziata, impediti accertamenti

     

     

    Morto dopo trasfusione all'Annunziata, familiari: impediti accertamenti

    31 lug 13 ''E' evidente che è stato impedito un immediato accertamento di quanto era accaduto''. Lo affermano i familiari dell'uomo di 75 anni morto a Cosenza dopo una trasfusione di sangue contaminato da germi. I familiari dell'anziano deceduto, tramite i loro legali, gli avvocati Massimiliano Coppa, Chiara Penna, Paolo Coppa e Luigi Forciniti, sostengono che dopo i primi due casi c'e' stato un ''differimento di ogni istantanea e possibile attività di repertazione ed analisi sulla salma, di fatto ostacolando le attività degli inquirenti, che hanno avuto contezza di tutto soltanto grazie alla nostra denuncia''. ''Le dichiarazioni dell'Azienda ospedaliera - proseguono - secondo cui 'ci si è mossi ben prima della Procura e tutto si è scoperto grazie all'Azienda ospedaliera che ha individuato il germe nelle sacche', non solo conferma la responsabilità omissiva di chi doveva ed aveva l'obbligo di comunicare immediatamente all'autorità giudiziaria quanto stesse accadendo, ma suona come una beffa che ci offende ulteriormente. La scoperta di quanto stava accadendo all'interno del nosocomio cittadino fin dal mese di giugno e fino al 25 luglio, è da ricondurre soltanto alla denuncia presentata il 26 luglio scorso a seguito dell'acquisizione della cartella clinica del nostro congiunto prematuramente scomparso''. ''Pare, dunque, poco rispettoso, in un momento del genere, continuare - aggiungono i familiari dell'anziano morto - ad affermare che l'azienda si è mossa immediatamente scaricando inutilmente l'intera responsabilità sul centro Avis di San Giovanni in Fiore. Gli atti irripetibili come l'autopsia disposta soltanto ora, volti ad assicurare le tracce e le cose pertinenti ai reati eventualmente commessi, sono stati consapevolmente messi a rischio di modificazione. Chiediamo il giusto rispetto e, affidandoci completamente alla magistratura, siamo fiduciosi, anche per l'intera collettività, che il caso di nostro padre non finisca in una bolla di sapone''.

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    --- Morto per trasfusione all'Annunziata, nella sacca trovato sapone per mani e germi. Accertamenti dei NAS. Sequestrato laboratorio

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