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    Tira il turismo all'aria aperta: +3%

     

     

    Tira il turismo all'aria aperta: +3%

    06 ott 12 Stare all'aria aperta fa bene, al turismo italiano soprattutto. Se infatti il settore soffre, il suo ramo 'en plein air' viaggia in zona positiva, segnando quest'anno un +3% di arrivi e un analogo +3% di presenze. I dati sono stati diffusi in occasione di Sun (Salone dell'arredo per l'esterno, da domani alla Fiera di Rimini) e saranno discussi lunedì al convegno di Faita-FederCamping. In campeggi e strutture all'aria aperta italiani, nell'estate appena finita, ci sono stati 267.000 ospiti in più rispetto al 2011, il 55% stranieri, con un incremento di oltre 2.049.000 presenze (+3%), con una media di permanenza nelle strutture di poco meno di 7,4 giorni per ospite. La performance del settore avrebbe, dunque, totalizzato 9.459.000 arrivi, per un totale di oltre 70 milioni di presenze. L'anno scorso c'erano stati circa 9 milioni di arrivi, per 68 di presenze. Ascoltando gli imprenditori, si capisce che ha avuto buoni risultati chi ha investito in servizi (senza contare che il bel tempo a agosto e settembre ha aiutato non poco). Perché i campeggiatori del XXI secolo vogliono il contatto con la natura, ma non rinunciano a comfort (e convenienza). E non a caso le aziende che hanno registrato i risultati più interessanti sono quelle che hanno investito in centri benessere, case mobili (in costante aumento, soprattutto al centro nord), kindergarden e babysitting, bungalow (ma con mezza pensione), wi-fi (purché gratuito). E se appunto le case mobili continuano da anni a crescere, il 2012 è stato anche l'anno della timida 'riscossa' delle tende, che nella scorsa stagione coprivano solo il 20% del totale, rispetto a camper, roulotte o caravan. Ma quella che arriva da Rimini è una foto che ha anche ombre. L'aumento di ospiti stranieri e la tenuta di quelli italiani è avvenuto soprattutto al centro nord. In particolare, in Veneto, Emilia Romagna e Toscana (le principali regioni di offerta per il turismo open air), Trentino, Lombardia e Piemonte. Tra centro e sud, sono Marche, Abruzzo e Puglia a registrare le crescite più marcate. Nelle altre regioni la situazione mostra chiari segni di difficoltà. In Campania si registra una sensibile perdita rispetto alla stagione 2011, già in calo. E se il Lazio 'tiene', resta seria la situazione della Sardegna. Nell'isola il turismo all'aria aperta registra un altro calo di italiani. Un calo che, in periodo di crisi e di turismo sempre più attento ai prezzi, per gli organizzatori Sun é dovuto al rincaro delle tariffe dei trasporti da e per l'isola. Negativo, infine, anche il bilancio per la Sicilia.

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