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    Ricercato per omicidio, calabrese arrestato dai CC in provincia di Udine

     

     

    Ricercato per omicidio, calabrese arrestato dai CC in provincia di Udine

    03 ago 12 I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros hanno arrestato un latitante, Angelo Macri', di 37 anni, presunto affiliato alla 'ndrangheta e ricercato per l'omicidio di Rocco Frisina, ucciso in mezzo alla folla a Delianuova, nel Reggino, nel gennaio 2008. Macrì è stato bloccato a Latisana (Udine), dove si era rifugiato dopo avere commesso l'omicidio di Frisina, provocato da una vendetta di 'ndrangheta per contrasti tra i gruppi Italiano e Macri'. Macri' era sfuggito all'arresto il 25 luglio scorso in occasione dell'operazione 'Nuova Delia' fatta dai carabinieri su disposizione della Dda di Reggio Calabria e grazie alla quale era stata fatta luce su esecutori e movente dell'omicidio di Rocco Frisina. Dalle indagini era emerso, in particolare, che Frisina, sarebbe stato legato al gruppo degli Italiano, che avrebbe avuto contrasti con i Macrì. Questi ultimi pretendevano dagli Italiano 20 mila euro in relazione ad alcune tangenti imposte ad un'impresa che aveva eseguito lavori a Delianuova. Nell'ambito di questa vicenda, sempre secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, Frisina era intervenuto in difesa degli Italiano su incarico di questi ultimi, che ritenevano di dovere consegnare ai Macrì diecimila euro anziché i ventimila richiesti. Nell'occasione Frisina aveva anche avuto un violento litigio proprio con Angelo Macrì. Dopo l'omicidio di Frisina gli Italiano avevano accettato le pretese dei macrì, consegnando loro la somma di ventimila euro.

    "Peccato, mi stavo rilassando". Sono state le prime parole pronunciate da Angelo Macrì, il killer della 'ndrangheta ricercato per l'omicidio di Rocco Frisina, ai carabinieri dei comandi provinciali di Reggio Calabria, Bergamo e Udine e del Ros che lo hanno arrestato ieri sera in un complesso turistico a Bevazzana di Latisana (Udine). Macrì, arrivato nella villetta a schiera il giorno prima, si era mescolato ai tanti turisti, per lo più tedeschi e francesi, e aveva anche fatto un bagno in piscina per rinfrescarsi. In casa non aveva ancora acqua corrente e quando si sono presentati i tecnici per allacciare l'erogazione idrica, i militari dell' arma, una ventina, appostati da ore intorno all'abitazione, hanno fatto irruzione. L'operazione è stata rapida e in pochi secondi l'uomo è stato immobilizzato. Il killer era solo in casa e non era armato, non aveva documenti o carte di credito, solo pochi euro in contanti. Nel portafoglio conservava alcuni santini della cosca di appartenenza. Condotto in caserma a Lignano Sabbiadoro, è stato quindi trasferito in carcere a Udine dopo la notifica della custodia cautelare disposta dalla magistratura reggina.

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