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    Agguato nel reggino, ucciso un uomo

     

     

    Agguato nel reggino, ucciso un uomo

    17 set 11 Un uomo, Salvatore Raso, di 46 anni, è stato ucciso in un agguato compiuto da sconosciuti in località Sant'Eusebio, alla periferia di San Giorgio Morgeto. Raso, secondo gli investigatori, era ritenuto vicino ad ambienti della criminalità locale. L'uomo è stato raggiunto al torace ed all'addome da alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni. Il cadavere di Salvatore Raso è stato trovato stamane dai carabinieri della compagnia di Taurianova. Dai primi accertamenti, però, non è escluso che l'omicidio sia stato commesso nella tarda serata di ieri. I colpi di fucile che hanno ucciso Raso sono stati sparati a distanza ravvicinata e questo particolare fa ritenere che la vittima conoscesse l'autore del delitto. Sul luogo dell'omicidio, oltre ai carabinieri, sono intervenuti anche il medico legale ed il sostituto procuratore della Repubblica di Palmi, Giulia Pantano. Gli investigatori stanno sentendo anche i familiari ed amici di Salvatore Raso per ricostruire i suoi ultimi spostamenti e per accertare se recentemente aveva avuto contrasti con altre persone.

    Finito con colpo in testa. Hanno sparato un colpo di grazia alla testa a Salvatore Raso, di 46 anni, ucciso in un agguato alla periferia di San Giorgio Morgeto. L'uomo è stato raggiunto alla schiena ed alla testa da nove colpi di fucile calibro 12 caricati a pallettoni. Il cadavere è stato trovato dal fratello della vittima che ha poi avvertito i carabinieri. Sul luogo dell'omicidio gli investigatori hanno compiuto numerosi accertamenti per cercare di trovare tracce utili alle indagini. Sono state compiute anche numerose perquisizioni nei confronti di persone con precedenti penali della zona di San Giorgio Morgeto. I carabinieri hanno sentito anche i familiari della vittima per ricostruire i suoi ultimi spostamenti. In passato Raso era stato condannato per il reato di associazione per delinquere ed era ritenuto dagli investigatori un elemento vicino alla cosca Agostino-Condò. La dinamica e le modalità dell'omicidio, secondo i carabinieri, fanno ritenere che il delitto rientri nell'ambito di contrasti tra elementi della criminalità organizzata.

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