Esondazione del fiume Argentino ad Orsomarso, danni per migliaia di euro - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Esondazione del fiume Argentino ad Orsomarso, danni per migliaia di euro

15 apr 12 La carreggiata ed il sentiero per la valle del fiume Argentino ad Orsomarso non esiste più. La giornata di ieri, 14 aprile 2012, sarà ricordata come il giornata della piena storica del fiume Lao e Argentino. Il mini ciclone Lucy con le sue abbondanti precipitazioni, alle ore 13.00 di oltre 200 mm per metro quadro, ha rinforzato la portata del fiume Argentino di almeno 700 metri cubi al secondo, portandosi via gran parte delle aree attrezzate della riserva e sconvolgendo l’assetto naturale degli argini a monte dell’abitato di Orsomarso. Numerosi i danni anche nelle aree rurali come c.da Cotura e Molina da parte del fiume Lao che ha rotto gli argini nella parte scoperta da bonifica. Diversi gli allagamenti arginati dall’intervento dell’Amministrazione comunale di Orsomarso, ma comunque subiti da decine di cittadini nella Valle del fiume Argentino ed in c.da Cotura di Orsomarso, sempre a causa dell’eccessiva violenza della portata dell’alveo dell’ Argentino, che ha sbordato riversando parte delle sue acqua in diverse proprietà abitate. Nel territorio si calcolano danni per migliaia di Euro, pericolosi anche i canali minori che hanno rischiato di peggiorare la situazione dei collegamenti da e per il centro urbano di Orsomarso, ma soprattutto l’incolumità di alcune famiglie residenti, come il canale S.Anario lungo la strada provinciale e lo stesso fiume Argentino in c.da Pituddo. << Abbiamo sfiorato il disastro, - ha dichiarato il consigliere Antonio Pappaterra,- forse il mini ciclone Lucy c’ha graziato, ma il rischio resta altissimo sul fiume Argentino. Nella valle ci sono danni per migliaia di euro, probabile che sia perso anche l’investimento ultimato dal Parco Nazionale del Pollino sul sentiero 1. Alle 15.00 di ieri pomeriggio,- ha raccontato Pappaterra,- la situazione si presentava gravissima, la carreggiata della valle del fiume Argentino a monte dell’abitato era stata già inghiottita dalla furia delle acque, poi abbiamo corso il rischio di esondazione a ridosso del centro abitato ed a valle. La situazione di crisi assoluta,- ha detto il consigliere comunale,- l’abbiamo corsa a ridosso del centro abitato nella parte scoperta da arginatura artificiale, li la vecchia arginatura naturale della località S. Caterina, costruita ed ideata agli inizi del 900 ha mantenuto bene, anche se ormai è completamente compromessa dall’eccezionalità dell’evento e sarebbe tutta da rifare. Se continuava a piovere, ha continuato il consigliere comunale,- avremmo comunque avuto seri problemi, nemmeno gli argini a ridosso il centro abitato avrebbero più retto. La questione,- ha continuato Pappaterra,- ora si pone in prospettiva dell’ulteriore peggioramento di lunedì e martedì prossimo e per il futuro. Occorre mettere in evidenza,- ha dichiarato Pappaterra,- che le zone che non hanno retto all’impatto con l’acqua sono state prevalentemente quelle che non hanno avuto manutenzione ed interventi dell’uomo nell’ultimo trentennio, come la Valle del fiume Argentino anche a ridosso del centro abitato, e di questo dobbiamo farci carico sia come amministrazione comunale, che come soggetti che pagano più di tutti alcune di quelle responsabilità in caso di esondazione, con lo scopo specifico di rendere consapevoli e partecipi di questo rischio evidente, in modo determinante, proprio quelle istituzioni e quegli enti che sono i veri competenti in materia di assetto idrogeologico e territorio, come la Regione Calabria, il Prefetto, l’amministrazione del genio civile regionale e provinciale, la Provincia di Cosenza, ed in ultimo il Parco Nazionale del Pollino, a cui il Sindaco di Orsomarso, Paola Candia, ha già inviato richiesta di aiuto per i danni subiti dall’alluvione di sabato>>.