Sciolto Consiglio Provincia Vibo: reazioni e commenti

30 ott 12 "La nostra Provincia è destinata a sparire e se ciò non dovesse avvenire a seguito delle illusorie misure di revisione della spesa messe in atto dal Governo con il decreto spending rewiew, ci penserà, a suon di colpi di irresponsabilità collettiva, una classe politica autoreferenziale e miope. Nessuno escluso". Il Consiglio Direttivo di Vibo Valentia di Confindustria giudica così, in una nota, la bocciatura del bilancio con conseguente scioglimento del consiglio provinciale. Nella nota si parla ancora "della sconfitta di una intera collettività che non riesce a consegnare alla storia, nemmeno una fine che possa appartenere al concetto di dignità istituzionale". E che "senza voler fare apprezzamenti sui comportamenti delle singole forze politiche, siano esse di maggioranza o di opposizione, ciò che non è assolutamente ammissibile è regalare ancora una volta alla intera comunità vibonese una simile bagarre. Una politica totalmente scollata dalla realtà e dai problemi di cittadini ed imprese". Infine, l'auspicio, "se ancora possibile e praticabile di una scelta diversa, un gesto di alta responsabilità politica ed istituzionale che metta a posto le cose, che se non servirà a cancellare quanto accaduto, ma almeno darà la certezza che questa classe dirigente non voglia arrecare ulteriori danni alla nostra comunità".

"Alla luce di quanto accaduto nell'ultima seduta del consiglio provinciale appare evidente che l'unico scenario che può concretizzarsi è quello relativo allo scioglimento e che non vi può essere spazio per tentativi a tempo scaduto che vadano ad incidere su decisioni già adottate". Lo afferma, in una nota, il coordinatore provinciale di Vibo Valentia del Pdl Nazzareno Salerno dopo la bocciatura del bilancio dell'Ente e sulle ipotesi di riavvio delle procedure di riapprovazione. "Ritengo materialmente impossibile - ha aggiunto - il perseguimento di vie non usuali e la realizzazione di ipotesi che vanno a contrastare con la prassi. In particolare, la ventilata chance di riavviare l'intera procedura di approvazione del bilancio, a partire dal nuovo passaggio in giunta, non sembra poter essere reale per una serie di motivi. Mancano innanzitutto i tempi tecnici per tentare la conclusione dell'intero iter nell'arco dei 20 giorni previsti e, ad ogni modo, la norma prevede tale procedura in caso di mancato esame nei termini dello strumento finanziario e non in caso di bocciatura. Vanno poi valutate le dimissioni del presidente De Nisi, che allontanano ogni possibile dubbio. Inoltre, motivi di trasparenza, legittimità e democrazia sconsigliano l'avvio al buio di strade poco consone. Ci troviamo dunque in un contesto che esclude alternative di sorta allo scioglimento e non consente di dare origini a percorsi senza precedenti. Nutro stima e fiducia nei confronti del Prefetto Michele Di Bari e sono certo che le sue valutazioni saranno corrette e ponderate". "Da un punto di vista politico - ha concluso Salerno - chiarisco che mai il Pdl ha operato ricatti nei confronti dell'ex maggioranza di centrosinistra e del presidente De Nisi, ma ha invece svolto con puntualità il compito che è stato delegato dagli elettori. Se si è arrivati alla situazione che tutti conosciamo è perché la maggioranza non è stata in grado di produrre i necessari numeri per l'approvazione del bilancio dimostrando di non essere nelle condizioni di poter amministrare. Come coordinatore provinciale del Pdl, ringrazio i consiglieri provinciali che hanno tenuto un comportamento coerente con la linea del partito e con il mandato elettorale".