Il consigliere regionale Rappoccio rinviato a giudizio - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Il consigliere regionale Rappoccio rinviato a giudizio

26 gen 12 Il consigliere regionale della Calabria Antonio Rappoccio (nella foto), del gruppo Insieme per la Calabria-Scopelliti presidente, in quota Pri, è stato rinviato a giudizio dal gup di Reggio Calabria Silvana Grasso con l' accusa di corruzione elettorale. Il processo inizierà il 29 marzo prossimo davanti al Tribunale di Reggio Calabria. Rappoccio, difeso dall'avv. Giacomo Iaria, è accusato di avere ideato prima delle elezioni regionali del 2010 dei concorsi fantasma nel corso dei quali avrebbe chiesto il sostegno elettorale agli aspiranti ad un posto di lavoro. Ai candidati sarebbero anche state consegnate delle schede che venivano restituite dopo essere state compilate con anche l'indicazione del seggio in cui gli aspiranti avrebbero votato. Nel processo si è costituito come parte civile l'ex presidente del consiglio comunale di Reggio Calabria e primo dei non eletti nella lista "Insieme per la Calabria, Aurelio Chizzoniti, assistito dall'avvocato Carmelo Malara, che ha dato il via alle indagini presentando una serie di denunce sull'elezione di Rappoccio. Parti civili si sono costituiti anche Antonino Caridi, Santino e Filippo Nucera, tre dei partecipanti ai concorsi, e Pasquale Tommasini, presidente di una società Iride Solare, tutti rappresentati dall'avv. Domenico Serrao. La Regione Calabria, citata come parte offesa, ha reso noto Chizzoniti, non si è costituita parte civile. Nella sua arringa, l'avv. Iaria ha sostenuto l'estraneità di Rappoccio con le cooperativa e le società che hanno avuto un ruolo nell'espletamento del bando selettivo oggetto dell' inchiesta coordinata dal pm Stefano Musolino, oggi rappresentato in aula da Francesco Tripodi.