Genitori bimbo ucciso testimoniano a processo "Vita spezzata" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Genitori bimbo ucciso testimoniano a processo "Vita spezzata"

13 ott 11 E' stata una testimonianza straziante quella resa stamane dai genitori di Domenico Gabriele, il bambino di undici anni morto dopo tre mesi di coma a causa delle ferite riportate nella strage nel campo di calcetto compiuta a Crotone il 25 giugno del 2009. Nella strage venne ucciso all'istante Gabriele Marrazzo, di 35 anni, che era il reale obiettivo dell'agguato e rimasero ferite altre 9 persone. I genitori del bambino ucciso, Giovanni Gabriele e Francesca Anastasio, sono stati sentiti stamane nel corso del processo in corso dinanzi ai giudici della Corte d'assise di Catanzaro. Della strage sono accusati Francesco Tornicchio, di 31 anni, ritenuto il boss dell'omonima cosca di Crotone; il fratello Andrea, di 20 anni, e Vincenzo Dattolo, di 26. Tra gli autori c'é anche una quarta persona che all'epoca dei fatti era minorenne. "Da quando nostro figlio è stato ucciso - hanno detto Giovanni Gabriele e Francesca Anastasio - la nostra vita non è più la stessa. Dopo gli spari continuavamo ad urlare il nome di Dodò, ma lui è volato in cielo. Hanno spezzato la vita di nostro figlio". Durante l'udienza di stamane Giovanni Gabriele ha detto anche di aver riconosciuto uno degli imputati poiché la settimana prima dei fatti questi si era recato al campetto di calcetto dove era rimasto a parlare per circa un'ora con Marrazzo. Al termine della testimonianza dei due genitori del bambino il processo è stato aggiornato al 9 novembre prossimo. Secondo l'accusa, la strage nel campo di calcetto fu compiuta per 'risolvere' alcuni contrasti interni alla cosca Tornicchio di Crotone. Obiettivo dell'agguato era Gabriele Marrazzo, mentre Domenico Gabriele fu ucciso per errore.