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    Terremoto Pollino, Basilicata trema ma senza danni ne feriti

     

     

    Terremoto Pollino, Basilicata trema ma senza danni ne feriti

    26 ott 12 Era "atteso" da tempo, annunciato da uno sciame di migliaia di scosse che in due anni hanno imperversato nell'area del Pollino: all'una di notte il terremoto di magnitudo 5 ha svegliato gran parte dei lucani, senza provocare danni rilevanti, ma terrorizzando gli abitanti dell'area che va da Rotonda a Lauria (Potenza), molti dei quali sono scesi in strada e hanno dormito in auto. La macchina dei soccorsi ha funzionato: il governatore lucano, Vito De Filippo, è arrivato nell'area colpita dal sisma in mattinata, verificando che il coordinamento tra volontari, Vigili del fuoco e sanitari stava dando i suoi frutti e che le esercitazioni degli ultimi mesi non sono state vane. Ovviamente una parte rilevante l'ha giocata la mancanza di danni rilevanti alle abitazioni. Strutture che, come ha evidenziato il sindaco di Rotonda, Giovanni Pandolfi, hanno giovato degli adeguamenti necessari dopo i precedenti terremoti. Proprio Rotonda è stato il centro lucano più colpito dalle scosse, che hanno provocato danni ad alcune condutture idriche, richiedendo l'utilizzo di autobotti per l'approvvigionamento. Una cinquantina di persone dovrà però trascorrere la notte all'aperto per i danni subiti alle case, in un'area rurale al confine con la Calabria: saranno ospitati nelle tende, montate a poca distanza dalle case per permettere loro di non abbandonare gli allevamenti di bestiame. In molti, però, si preparano a passare la notte sotto le stelle per la paura che si ripetano le scosse che hanno sconvolto questa terra: i volontari della Protezione civile stanno organizzando le attività di aiuto, in particolare agli anziani e ai disabili. Per tutta la giornata, i tecnici hanno verificato lo stato delle strutture principali in ogni Comune, per fare poi una conta dei danni. Nel Pollino si è recato anche il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, il quale si é "complimentato" con i soccorritori, ricordando però alle popolazioni locali che il terremoto è un evento non prevedibile, e che "non bisogna abbassare la guardia" poiché "le scosse di questa notte potrebbero non essere il segnale della conclusione dello sciame sismico". A scopo precauzionale, i sindaci hanno deciso di chiudere le scuole in molti centri dell'area: la chiusura sarà prorogata anche domani a Viggianello, Rotonda, Trecchina, Episcopia, Latronico, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, Lauria, Castronuovo Sant'Andrea e Noepoli. Una scossa, quella di questa notte, che ha avuto una parte da protagonista anche sui social network: i primi post sono arrivati pochi istanti dopo il terremoto, e per molto tempo, sia su Facebook che su Twitter, hanno raccontato la mancanza di danni, la luce che è andata via, ma soprattutto l'ansia dei lucani e di chi, abitando fuori regione, ha chiesto informazioni sul sisma e sulla condizione dei familiari, almeno fino a quando i "canali" ufficiali non hanno riportato le notizie dall'area del Pollino.

    --- Forte scossa di terremoto sul Pollino del 5.3, la diretta

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