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    Dopo intimidazione si dimette Sindaco Monasterace

     

     

    Dopo intimidazione si dimette Sindaco Monasterace

    30 mar 12 Si è dimesso il sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, di 57 anni, farmacista, vittima di un'intimidazione. Nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi ignoti avevano sparato alcuni colpi di pistola contro la sua automobile. Lanzetta, subito dopo l'episodio, aveva definito l'attentato una ritorsione per la sua attività politico-amministrativa. Nel giugno del 2011 il sindaco aveva subito un'altra intimidazione, con l'incendio della sua farmacia.

    Fiaccolata in paese: ripensaci. In centinaia sono scesi in piazza, stasera, a Monasterace, per manifestare solidarietà e vicinanza al sindaco Maria Carmela Lanzetta, vittima di un'intimidazione pochi giorni fa e che oggi ha annunciato le sue dimissioni, e, magari, per convincerla a ripensarci. Una fiaccolata silenziosa è partita poco dopo le 21 per le strade del piccolo centro della costa ionica reggina, al confine con la provincia di Catanzaro, per la legalità e la sicurezza e per convincere il sindaco a tornare sui suoi passi ed a ritirare le dimissioni. L'iniziativa è stata promossa da alcuni associazioni e da gruppi di cittadini.

    "Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza al sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta, vittima ancora una volta di un vile atto intimidatorio". Lo afferma, in una nota, Agazio Loiero, cordinatore politico nazionale della federazione Mpa-Autonomia e diritti. "A Maria Carmela Lanzetta - aggiunge Loiero - dico di resistere, come sta facendo, contro la malapianta della criminalità".

    "Il Sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta non deve sentirsi sola nella battaglia per l'affermazione della legalità". Lo afferma in una nota il vice presidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta, Bruno Censore. ''Nel condannare - aggiunge - le vili azioni intimidatorie ai danni del primo cittadino del Comune reggino, esortiamo il sindaco Lanzetta a ritirare le sue dimissioni e continuare con la tenacia di sempre il suo impegno a favore di una popolazione e di un territorio che necessitano di riferimenti autorevoli e certi".

    "La situazione degli amministratori locali calabresi, assediati dalle attenzioni della criminalità, è sempre più drammatica e inaccettabile: in Calabria un Comune su due ha dovuto fare i conti con azioni intimidatorie contro sindaci e assessori. E i dati fotografano una pressione criminale asfissiante sui rappresentanti istituzionali del nostro territoriò. A sostenerlo sono i commissari regionali dell'Idv Giuseppe Giordano ed Enzo Tromba. "Alla Lanzetta - continuano Giordano e Tromba - la nostra solidarietà ma anche l'invito a proseguire nel suo impegno al servizio della comunità. A respingere questo disegno criminale contro un sindaco, donna e professionista, impegnata nella difesa dei valori e della legalità".

    Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, in una nota, esprime solidarietà al sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, per l'intimidazione subita. "Il sindaco Lanzetta - afferma Scopelliti - è stata nuovamente oggetto di preoccupanti atti intimidatori, dopo quelli registrati pochi mesi fa. Questi episodi non possono minimamente condizionare l'attività di chi, quotidianamente, é impegnato ad amministrare territori con tante criticità. Rinnovo, quindi, la mia vicinanza al sindaco Lanzetta insieme a quella delle istituzioni, convinto che la sua azione per Monasterace proseguirà con ancora maggiore convinzione".

    Sull'intimidazione al sindaco Lanzetta interviene anche l'assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Caridi, che esprime al primo cittadino di Monasterace "piena ed affettuosa solidarietà nonché sentimenti di vicinanza personale", sottolineando il fatto che "per la seconda volta nel giro di pochi mesi è stata colpita da un gravissimo atto intimidatorio". Caridi esprime "fortissimo sdegno, unito alla ferma condanna per l'atto intimidatorio, inqualificabile ed ingiustificabile. Confido nell'operato della magistratura e delle forze dell'ordine, costantemente impegnate a presidio e tutela dell'ordine democratico, nella certezza che si farà immediata chiarezza su quanto accaduto al Sindaco di Monasterace. A Maria Carmela Lanzetta rivolgo l'invito, esteso anche a tutti gli amministratori colpiti dalle intimidazioni, a procedere con lo stesso impegno dimostrato in questi anni alla guida della sua comunità per realizzare compiutamente il necessario quanto difficile percorso di rinnovamento avviato in Calabria e, nello specifico, nella provincia reggina. Al sindaco di Monasterace, ed a quanti prestano il loro impegno quotidiano nelle istituzioni e nella società civile, vanno il pieno sostegno e la rassicurazione che il Governo regionale sarà al loro fianco per contrastare con forza ogni forma di violenza e di prevaricazione, in difesa della legalità e della democrazia".

    "Se non ora quando" di Reggio Calabria, in una nota, si chiede "se le istituzioni territoriali e nazionali abbiano compreso che l'efficacia delle azioni messe in campo nella lotta alla 'ndrangheta passa dalle buone amministrazioni e che difesa e garanzia di queste devono essere una missione 'comuné e non di uno/a sola che diventa il bersaglio istituzionale, il testimone scomodo, forte ma da indebolire, ancora di più se una donna. Maria Carmela Lanzetta, sindaca di Monasterace, ha subito un altro attentato 'personale'. Adesso ci aspettiamo che tutta la 'solidarieta'' mostrata nel primo momento lasci lo spazio al 'fare' in quel territorio, da parte dei cittadini, degli amministratori locali e di chi ha la forza di dire no, per mostrare tangibilmente che quello è un territorio che conduce una battaglia contro le mafie ogni giorno e con coraggio. Alla sindaca di Monasterace, alla sua amministrazione e a tutte le donne e gli uomini che intendono dire no a tutto questo, va la nostra vicinanza nel condividere una battaglia di civiltà e legalità".

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