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    Coldiretti contraria a vaccinazione contro brucellosi

     

     

    Coldiretti contraria a vaccinazione contro brucellosi: solo populismo

    30 set 11 Ancora una volta con annunci di manifestazioni e messaggi ammantati di sterile protagonismo e anacronistico populismo, c'è chi vuole fare restare la Calabria "una riserva indiana", dipingendola quasi incapace di coniugare efficaci piani di eradicazione delle epizozie con le indicazioni che provengono dai protocolli dell'Unione Europea e fatti propri dallo Stato membro. Ma in fondo di cosa parliamo? Un dato è eloquente –riferisce Pietro Molinaro presidente regionale Coldiretti Calabria - nel primo semestre 2011 sono stati 38 i focolai riscontrati nella nostra regione a fronte di migliaia di allevamenti bovini e ovicaprini esistenti, che rispettano le regole, e con notevoli investimenti hanno stalle ufficialmente indenni. La Coldiretti Calabria quindi ribadisce la netta contrarietà all'utilizzo del vaccino antibrucellotico, al contrario di quanto afferma l'autobattezzatosi comitato regionale allevatori podolici e ovicaprini. Innanzi tutto - chiarisce Molinaro - non è vero che l'utilizzo del vaccino è consentito in tutta Italia e in Europa. Una deroga era stata concessa alla Campania, che però ha fatto marcia indietro, e si riferiva agli allevamenti bufalini. Il danno che deriverebbe dalla somministrazione del vaccino per la filiera zootecnica calabrese - che ricordiamo ha prodotti di assoluta eccellenza, quali ad esempio il caciocavallo silano Dop ed altri - sarebbe rilevante e creerebbe una quasi interdizione dai mercati che invece dobbiamo essere in grado di aggredire commercialmente, ponendoci in modo sempre più attento gli obiettivi della qualità delle nostre produzioni. Certamente, non è intenzione di coldiretti Calabria mettere la polvere sotto il tappeto, ma bisogna partire dai riscontri positivi che si intravedono, poiché è bene dirlo, non siamo all'anno zero nella eradicazione delle emergenze di sanità veterinaria e una prova ne è l'incontro che si è svolto presso il Ministero della Salute il 22 settembre u.s. dedicato a Calabria e Campania durante il quale si è ribadito che si è ad un buon punto per essere regione accreditata per la vescicolare suina. Spetta anche a noi, -continua Molinaro - e quindi in modo sinergico, sempre più pregnante i servizi di sanità veterinaria regionali - che non possono avere alibi perché potenziati con più che sufficienti veterinari - delle varie Aziende Sanitarie attuino nei tempi piu veloci possibili il piano di eradicazione delle epizozie, per essere almeno su questo fronte, una regione "normale" avere l'accreditamento ed essere nel breve dichiarati regione ufficialmente indenne. Questa è una urgenza che, a giudizio di coldiretti Calabria, può avere una "cabina di regia" con l'Istituzione, da parte del Presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti per come previsto dall'art. 4 comma 3 della L.R. 24/2002, dell'Unità di Crisi, con professionalità e persone responsabili che devono avere l'obiettivo di affrontare e chiudere definitivamente l'intera vicenda ed accompagnare economicamente le imprese zootecniche in particolare quelle di razza podolica.

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