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    ProtCiv: Sui terremoti non esistono previsioni

     

     

    ProtCiv: Sui terremoti non esistono previsioni

    02 ott 12 In riferimento alla nota inviata dal sindaco di Mormanno, il Dipartimento della Protezione civile ribadisce, ancora oggi, è detto in un comunicato, quanto già scritto dal Capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, allo stesso primo cittadino il 13 settembre. "Ad oggi - scriveva il Prefetto Gabrielli - non ci sono metodi riconosciuti dalla scienza per prevedere il tempo ed il luogo esatti in cui avverrà un terremoto e, quindi, in nessun modo, si può rassicurare o meno la cittadinanza sull'eventualità che si verifichi una forte scossa in qualsiasi momento". "Anche lo studio di sequenze sismiche come quella in atto nell'area del Pollino - scriveva ancora Gabrielli, secondo quanto riferisce il Dipartimento regionale - non consente oggi di fare previsioni. Al contrario, conosciamo bene quali sono le zone più pericolose del Paese e tra queste vi è senza dubbio l'Appennino meridionale. In particolare i Comuni attualmente interessati dalla sequenza sono classificati in zona sismica 2: si tratta di territori in cui devono essere applicate specifiche norme per le costruzioni. E', infatti, attraverso la corretta applicazione delle norme, sia nella realizzazione delle nuove costruzioni sia negli interventi di rafforzamento di quelle esistenti meno resistenti al sisma, che si fa realmente prevenzione e si possono ridurre con efficacia gli effetti di un terremoto. La riduzione della vulnerabilità delle costruzioni esistenti - proseguiva la nota - è un'attività impegnativa che richiede tempo e risorse, ma che costituisce l'unico vero investimento da compiere per una seria battaglia contro il rischio sismico. E' bene, quindi, che le comunità abbiano la piena consapevolezza del livello di pericolosità dell'area in cui vivono, siano informate su quanto avviene sul territorio, conoscano come sono costruiti gli edifici in cui abitano, studiano e lavorano, e sulla loro conseguente vulnerabilità sismica, facciano proprie le norme di comportamento da adottare in caso di terremoto per ridurne gli effetti. Noi tutti dobbiamo 'preoccuparci' di quanto sta avvenendo, nel significato che questa parola ha di 'occuparsi prima', ossia prepararci ad un'eventuale emergenza che ci auguriamo non avverrà domani ma che prima o poi potrà, purtroppo, interessare anche le belle terre calabre e lucane. Credo di poter dire che, consapevoli di questo, le istituzioni nazionali e regionali si siano impegnate da tempo in diverse attività di 'prevenzione non strutturale' volte a rafforzare il sistema di protezione civile". "Le rammento soltanto - scriveva ancora Gabriele al sindaco di Mormanno - alcuni degli interventi ad oggi realizzati e che devono, chiaramente, continuare a trovare attuazione. Il Centro nazionale terremoti dell'Ingv, in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell'Università della Calabria, di recente ha potenziato il sistema di monitoraggio dell'area installando nuove stazioni, che trasmettono il dato in tempo reale alla sala di monitoraggio di Roma, per migliorare la definizione dei parametri degli ipocentri degli eventi. Le Regioni Calabria e Basilicata, con il supporto delle Province, stanno verificando l'efficacia dei piani comunali di emergenza - la cui redazione, come lei ben sa, rientra nelle responsabilità dei sindaci, quali strumenti indispensabili per far fronte a un'eventuale forte scossa, e d'intesa con Dipartimento e INGV hanno avviato un'attività di formazione dei volontari della protezione civile affinché possano contribuire a iniziative di informazione alla popolazione. Sul sito web www.protezionecivile.gov.it diamo costanti aggiornamenti sulla sequenza in atto, rammentando ai cittadini le corrette norme di comportamento da adottare e lo scorso anno, in un'iniziativa che riproporremo ancora, per la prima volta abbiamo portato il progetto 'Scuola multimediale di protezione civile' anche negli istituti calabresi per educare i ragazzi al rischio. Più in generale, sul territorio calabro si sta lavorando da ormai un anno in un percorso di implementazione degli strumenti utili all'emergenza che ha già visto l'importante realizzazione di un'esercitazione nazionale di protezione civile nella quale è stato coinvolto anche il suo comune. Ma su questo tema mi permetto di dirle che il protagonista principale deve essere lei, proseguiva il Capo del Dipartimento".

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