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    Scioglimento Reggio, il decreto integrale: "continuità col passato"

     

     

    Scioglimento Reggio, il decreto integrale. Cancellieri: "continuità col passato". Sindaco Arena "Ho governato 6 mesi"

    11 ott 12 L'Amministrazione comunale di Reggio Calabria sciolta per "contiguità mafiose" si è posta in linea di continuità con l'Amministrazione precedente. E' quanto scrive il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, in sei pagine di decreto che accompagnano il provvedimento di scioglimento firmato dal Presidente della Repubblica. Il documento sarà notificato nei prossimi giorni ai commissari prefettizi e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

    --- Il documento integrale della Commissione Antimafia

    A rischio ordine pubblico. 'Il Comune di Reggio Calabria presenta forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata tali da determinare l'alterazione del procedimento di formazione degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione con grave pregiudizio per l'ordine e la sicurezza pubblica". Inizia così il decreto del ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri con il quale si scioglie il Comune di Reggio. Il decreto è una sintesi del lavoro fatto dalla Commissione d'accesso e della successiva relazione del prefetto di Reggio, Vittorio Piscitelli, e non contiene i nomi di amministratori e funzionari che invece sono nella relazione.

    Prefetto: Decisione su base di atti. 'Chiedersi se sia giusto o no lo scioglimento del Comune di Reggio di fronte agli arresti e a quanto scritto nella relazione della Commissione d'accesso non so quanto sia giusto". Così il prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, ha commentato con l'ANSA le polemiche di questi giorni sullo scioglimento. "Sono convinto - ha aggiunto - che se il sindaco Arena avesse letto la relazione sarebbe giunto alle stesse conclusioni a cui sono giunto io. Il rinnovo della Suap, che invece non è stata rinnovata, avrebbe potuto proteggere l'Amministrazione dalle infiltrazioni e dopo l'arresto di Rechichi perché aspettare il certificato antimafia della Prefettura prima di sciogliere la Multiservizi? Il Ministro ha preso atto di fatti concreti e delle carte prodotte dalla Commissione. Da parte del Prefetto non c'é nessuna soddisfazione o gratificazione a sciogliere un Comune ma lo si fa per senso del dovere verso la collettività. Immagino per Reggio un futuro diverso, magari con la nomina a capitale europea della cultura o con il riconoscimento dello Stretto di Messina quale patrimonio dell'Unesco. La mia intenzione è aprire tavoli tecnici per lo sviluppo dell'economia".

    Conferenza di Arena con Scopelliti. Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ex sindaco di Reggio Calabria, sta seguendo la conferenza stampa di Demetrio Arena, che fino a due giorni fa ha guidato il Comune adesso sciolto per contiguita' mafiose. Nel corso della conferenza stampa, che va avanti già da un'ora, Arena ha citato più volte il nome di Scopelliti. Ad un certo punto ha detto: "qualcuno mi ha detto 'Scopelliti ha scaricato su di te le proprie responsabilita'. Questo non va bene perché in una città che vive già dramma e fibrillazioni, affermazioni del genere potrebbero portare a contrapposizioni che non giovano alla città".

    Arena: Ho governato solo 6 mesi. ''Io ho governato questa città per sei mesi. Tutto quello che è successo da gennaio in poi non è la mia gestione". Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, nel corso della sua conferenza stampa. "La Commissione d'accesso - ha aggiunto - di fatto ha inibito me e l'Amministrazione da adottare provvedimenti per la città. Dopo il declino d'immagine della città degli ultimi due anni seguito alla stagione straordinaria vissuta negli anni precedenti, adesso ero il sindaco di un Comune sotto accesso. Mi é saltato anche un appuntamento alla Corte dei conti per presentare una relazione sui conti perché, mi è stato detto, che ero il sindaco di una città chiacchierata e che dovevo mandare tutto per iscritto con la massima formalità". - "Il mio onore non può essere scalfito, non sono la genesi della 'ndrangheta e non e' la mia Amministrazione ad avere generato la 'ndrangheta''. Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, nel corso della conferenza stampa che sta tenendo in una sala del Consiglio regionale sullo scioglimento del Comune. "E' una situazione - ha aggiunto - con cui bisogna fare i conti. Non credo che il commissariamento possa portare effetti. Forse può servire a commissariare il clima, come il governo tecnico a livello nazionale per interrompere un conflitto politico su tutto. Però la Commissione d'accesso per mafia è un'altra cosa. Se si voleva intervenire c'erano strade diverse". ''Non mi appassiona l'idea di fare ricorso al Tar". A dirlo è stato il sindaco di Reggio, Demetrio Arena, rispondendo ad una domanda su un eventuale ricorso al Tar del Lazio contro lo scioglimento del Comune. "Poi - ha aggiunto - tra qualche giorno, magari dopo averci pensato ed avere visto le carte, potrei anche prenderlo in considerazione".

