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    A Lamezia un centro polifunzionale per inserimento migranti

     

     

    A Lamezia un centro polifunzionale per inserimento migranti

    19 ott 12 L'ultimo comitato di valutazione del PON Sicurezza ha dato il via libera a 26 nuovi progetti su tutto il territorio nazionale. Fra le proposte approvate, vi è quella di un Centro polifunzionale destinato all'inserimento sociale e lavorativo degli immigrati extracomunitari regolari nella nostra città finanziato per 1.964.043,00. L'intervento riguarda un edificio non completato di proprietà del Comune di Lamezia Terme, noto come "Palazzo della Cultura", sito in via della Quercia Antica, il cui progetto era stato redatto sulla base di un finanziamento regionale inizialmente gestito dalla Comunità Montana Reventino Tiriolo Mancuso e successivamente trasferito al Comune di Lamezia Terme (anni '89-'94). Nei primi anni '90 viene terminata l'esecuzione di un primo lotto dell'edificio, corrispondente all'importo finanziato, di un progetto più ampio poi non realizzato. Nel 1999 viene effettuato il collaudo statico della struttura realizzata. Da allora la situazione non è mutata, nonostante i tentativi amministrativi messi in pratica per riavviare i lavori. Si tratta di un fabbricato a due piani le cui connessioni funzionali tra le parti restano da completare. Rimane notevole la grande aula centrale coperta a due piani, di superficie superiore a 300 mq. I lavori di nuova progettazione dell'immobile in cui verrà realizzato il Centro Polifunzionale prevedono la riorganizzazione degli accessi, la sistemazione delle aree esterne, l'ultimazione dell'edificio al fine di renderlo adeguato al programma funzionale relativo alla realizzazione del Centro Polivalente per Immigrati Extracomunitari. Al piano terra dell'edificio troveranno posto i seguenti spazi: desk informativo e spazio accoglienza, Sportello dei Servizi di Orientamento per l'Integrazione Sociale e Lavorativa, sportello dei servizi socio-sanitari; sportello dei servizi di orientamento per l'integrazione sociale e lavorativa; laboratorio di formazione linguistica; laboratorio di formazione professionale; sala per la socializzazione e il tempo libero; sala mensa per la distribuzione di pasti pronti. Al primo piano dell'edificio sono previsti: locale tecnico; area incontri, lettura e baby sitting; sala lettura e biblioteca multietnica; sala ludoteca. In prossimità dell'accesso è stata prevista una piazzetta finalizzata alla socializzazione. Il progetto del Centro Polifunzionale muove dalla volontà di dare vita ad un luogo di incontro e confronto tra culture differenti dedicato ai migranti. L'idea basilare è quella dell'integrazione reale, un laboratorio permanente di socializzazione che vada oltre la fase della prima accoglienza e dell'ascolto, ed offra una concreta possibilità alle persone migranti di mettersi in gioco. Le iniziative che si svolgeranno all'interno del Centro (corsi di lingua, cucina, ballo e musica, feste interculturali, rassegne cinematografiche, iniziative per bambini, concerti di musica etnica, convegni e incontri di approfondimento) avranno altresì l'intento di coinvolgere e mobilitare i diversi attori del tessuto locale (istituzioni, associazioni, famiglie, singoli) favorendo la reciproca conoscenza, le interrelazioni e quindi il contrasto dei fenomeni di intolleranza e la positiva integrazione delle nuove popolazioni. Un utente speciale del Centro Polifunzionale sarà, infatti, la Comunità Lametina che potrà vivere gli spazi e le attività del Centro come uno spazio di relazioni sociali e umane straordinario. In particolare le attività che si realizzeranno nel Centro Polifunzionale per Immigrati sono le seguenti: formazione di base e professionale (laboratori per facilitare l'apprendimento della lingua italiana, iter e procedure amministrative finalizzate alla permanenza, educazione civica finalizzata all'apprendimento di arti e mestieri valorizzando anche le competenze e le capacità degli immigrati); servizi di orientamento formazione ed accompagnamento al lavoro con servizi e percorsi personalizzati per le famiglie extracomunitarie favorendone l'integrazione e l'inclusione sociale;creazione di uno sportello dedicato ai servizi di emersione del lavoro non regolare; mediazione culturale compresa le attività di mediazione linguistica-culturale presso scuole; assistenza socio - sanitaria; attività ricreative e culturali (attività per il tempo libero con la partecipazione di adulti e minori per favorire lo scambio intergenerazionale);servizi di accoglienza con servizio mensa (distribuzione pasti pronti);altri servizi finalizzati all'inclusione degli immigrati regolari (babysittereraggio, spazi attrezzati per bambini).Il Partenariato socio-culturale sarà aperto innanzitutto alle organizzazioni di rappresentanza del terzo settore, del volontariato e del non - profit, ed inoltre agli enti pubblici che daranno il loro contributo, ognuno per la parte di propria competenza.

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