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    Proteste sindaci Lappano e S.Pietro in Guarano contro FdC "Troppe corse tagliate"

     

     

    Proteste sindaci Lappano e S.Pietro in Guarano contro FdC "Troppe corse tagliate"

    24 ott 11 Il sindaco di San Pietro in Guarano, Francesco Acri, e quello di Lappano, Maurizio Biasi, hanno scritto alle Ferrovie della Calabria per esprimere "il disagio che ogni giorno subiscono alcuni nostri concittadini appartenenti alle classi sociali più deboli, cioé coloro che non hanno un mezzo proprio per viaggiare". Nella nota congiunta, indirizzata per conoscenza anche all'assessorato ai Trasporti della Regione Calabria, i due sindaci, è scritto in una nota, "snocciolano le difficoltà che quotidianamente devono affrontare gli anziani e i giovani pendolari dei due centri". "Negli ultimi anni - scrivono i sindaci - con rammarico abbiamo riscontrato un notevole ridimensionamento delle corse dell'Autolinea 601 Redipiano-Vucita-S. Pietro in Guarano-Lappano-Cosenza. Dapprima è stata soppressa la corsa mattiniera delle 5 per Cosenza, successivamente le corse delle 10.20 da Cosenza per Redipiano e delle 11.45 da Redipiano per Cosenza. Ad oggi Cosenza si può raggiungere utilizzando un mezzo pubblico, partendo alle ore 6.45 o alle ore 8.05 da Redipiano (7.05 e 8.30 da Lappano); la corsa successiva parte da Redipiano verso il capoluogo di provincia alle ore 14.10, (esattamente dopo 6 ore). E', dunque, evidente l'involuzione dal punto di vista dei trasporti che sta subendo il nostro territorio e di conseguenza i disagi che subiscono i nostri concittadini". "Una situazione di disagio - rilevano Acri e Biasi - che si é aggravata in questi ultimi mesi a causa del limitato numero di autobus utilizzato per l'erogazione del servizio. Gli autobus viaggiano con un numero esagerato di passeggeri, abbonati, in piedi, situazione che potrebbe creare anche spiacevoli conseguenze; alcune località sono raggiunte a singhiozzo dagli autobus di linea. D'altronde sarebbe inutile raggiungerle perché, già prima di queste località, a quanto pare, anche i posti in piedi diventano un miraggio. Ironia della sorte le tariffe dell'abbonamento crescono con una proporzionalità inversa all'evoluzione del servizio. Sono infatti sempre più care". Acri e Biasi chiedono, dunque, un tempestivo intervento, affinché il servizio "venga erogato con regolarità e rispettando il principio di eguaglianza"

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