    Scopelliti "Arena da condividere". "E' stato perfetto ciò che ha detto il sindaco. Ho condiviso ed è da condividere". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ex sindaco di Reggio, al termine della conferenza stampa di Demetrio Arena. "Questo è un atto - ha aggiunto - che francamente non aiuta la democrazia in questo Paese. Decisamente no, la 'ndrangheta non si combatte cosi'".

    Pdl critica la Cancellieri. Mentre a Reggio Calabria il sindaco Demetrio Arena, commissariato dal ministro Cancellieri due giorni fa, difendeva le ragioni della sua amministrazione in una fluviale conferenza stampa di quasi tre ore, sul caso Reggio è scoppiata una polemica a livello nazionale tra Pdl, Governo e Pd. Ad aprire le danze è il segretario del Pdl Alfano che senza mezzi termini parla dello scioglimento come di un atto che "penalizza e condanna un'intera comunità e non rafforza la presenza dello Stato". Concetti ripresi dal presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, che dice di "non condividere le decisioni del governo" e dal coordinatore del Pdl Ignazio La Russa che condivide "totalmente la dichiarazione di Alfano". La risposta del Pd è affidata al capogruppo in commissione Antimafia, Laura Garavini, secondo la quale "lo scioglimento farà ripartire la città, anzi ne è condizione fondamentale", ed al responsabile Giustizia Andrea Orlando che si dice sconcertato da Alfano perché il Cdm "interviene solo quando sono emersi elementi fondati e riscontrabili". Mentre a Roma prende corpo la polemica, a Reggio Arena si presenta ai giornalisti per dire che lui non è la genesi della 'ndrangheta e che lo scioglimento del Comune non e' il percorso adatto per combattere la criminalità. Proprio non ci sta, Arena, a vedersi cucita addosso l'etichetta di guida di un'amministrazione collusa con le cosche. E per spiegare i suoi perché convoca la stampa in una delle sale del Consiglio regionale, lontano da palazzo San Giorgio, dove lunedì arriveranno i tre commissari inviati dalla Cancellieri. In realtà più che una conferenza stampa è un convegno. La sala "Nicolas Green" è gremita, ma non solo di telecamere e giornalisti. Ci sono tantissimi politici, con in testa il governatore Giuseppe Scopelliti, che di Reggio è stato sindaco sino a due anni fa, semplici cittadini ed amministratori regionali e comunali. Un appuntamento seguito in diretta streaming dal sito ANSA.IT che ha fatto registrare un notevole successo di utenti collegati. Tra i politici cittadini presenti c'é anche l'assessore ai lavori pubblici Morisani in cui nome figura nelle carte della commissione d'accesso che hanno portato allo scioglimento. Arena si dice sconcertato e deluso della decisione del Consiglio dei ministri. "Il mio onore - dice - non può essere scalfito, non sono io la genesi della 'ndrangheta e la mia amministrazione non l'ha generata. E' una situazione tragica con cui bisogna fare i conti". Arena arriva a commuoversi quando dice "il mio onore è ben saldo ed accresciuto in città ed in tutta la regione", incassando un lungo applauso. Il primo di una serie di cinque. Gli altri, però, Arena li blocca sul nascere perché rivolti a lui dopo risposte a giornalisti critici. "Non dovete interrompere" dice deciso Arena. Il quale tiene poi a sottolineare di avere governato per solo sei mesi. "Tutto quello che è successo da gennaio in poi - spiega riferendosi all'arrivo della commissione di accesso - non è la mia gestione. La Commissione di fatto ha inibito me e l'Amministrazione da adottare provvedimenti per la città. Se si voleva intervenire c'erano strade diverse da seguire". Al momento Arena sembra anche escludere il ricorso al Tar: "non mi appassiona l'idea di fare ricorso". Quindi il saluto, l'applauso dei suoi e l'abbraccio con Scopelliti che prima di andarsene dice che "é stato perfetto ciò che ha detto il sindaco". Intanto in serata si è appreso che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto di scioglimento del Comune. Il provvedimento sarà notificato nei prossimi giorni ai commissari prefettizi e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

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